Fratelli missionari di San Francesco d'Assisi

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I fratelli missionari di San Francesco d'Assisi (in latino Congregatio Missionaria Sancti Francisci Assisiensis, in inglese Franciscan Missionary Brothers) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione laicale pospongono al loro nome la sigla C.M.S.F.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della congregazione risalgono alla fine del XIX secolo, quando un gruppo di zelatori missionari tedeschi, con il sostegno del vescovo di Lahore, iniziò a interessarsi delle problematiche inerenti all'evangelizzazione dell'India, terra povera di clero. Il vescovo di Nagpur, Jean-Marie Crochet, eresse la fraternità in istituto religioso con decreto del 21 febbraio 1901 e affidò ai missionari di San Francesco il distretto di Nimar, dove i fratelli aprirono un orfanotrofio e una tipografia.[2]

La congregazione di Propaganda Fide concesse il decreto di lode all'istituto l'8 gennaio 1921; nel 1930 i religiosi celebrarono il loro primo capitolo generale ed elessero superiore della congregazione il missionario tedesco Paulus Moritz (1869-1942), ritenuto il fondatore dei fratelli missionari di San Francesco; la Santa Sede approvò le costituzioni della congregazione il 29 giugno del 1931.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

I fratelli missionari di San Francesco d'Assisi si dedicano alle opere di propagazione della fede cattolica.[1]

Sono presenti in Asia (India, Sri Lanka) e in America (Paraguay, Bolivia);[3] la sede generalizia è a Mumbai.[1]

Al 31 dicembre 2005 la congregazione contava 92 comunità e 406 religiosi, tutti laici.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ann. Pont. 2007, p. 1505.
  2. ^ a b DIP, vol. IV (1977), coll. 672-673, voce a cura di G. Rocca.
  3. ^ Congregation of the Missionary Brothers of Saint Francis of Assisi - About Us, su cmsf-brothers.org. URL consultato il 15 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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