Franco Volpi (attore)

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Franco Volpi nel 1960

Franco Zorzoli Volpi (Milano, 11 luglio 1921Roma, 1º gennaio 1997) è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore sia in ruoli brillanti che drammatici e protagonista di numerose commedie e sceneggiati televisivi, è ricordato anche per essere stato negli anni sessanta l'interprete di un popolare Carosello che pubblicizzava una bevanda della Martini & Rossi, in cui egli appariva accanto ad Ernesto Calindri in sketch umoristici di sapore post-risorgimentale.[1] Nei suoi lavori teatrali si ricorda la parte del marito nel debutto di Da giovedì a giovedì di Aldo De Benedetti, portato in scena nel 1959 al Teatro Eliseo di Roma.

Franco Volpi in A come Andromeda (1972)

Per la televisione, Volpi ha preso parte a numerose commedie, miniserie e sceneggiati di produzione Rai; agli albori della stagione televisiva italiana aveva interpretato per la prosa TV Il cadetto Winslow. Come doppiatore ha dato la voce a Tom Helmore in L'uomo che visse nel futuro e a Peter Arne in La guerra segreta di Suor Katryn, entrambi del 1960.

La sua ultima apparizione cinematografica fu nel 1991 in Johnny Stecchino di Roberto Benigni, in cui interpretò il ruolo del Ministro.

Morì il 1º gennaio 1997 alla clinica "Villa del Rosario" di Roma a 75 anni a causa di un tumore di cui soffriva da tempo. Il funerale fu celebrato il 3 gennaio nella chiesa Stella Mattutina alla Balduina a Roma. È sepolto nel cimitero Flaminio di Prima Porta.[2]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Per l'intrattenimento leggero è apparso nel 1964 nel varietà Biblioteca di Studio Uno nell'episodio dedicato al Conte di Montecristo, in cui interpretava il ruolo del banchiere Danglars.

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II ed., Milano, Sperling e Kupfer, 2004, p. 350. ISBN 88 200 2080 7
  2. ^ Roberto Rombi, Franco Volpi gentiluomo d'altri tempi, in La Repubblica archivio, 2 gennaio 1997.

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