Francesco Perez

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tri-lichanon goni-arith-metron, 1781

Francesco Perez (XVIII secolo – ...) è stato un matematico e abate italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Abate bolognese, Francesco Perez pubblicò nel 1781 a Firenze un'opera in latino, Tri-lichanon goni-arith-metron, per presentare al mondo intero l'invenzione di uno strumento geometrico e matematico per la misura.[1]

Pochi anni dopo entrò in polemica con un accademico carmelitano di Napoli, Eliseo della Concezione, dopo che questi ebbe pubblicato, in appendice all'opera Istoria de' fenomeni del tremoto avvenuto nelle Calabrie e nel Valdemone nell'anno 1783 di Michele Sarcone (1784), una presentazione della «macchina equatoriale».[2]

Perez accusò Eliseo di plagio, dando alle stampe nel 1786 una Lettera enciclica dai toni accesi in cui rivendicò di aver inventato per primo lo strumento. Eliseo replicò in maniera altrettanto aspra pubblicando nello stesso anno, sotto pseudonimo, una Risposta alla lettera enciclica dell'abate Francesco Perez intorno al preteso plagio dell'invenzione della nuova macchina equatoriale.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gazzetta universale, o sieno notizie istoriche, politiche, di scienze, arti, agricoltura ec., vol. 8, 1781, p. 256.
  2. ^ a b Antonella Pagano, Eliseo della Concezione, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 42, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993. URL consultato il 2 giugno 2012.