François Cavanna

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François Louis Cavanna

François Louis Cavanna (Parigi, 22 febbraio 1923Créteil, 29 gennaio 2014) è stato uno scrittore e disegnatore francese, fondatore, insieme a Georges Bernier, del giornale satirico Charlie Hebdo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cavanna nacque a Parigi e crebbe a Nogent-sur-Marne, nell'Île-de-France, figlio d'un immigrato italiano originario di Bettola (in provincia di Piacenza), Luigi Cavanna, e d'una donna francese[1]. Nel suo libro Les Ritals Cavanna ha presentato gli ambienti dell'immigrazione italiana (Rital è uno spregiativo che designa gli italiani). François Cavanna è ricordato per il suo spirito ironico e caustico. «Se la tua mano destra ha commesso un'ingiustizia, cancella le impronte» e «Se si chiudono un leone affamato, un uomo affamato e una cotoletta in una gabbia, non è mai la cotoletta a vincere» sono due fra i suoi aforismi più celebri[2].

È fra i fondatori nel 1960 della rivista satirica illustrata Hara Kiri[3] che nel 1970 diventa "Charlie Hebdo", giornale caratterizzato da un tono caustico e irriverente che all'epoca causò molti scandali[4]. Oltre a Cavanna, Charlie Hebdo fece conoscere al grande pubblico altri grandi disegnatori e autori, come Cabu, Gébé e Wolinski.

Lo stile caratteristico di François Cavanna, satirico, bizzarro, vivace e colorato, l'ha reso celebre e ha determinato il successo dei suoi primi romanzi, a carattere autobiografico. Dal 1985, rallenta l'attività giornalistica e si dedica alla letteratura, nei più diversi generi[5].

Polemista vigoroso, nei suoi scritti e nelle sue vignette attacca con forza il consumismo, l'ingiustizia, la sofferenza degli animali usata come spettacolo e l'ipocrisia delle religioni.

Affetto da qualche anno dalla malattia di Parkinson, a cui si aggiunsero anche diverse complicazioni polmonari, morì il 29 gennaio 2014 all'età di 90 anni mentre era ricoverato in ospedale a causa di una frattura al femore[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • 1978: Les Ritals, Belfond, Paris ISBN 2-7144-1168-1
  • 1979: Les Russkoffs, Belfond, Paris
  • 1981: Bête et méchant, Belfond, Paris
  • 1985: Maria, Belfond, Paris
  • 1987: L'Œil du lapin, Belfond, Paris
  • 1989: Mignonne, allons voir si la rose..., Belfond, Paris ISBN 2-7144-2411-2
  • 1992: Dieu, Mozart, Le Pen et les autres..., Pocket, Paris
  • 1994: Lettre ouverte aux culs-bénits, Albin MicheI, Paris
  • 2000: Le Hun blond, Albin Michel, Paris
  • 2002: Les Écritures : Les Aventures de Dieu - Les Aventures du petit Jésus, Albin Michel, Paris
  • 2004: L'Adieu aux reines, Albin Michel, Paris

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La truelle de Luigi Cavanna | Musée national de l'histoire de l'immigration, su histoire-immigration.fr. URL consultato l'11 maggio 2019.
  2. ^ (FR) François Cavanna a dit..., su evene.lefigaro.fr, lefigaro.fr. URL consultato l'11 gennaio 2019.
  3. ^ (FR) Les 15 numéros 1 de Hara-kiri, par Cyril Bosc, su caricaturesetcaricature.com. URL consultato il 18 aprile 2020.
  4. ^ L’histoire de Charlie | Charlie Hebdo [collegamento interrotto], su blog.univ-angers.fr. URL consultato il 18 aprile 2020.
  5. ^ Courte biographie de François Cavanna, su toupie.org. URL consultato il 17 aprile 2020.
  6. ^ (FR) François Cavanna, mort d'un « rital », in Le Monde.fr, 30 gennaio 2014. URL consultato il 18 aprile 2020.

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Controllo di autoritàVIAF (EN54145558 · ISNI (EN0000 0001 2133 3654 · SBN CFIV103222 · LCCN (ENn81112398 · GND (DE11887263X · BNF (FRcb118956294 (data) · J9U (ENHE987007440513405171 · NDL (ENJA00464367 · CONOR.SI (SL47679587 · WorldCat Identities (ENlccn-n81112398