Franco Minissi

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Franco Minissi (Viterbo, 12 marzo 1919Bracciano, 25 agosto 1996) è stato un architetto italiano.

È considerato il padre della museografia archeologica italiana[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È stato professore ordinario di Allestimento e Museografia nella Facoltà di Architettura dell'Università "La Sapienza"; professore di Vitalizzazione e adattamento di antichi edifici - criteri di museologia nella Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti nell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; esperto dell'UNESCO per la Museografia e il restauro; membro del Consiglio Scientifico del "Centro Studi per la Museologia, l'espressione e la comunicazione visiva" dell'"Università Internazionale dell'Arte" di Firenze; membro del Consiglio Direttivo dell'"Associazione Nazionale dei Musei Italiani" e membro del Comitato di redazione della rivista Musei e Gallerie d'Italia; membro del Consiglio direttivo dell'ICOMOS. Nel 1964 viene insignito del premio nazionale IN/ARCH per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico nazionale, e nel 1969 del premio regionale IN/ARCH 1969 per la realizzazione delle sistemazioni museografiche in Sicilia.

Progetti principali[modifica | modifica wikitesto]

La Villa del Casale a Piazza Armerina con la copertura realizzata su progetto di Franco Minissi nel 1957 per proteggere i mosaici

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Note sul restauro dei monumenti e sull'architettura dei musei, Nardini, Roma 1974.
  • Conservazione dei beni storico-artistici e ambientali. Restauro e musealizzazione, De Luca, Roma 1978.
  • Ipotesi di impiego di coperture metalliche a protezione di aree archeologiche, in Restauro n. 81, 1985 articolo in pdf
  • Perché e come proteggere i siti archeologici, in Restauro n. 90, 1987 articolo in pdf

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN6032365 · ISNI (EN0000 0001 2208 4573 · SBN CFIV059621 · BAV 495/296177 · ULAN (EN500006480 · LCCN (ENn79081943 · GND (DE130175501 · J9U (ENHE987007393406705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79081943
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