Francesco Spanò

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Francesco Spanò (Crotone, 20 gennaio 1878Parma, 25 ottobre 1949) è stato un poliziotto e funzionario italiano, ispettore generale di Pubblica Sicurezza. Operò al fianco di Cesare Mori durante il periodo di servizio prestato da questi in Sicilia tra il 1924 ed il 1929.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Calabrese, funzionario della Regia guardia per la pubblica sicurezza e poi del Regio corpo degli agenti di pubblica sicurezza.

Nel 1912 fu delegato (commissario) di pubblica sicurezza in Sicilia e nel 1916 collaborò per la prima volta con l'allora vice questore Cesare Mori nella lotta contro il brigantaggio[1]. Quando Mori fu nominato prefetto di Trapani, il 2 giugno 1924, dove rimase fino al 12 ottobre 1925, Spanò, in quella provincia riprese a collaborare con il prefetto di Ferro. E fu poi trasferito a Palermo quando Mori nel 1925 si spostò come prefetto in quella città, divenendone il più stretto collaboratore e fu uno dei protagonisti dell'assedio di Gangi e della cattura del brigante Andaloro. Promosso vice questore, restò in Sicilia quando nel luglio 1929 Mori, divenuto senatore, lascerà l'isola.

Nel 1938 fu questore di Reggio Calabria[2]. Durante la seconda guerra mondiale fu questore di Parma.

Nel 1945 fu confermato questore di Parma[3]. Nel 1947, dopo la strage di Portella della Ginestra, fu per tre mesi al comando dell'Ispettorato generale di Pubblica sicurezza in Sicilia, istituito per la lotta contro il Separatismo e il banditismo, per cercare di catturare Salvatore Giuliano[4]. Tornò alla questura di Parma, dove morì improvvisamente il 25 ottobre del 1949 mentre indagava sull'omicidio del conte Giovanni Pellegrini Malfatti[5]. Arrivò al grado di ispettore generale di pubblica sicurezza.

È sepolto nel cimitero di Marore (immediata periferia di Parma). Il figlio (Aristide Spanò) ha pubblicato un libro dal nome "Faccia a faccia con la mafia", in cui racconta molto del padre.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Nel film del 1977 Il prefetto di ferro, diretto da Pasquale Squitieri, il suo ruolo è interpretato da Stefano Satta Flores.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Palermo, 15 gennaio 1916

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aristide Spanò, Faccia a faccia con la mafia, Mondadori, 1978
  • Cesare Mori, Con la mafia ai ferri corti, Mondadori, 1932

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]