Franklin Stahl

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Franklin William Stahl (Boston, 8 ottobre 1929) è un biochimico e genetista statunitense.Insieme a Matthew Meselson, Stahl condusse il famoso Esperimento di Meselson-Stahl, mostrando che la replicazione del DNA segue un meccanismo di replicazione semiconservativo, cioè ogni filamento di DNA funge da stampo per la produzione di un filamento nuovo. È professore emerito di biologia molecolare presso l'istituito di biologia molecolare facente parte dell'Università dell'Oregon[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Franklin Stahl nacque l'8 ottobre del 1929. Così come le sue due sorelle maggiori, egli si diplomò presso la scuola pubblica di Needham, Boston. Nel 1951 ottenne la laurea in biologia all'Harvard University. Il suo interesse per la genetica si sviluppò in seguito ad un corso riguardo ai virus batterici frequentato al Cold Spring Harbor Biological Laboratory. Nel 1956, a causa di uno studio condotto sulla trasmissione genetica del fago T4, ottenne il dottorato di ricerca (Ph.D) da parte dell'università di Rochester. Nel 1955 avviò una serie di studi di post-dottorato insieme all'italiano Giuseppe Bertani a Caltech, Pasadena, con lo scopo di ampliare le sue conoscenze del campo della genetica batterica. In seguito, egli conobbe i genetisti Matthew Meselson e Charley Steinberg, coi quali incominciò presto a collaborare. Con Steinberg, egli studiò l'analisi matematica della crescita del fago T4, la mutazione da esso provocata e la sua ricombinazione genetica. Con Meselson, invece, avviò una serie di studi riguardo alla replicazione del DNA nell'Escherichia Coli. Lo studio dimostrò che la replicazione del DNA avviene con un processo semiconservativo e rinforzò il modello strutturale proposto da Jim Watson e Frank Crick[2]. Per un anno, Stahl prestò servizio presso la facoltà di zoologia dell'Università del Missouri a Columbia, prima di accettare, nel 1959, un ruolo nel nuovo istituto di biologia molecolare nell'università che gli aveva conferito il dottorato. Negli anni successivi, le sue ricerche compresero i fagi T4, Lambda ed il lievito "saccharomyces cerevisiae", con particolare attenzione alla ricombinazione genetica. Nel frattempo, insegnò in diversi corsi di genetica nell'Oregon e presentò una serie di corsi sui fagi in America, Italia e India. Inoltre, continuò a condurre studi sabbatici presso le università di Cambridge (Regno Unito), Edimburgo, Gerusalemme e Cambridge (Massachusetts). La ricerca di Stahl fu intrapresa in associazione con numerosi colleghi, tra cui Jean Crasemann, Mary M. Stahl e Henriette M Foss. Dal 2001, anno del suo ritiro, egli vive con Jette e Eugene, dove continua a compiere studi privati e a partecipare al consiglio dell'università dell'Oregon[2].

Vita Privata[modifica | modifica wikitesto]

F.Stahl e sua moglie Mary si sposarono nel 1955, generando due figli maschi ed una figlia femmina.

Contributi Sperimentali[modifica | modifica wikitesto]

Sui batteri:

  • Con M.Meselson, la dimostrazione della replicazione semiconservativa del DNA[3].

Sul Fago T4:

  • Con H.Foss e altri, la dimostrazione della condivisione genetica e della sua relazione con eterozigosi genetica[4].
  • Con N.Murray e altri, la determinazione, attraverso metodi genetici, della direzione della sintesi del mRNA sulle coppie di geni cotrascritti[5].

Sul Lambda:

  • Con M.Stahl e altri, la scoperta e analisi dell'elemento genetico (Chi) che stimola la ricombinazione genetica dei batteri[6].
  • Con M.Stahl e altri, la mutua dipendenza della replicazione del DNA e della ricombinazione genetica[7].In questi studi utilizzò il metodo della centrifugazione in gradiente di intensità che è stato sviluppato per il test del metodo semiconservativo del DNA.

Sul Lievito:

  • Con H. Foss e altri, la dimostrazione dei due percorsi funzionali per ricombinazione genetica del selvaggio tipo in erba[8].

Contributo teorico[modifica | modifica wikitesto]

  • Con C.Steinberg, la formulazione della crescita dei fagi[9].
  • Con J.Szostak e altri, l'interpretazione della ricombinazione genetica in termini del riparo dei doppi filamenti rotti[10].
  • Con R. Lande, E.Housworth e altri, formalizzazione matematica di ricombinazione in organismi più elevati[11][12][13].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.molbio.uoregon.edu/facres/stahl.html (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2006).
  2. ^ a b Drake, J W (January 1997). "The 1996 Thomas Hunt Morgan Medal Franklin W. Stahl". Genetics. 145 (1): 1–2. PMC 1207768. PMID 9017382
  3. ^ ^ Meselson, M., and F.W. Stahl, 1958 The replication of DNA in Escherichia coli. Proc. Natl. Acad. Sci. USA 44: 671-682
  4. ^ ^ Stahl, F.W., 1968 Role of recombination in the life cycle of bacteriophage T4. In "Replication and Recombination of Genetic Material," Australian Academy of Science, Canberra, pp. 206-215
  5. ^ ^ Stahl, F.W., J. M. Crasemann, C. Yegian, M. M. Stahl and A. Nakata, 1970 Co-transcribed cistrons in bacteriophage T4. Genetics 64: 157-170
  6. ^ ^ Stahl, F.W., 2005 Chi: a little sequence controls a big enzyme. A Perspective. Genetics 170: 487-493
  7. ^ ^ Stahl, F. W., 1998 Recombination in phage : one geneticist's historical perspective. Gene 223: 95-102
  8. ^ ^ Stahl, F. W. and H. M. Foss, 2010 A two-pathway analysis of meiotic crossing over and gene conversion in Saccharomyces cerevisiae. Genetics 186: 515–536
  9. ^ Steinberg, C. and F. Stahl, 1958 The theory of formal phage genetics. Cold Spring Harbor Symp. Quant. Biol. 23, 42-46
  10. ^ Szostak, J., T. L. Orr-Weaver, R. J. Rothstein and F.W. Stahl, 1983 The double-strand-break repair model for recombination. Cell 33: 25-35
  11. ^ ^ Foss, E., R. Lande, F. W. Stahl, and C.M. Steinberg, 1993 Chiasma interference as a function of genetic distance. Genetics 133: 681-691
  12. ^ Stahl, F. W., and E. A. Housworth, 2009 Methods for analysis of crossover interference in S. cerevisiae. Methods Molec. Biol. 557: 35-53
  13. ^ ^ Stahl, F., 2012 Defining and detecting crossover-interference mutants in yeast. PLoS ONE 7(6): e38476. doi:10.1371/journal.pone.0038476

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN20205022 · ISNI (EN0000 0001 1022 265X · ORCID (EN0000-0003-1376-4635 · LCCN (ENn79047580 · GND (DE123694175 · BNF (FRcb144620720 (data) · J9U (ENHE987007268329805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79047580