Friedrich Dürrenmatt

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Friedrich Dürrenmatt

Friedrich Dürrenmatt (Stalden im Emmental, 5 gennaio 1921Neuchâtel, 14 dicembre 1990) è stato uno scrittore, drammaturgo e pittore svizzero.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un'infanzia piuttosto movimentata, durante la quale ebbe già problemi di alcolismo, droga e fumo, si diplomò nel 1941 e studiò filosofia e lingue germaniche a Zurigo e a Berna. Dopo la seconda guerra mondiale, ispirato dalla lettura di Lessing, Kafka e Brecht, iniziò a scrivere racconti brevi e pezzi teatrali. Le sue prime opere sono ricche di elementi macabri e oscuri, trattano di omicidi, torture e morte.

Il suo esordio in teatro con Es steht geschrieben (Sta scritto) provocò uno scandalo che gli procurò notorietà anche oltre i confini svizzeri. Nel 1947 sposò l'attrice Lotti Geissler. Nei primi anni cinquanta si mantenne scrivendo romanzi come Il giudice e il suo boia (Der Richter und sein Henker) e Il sospetto (Der Verdacht), che vennero pubblicati a puntate nei giornali. Nel 1956 ottenne fama internazionale con il dramma La visita della vecchia signora (Der Besuch der alten Dame). Il dramma venne rappresentato a New York, Roma, Londra e Parigi e vinse numerosi riconoscimenti. Altri drammi di successo furono I fisici (Die Physiker) e La meteora (Der Meteor) rispettivamente degli anni 1963 e 1966.

Negli anni settanta e ottanta divenne attivo politicamente, mettendosi in luce come critico della società contemporanea con saggi, conferenze e discorsi celebrativi come: "Sätze aus Amerika" (Frasi dall'America), l'articolo "Ich stelle mich hinter Israel" (Io sto con Israele), il discorso pubblico in occasione del centesimo anniversario della nascita di Albert Einstein e, poco prima di morire, due discorsi con il titolo "Kants Hoffnung" (La speranza di Kant), uno dei quali, in onore di Václav Havel, aveva come titolo: "Die Schweiz - ein Gefängnis" (La Svizzera - una prigione).[1] Visitò gli Stati Uniti, Israele, la Polonia e il campo di concentramento di Auschwitz. Anche per questi motivi, Dürrenmatt è stato spiato dalla "Bundespolizei", la polizia federale elvetica, assieme ad altri 800 000 cittadini di simpatie progressiste. Lo scrittore lo sospettava da tempo, tanto che, nel 1966, disse che "la Svizzera sta diventando uno Stato poliziesco con una facciata democratica".[2][3] Nel 1983 muore sua moglie e nel 1984 si sposa con l'attrice e produttrice Charlotte Kerr. Muore il 14 dicembre 1990 in seguito alle conseguenze di un infarto; solamente un anno prima aveva pubblicato la sua ultima opera: La valle del Caos. A Neuchâtel, la città della Svizzera dove l'autore ha vissuto l'ultimo periodo della sua vita, nel 2000 è stato creato il Centre Dürrenmatt Neuchâtel, un centro interdisciplinare sorto intorno alla casa dello scrittore, che raccoglie anche gran parte dei suoi dipinti.

I temi e il pensiero[modifica | modifica wikitesto]

Insieme al connazionale Max Frisch, Dürrenmatt è stato protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca, trattando in chiave grottesca i problemi della società contemporanea e smascherando le meschinità nascoste dalla facciata perbenista della società svizzera.

Anche la produzione letteraria di Dürrenmatt è sempre stata caratterizzata da una pungente satira e spirito critico nei confronti della società. Oltre a numerosi racconti, fra cui spiccano La morte della Pizia, L'eclissi di luna, La panne, Il Minotauro, Natale, sono di grande interesse i già citati romanzi Il sospetto, La promessa, Il giudice e il suo boia, nei quali, attraverso il sapiente utilizzo di trame investigative, intende dimostrare una tesi ben precisa: il caso governa i destini umani. Per Dürrenmatt l'accurata costruzione di una rete chiusa di eventi fittizi nella trama di un romanzo, a maggior ragione romanzo poliziesco, dimostra di non essere un valido specchio del reale e di essere una costruzione intellettuale debole.

Tema centrale nella produzione dell'autore è anche il concetto di giustizia. Per Dürrenmatt il complesso poliziesco-giudiziario, nei suoi meccanismi di indagine e di giudizio, è incapace di cogliere il senso più autentico della verità umana. Ciò che spesso sfugge alla giustizia dei tribunali può essere eticamente condannabile, o viceversa. Il racconto La panne. Una storia ancora possibile è un mirabile esempio di un rovesciamento di situazione del protagonista nei confronti del concetto di giustizia, presente anche in altre opere dell'autore.

La pittura[modifica | modifica wikitesto]

Dürrenmatt è stato anche pittore, seguendo una passione mantenuta per tutta la vita, parallelamente all'attività di scrittore e drammaturgo.

I suoi dipinti si rifanno soprattutto a motivi mitologici o religiosi, come ad esempio il Minotauro o la Crocifissione, o la Torre di Babele. La sua pittura risente dell'influsso degli espressionisti, ma anche di artisti come Giovanni Battista Piranesi o Francisco Goya.

In molte opere, specie nelle caricature e nei ritratti, è presente un humour nero, spesso offensivo nei confronti della "vittima" e una tagliente critica alle ipocrisie della società.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Opere teatrali[modifica | modifica wikitesto]

  • Es steht geschrieben, 1947 (Sta scritto, trad. di Stefano Giordani, in Teatro, Einaudi, Torino, 2002)
  • Romulus der Große, 1950 (Romolo il Grande, trad. di Aloisio Rendi, in Teatro, Einaudi, Torino, 1975; poi in Romolo il Grande, Marcos y Marcos, Milano, 2006)
  • Die Ehe des Herrn Mississippi, 1952 (Il matrimonio del signor Mississippi, trad. di Aloisio Rendi, in Einaudi, Torino, 1960; poi in Marcos y Marcos, Milano, 2018)
  • Ein Engel kommt nach Babylon, 1954 (Un angelo giunge a Babilonia, trad. di Aloisio Rendi, in Teatro, Einaudi, Torino, 1975; poi in Un angelo a Babilonia, Marcos y Marcos, Milano, 2014)
  • Der Besuch der alten Dame, 1956 (La visita della vecchia signora, trad. di Aloisio Rendi, in Feltrinelli, Milano, 1959; poi in Teatro, Einaudi, Torino, 1975)
  • Frank der Fünfte, 1960 (Franco Quinto. Commedia di una banca, trad. di Aloisio Rendi, in Marcos y Marcos, Milano, 2012)
  • Die Physiker, 1963 (I fisici, trad. di Aloisio Rendi, in Einaudi, Torino, 1972)
  • Der meteor, 1966 (La meteora, trad. di Aloisio Rendi, in Teatro, Einaudi, Torino, 1975)
  • Play Strindberg, 1969
  • Die Frist, 1975 (La dilazione, trad. di Italo Alighiero Chiusano, in Einaudi, Torino, 1979)
  • Der Mitmacher, 1976 (Il complice, trad. di E. Castellani, in Einaudi, Torino, 1982)
  • Achterloo, 1982 (trad. di Stefano Giordani, in Teatro, Einaudi, Torino, 2002).

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Der Richter und sein Henker, 1950 (Il giudice e il suo boia, trad. di Enrico Filippini, Feltrinelli, Milano, 1960; trad. di Donata Berra, Adelphi, Milano, 2015)
  • Der Verdacht, 1951 (Il sospetto, trad. di Enrico Filippini, Feltrinelli, Milano, 1960)
  • Das Versprechen, 1957 (La promessa. Un requiem per il romanzo giallo, trad. di Silvano Daniele, in Feltrinelli, Milano, 1959; poi in Einaudi, Torino, 1975)
  • Justiz, 1985 (Giustizia, trad. di Giovanna Agabio, Garzanti, Milano, 1986; Marcos y Marcos, Milano, 2005; Adelphi, Milano, 2011)
  • Der Auftrag, 1986 (L'incarico, trad. di Giovanna Agabio, Garzanti, Milano, 1987; poi in Marcos y Marcos, Milano, 2004; trad. di Giovanna Agabio e Roberto Cazzola, Adelphi, Milano, 2012)
  • Durcheinandertal, 1989 (La valle del caos, trad. di Giovanna Agabio, Einaudi, Torino, 1990)
  • Der Pensionierte, 1995 (Il pensionato. Frammento di romanzo poliziesco, trad. di Cristina Pietra e Anna Ruchat, Casagrande, Bellinzona, 2000). Pubblicato postumo, incompiuto.

Racconti e romanzi brevi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1942 - Natale (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1943 - Il torturatore (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1943 - La salsiccia (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1943 - Il figlio (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1945 - Il vecchio [Der Alte] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1945 - Il ritratto di Sisifo (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1945 - Il direttore del teatro (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1946 - La trappola (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1946 - Pilato (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1947 - La città (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1947 - Il cieco [Der Blinde] (trad. di Rolando Zorzi, in Garzanti, Milano, 1991)
  • 1949 - Notizie sullo stato dell'informazione nell'età della pietra (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1951 - Il cane. Un racconto [Der Hund] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1952-1972 - Il tunnel. Un racconto (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1952 - Dalle annotazioni d'un guardiano (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1953 - Soggiorno in una piccola città. Frammento (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1954 - Ercole e le scuderie di Augia [Herkules und der Stall des Augias] (mai tradotto in italiano)
  • 1955 - Greco cerca Greca titolo originale Grieche sucht Griechin , Eine Prosakomodie; traduzione di Mario Spagnol, in Einaudi, Torino, 1975) Prima edizione italiana Milano Feltrinelli 1963
  • 1956 - La panne [Die Panne, Eine noch mögliche Geschichte] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988; trad. di Eugenio Bernardi, La panne. Una storia ancora possibile, Einaudi, Torino, 1972; poi in Adelphi, Milano, 2014)
  • 1957 - La vacanza di Mister X. Frammento (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1970 - Sätze aus Amerika (mai tradotto in italiano)
  • 1961-1976 - Smithy (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1971 - La caduta [Der Sturz] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1974-1978 - Abu Chanifa e Anan Ben David (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1975-1981 - La guerra invernale del Tibet [Der Winterkrieg in Tibet] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988; La guerra invernale nel Tibet, trad. di Donata Berra, Adelphi, Milano, 2017)
  • 1975-1981 - Eclisse di Luna (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1975-1981 - Il ribelle (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988)
  • 1976 - La morte della Pizia [Das Sterben der Pythia] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988; trad. di Renata Colorni, Adelphi, Milano, 1988)
  • 1985 - Minotauro. Una ballata [Minotaurus] (trad. di Umberto Gandini, in Racconti, Milano, Feltrinelli, 1988; poi in Marcos y Marcos, 1997

Radiodrammi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il processo per l'ombra dell'asino (Der Prozess um des Esels Schatten)
  • Colloquio notturno con un uomo disprezzato
  • Ercole e le stalle di Augia
  • Operazione Vega
  • In panne
  • Sera d'autunno
  • Stranitzky e l'eroe nazionale
  • Il sosia

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Lo scrittore nel tempo. Scritti su letteratura, teatro e cinema, Torino, Einaudi, 1982.
  • I dinosauri e la legge. Una drammaturgia della politica, a cura di Eugenio Bernardi, Collana Contemporanea n.34, Torino, Einaudi, 1995, ISBN 978-88-061-3655-0.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Dipinti e disegni, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2003.

Adattamenti cinematografici e televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Citazioni letterarie[modifica | modifica wikitesto]

Nel romanzo Il diavolo e la signorina Prym dello scrittore sudamericano Paulo Coelho vengono citati Friedrich Dürrenmatt e la rappresentazione della sua opera teatrale La visita della vecchia signora. "Lascia che ti dica di quale opera teatrale sto parlando: 'Una donna che, dopo essere diventata ricca, torna nella sua cittadina solo per umiliare e distruggere l'uomo che l'aveva respinta quando era giovane. La sua vita, il suo matrimonio, il suo successo finanziario erano stati motivati solo dal desiderio di vendicarsi del primo amore'" (pag. 24/25).

L'opera di Leonardo Sciascia Una storia semplice reca in esergo la citazione: "Ancora una volta voglio scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia." Friedrich Dürrenmatt, Giustizia.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1986 Dürrenmatt vince il Premio Mondello come "autore straniero" con il romanzo Giustizia[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Friedrich Dürrenmatt, Kants Hoffnung, Diogenes, 1998, ISBN 978-3-257-23076-5.
  2. ^ Franco Zantonelli, Un asino mi controlla. Così la Svizzera spiava Dürrenmatt, in la Repubblica, 8 giugno 2021.
  3. ^ Swiss secret service spied on Dürrenmatt, su swissinfo.ch.
  4. ^ L'Albo d'Oro dei vincitori, su premiomondello.it. URL consultato il 5 settembre 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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