Francesco Paolo Sisto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesco Paolo Sisto

Viceministro della giustizia
In carica
Inizio mandato2 novembre 2022
Vice diCarlo Nordio
Capo del governoGiorgia Meloni
PredecessoreEnrico Costa

Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia
Durata mandato1º marzo 2021 –
22 ottobre 2022
ContitolareAnna Macina
Capo del governoMario Draghi
PredecessoreVittorio Ferraresi
Andrea Giorgis
SuccessoreAndrea Delmastro Delle Vedove
Andrea Ostellari

Presidente della 1ª Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati
Durata mandato7 maggio 2013 –
20 luglio 2015
PredecessoreDonato Bruno
SuccessoreAndrea Mazziotti di Celso

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE
CoalizioneCentro-destra 2022
CircoscrizionePuglia
Collegio2 (Andria)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVI, XVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
XVI: Popolo della Libertà
XVII: Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente
XVIII: Forza Italia-Berlusconi Presidente
CoalizioneXVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
XVIII: Centro-destra 2018
CircoscrizionePuglia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
FI (2008-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Bari Aldo Moro
ProfessioneAvvocato penalista, docente universitario

Francesco Paolo Sisto (Bari, 27 aprile 1955) è un politico italiano.

Dal 13 ottobre 2022 senatore della Repubblica per Forza Italia e dal 2 novembre 2022 viceministro della giustizia nel governo Meloni, è stato deputato alla Camera dal 29 aprile 2008 al 13 ottobre 2022, ricoprendo vari incarichi parlamentari, e sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022 nel governo Draghi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 27 aprile 1955 a Bari, figlio dell'avvocato penalista barese Eustachio Sisto, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro nel 1978, discutendo una tesi in diritto penale con il professor Renato Dell'Andro, del quale è stato in seguito collaboratore per la didattica e la ricerca universitaria.

Procuratore legale dal 1981 e avvocato dal 1987 presso lo studio legale del padre, dopo una breve esperienza di professore a contratto presso la facoltà di economia dell'Università di Bari dal 1994 è professore a contratto di salute e sicurezza sul lavoro presso il Politecnico di Bari.

È stato difensore legale di Silvio Berlusconi durante il processo escort a Bari e consulente della Commissione parlamentare antimafia nella XIV legislatura, nominato nel 2004.[1]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Elezione a deputato[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2008 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste de Il Popolo della Libertà (lista elettorale che univa principalmente Forza Italia e Alleanza Nazionale) nella circoscrizione Puglia in ventitreesima posizione, venendo eletto deputato. Nella XVI legislatura della Repubblica è stato segretario prima e vicepresidente poi della Giunta per le autorizzazioni, componente della 2ª Commissione Giustizia, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Commissione parlamentare antimafia.[2]

Rielezione alla Camera[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2013 viene ricandidato alla Camera, tra le liste del PdL nella medesima circoscrizione in quarta posizione, venendo riconfermato deputato. Nel corso della XVII legislatura ha fatto parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro e della 1ª Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni della Camera, prima come presidente della Commissione dal 7 maggio 2013 al 20 luglio 2015 e poi come capogruppo di Forza Italia nella Commissione dal 10 dicembre 2015 al 22 marzo 2018[3], oltre ad aiutare a scrivere, come relatore della maggioranza, la legge elettorale Italicum e la parte della riforma costituzionale riguardante il Senato dopo il patto del Nazareno tra Silvio Berlusconi e il Partito Democratico di Matteo Renzi, dimessosi il 10 febbraio 2015 a seguito della rottura del patto.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del PdL, aderisce alla rinascita di Forza Italia attuata da Berlusconi.[4][5]

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera, tra le liste di Forza Italia nel collegio plurinominale Puglia - 01, venendo rieletto deputato. Nella XVII legislatura della Repubblica è stato membro e capogruppo di Forza Italia nella 1ª Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni, componente della Giunta per il regolamento, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, della Giunta per le autorizzazioni e presidente della Commissione giurisdizionale per il personale dal 2018 al 2021.[6]

Nell'agosto 2020, a poche settimane dal l referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari legato alla riforma avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento 5 Stelle e concluso dal governo Conte II guidato dalla coalizione tra M5S e Partito Democratico[7], Sisto annuncia il suo voto contrario.[8]

Sottosegretario e Viceministro della giustizia[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 febbraio 2021 viene indicato dal Consiglio dei Ministri come sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia nel governo Draghi, entrando in carica dal 1º marzo.[1][9][10][11]

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Puglia - 02 (Andria), sostenuto dalla coalizione di centro-destra in quota forzista, dove viene eletto senatore con il 43,51% dei voti contro i candidati del Movimento 5 Stelle Michele Coratella (26,03%) e del centro-sinistra, in quota Europa Verde, Domenico Lomelo (20,98%)[12]. Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, sostituito da Mario Occhiuto.[13]

Con la vittoria del centro-destra alle politiche del 2022 e la seguente nascita del governo presieduto da Giorgia Meloni, il 31 ottobre 2022 viene indicato dal Consiglio dei Ministri come viceministro della giustizia nel governo Meloni[14], entrando in carica dal 2 novembre e affiancando il ministro Carlo Nordio.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Liana Milella, Sisto alla Giustizia: berlusconiano doc, suo difensore nel processo sulle escort, su repubblica.it, 25 febbraio 2021. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  2. ^ Camera.it - XVI Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Scheda deputato - SISTO Francesco Paolo, su leg16.camera.it. URL consultato il 22 settembre 2023.
  3. ^ XVII Legislatura - XVII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - SISTO Francesco Paolo, su www.camera.it. URL consultato il 22 settembre 2023.
  4. ^ XVII Legislatura - XVII Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Composizione gruppi Parlamentari, su camera.it. URL consultato il 30 settembre 2021.
  5. ^ L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia, su Corriere della Sera, 16 novembre 2013. URL consultato il 30 settembre 2021.
  6. ^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - SISTO Francesco Paolo, su www.camera.it. URL consultato il 22 settembre 2023.
  7. ^ Andrea Muratore, La democrazia non è un costo, Osservatorio Globalizzazione, 18 febbraio 2020
  8. ^ Americo Mascarucci, Referendum, nel centrodestra crescono i malumori. Tutti i NO da Borghi a Crosetto, Lo Speciale, 27 agosto 2020
  9. ^ Governo Draghi, nominati 39 sottosegretari: ecco chi sono e di cosa si occuperanno, su Il Fatto Quotidiano, 24 febbraio 2021. URL consultato il 6 febbraio 2023.
  10. ^ Governo Draghi: l'elenco completo dei sottosegretari e viceministri, su TPI, 24 febbraio 2021. URL consultato il 6 febbraio 2023.
  11. ^ Sottosegretari del governo Draghi, ecco la listadata=24 febbraio 2021, su repubblica.it. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  12. ^ Tutti i senatori eletti all'uninominale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  13. ^ senato.it - Scheda di attività di Francesco Paolo SISTO - XIX Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 29 ottobre 2023.
  14. ^ Governo Meloni, nominati viceministri e sottosegretari: dopo lo stop a Mangialavori Berlusconi piazza i suoi a Mise, Editoria e Giustizia, su Il Fatto Quotidiano, 31 ottobre 2022. URL consultato il 6 febbraio 2023.
  15. ^ Governo, la cerimonia del giuramento dei nuovi sottosegretari: la diretta tv, su Il Fatto Quotidiano, 2 novembre 2022. URL consultato il 1º giugno 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Viceministro della giustizia Successore
Enrico Costa dal 31 ottobre 2022 In carica
Predecessore Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia Successore
Vittorio Ferraresi
Andrea Giorgis
1º marzo 2021 - 22 ottobre 2022 Andrea Delmastro Delle Vedove
Andrea Ostellari
Predecessore Presidente della 1ª Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni della Camera dei deputati Successore
Donato Bruno 7 maggio 2013 - 20 luglio 2015 Andrea Mazziotti di Celso