Francesco Maria Taliani de Marchio

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Francesco Maria Taliani de Marchio (Ascoli Piceno, 22 ottobre 188716 marzo 1968) è stato un diplomatico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Maria Taliani de Marchio si è laureato in legge a Roma nel 1910 ed è entrato in diplomazia nel 1911. Nel 1912 viene assegnato a Berlino. Nel 1913 viene trasferito a Costantinopoli dove negozia un accordo consolare per la protezione dei cittadini e degli interessi italiani nell'Impero ottomano dopo la conquista della Libia. Dal 1916 al 1919 presta servizio a San Pietroburgo durante la Rivoluzione d'ottobre. Dopo un periodo a Roma al Ministero Affari Esteri negli anni '20 viene assegnato a Londra e di nuovo ad Istanbul.

Dal 1929 al 1931 è a Roma come capo del cerimoniale del Ministero degli Esteri. Nel 1932 è nominato Ambasciatore del Regno d'Italia nei Paesi Bassi. Nel 1938 viene inviato come Ambasciatore del Regno d'Italia in Cina, dove resta tra alterne vicende fino al 1946[1]. Rientrato in Italia dopo la guerra, nel 1951 viene inviato come Ambasciatore nella Spagna di Francisco Franco[2] dove conclude la sua carriera.

Shanghai e l'internamento nei campi prigionia giapponesi[modifica | modifica wikitesto]

Inviato in Cina nel 1938 come Ambasciatore presso il Governo nazionalista di Chiang Kai-shek a Nanchino, vi giunse in una fase della Seconda guerra sino-giapponese in cui le grandi avanzate nipponiche, con la cattura della capitale (ed il conseguente massacro di Nanchino) e l'attacco a Shanghai, avevano obbligato Chiang Kai-shek a spostare il Governo a Chongqing. Quando Mussolini riconobbe il governo fantoccio filo-giapponese di Wang Jingwei, Taliani presentò a lui le sue credenziali. Dopo l'8 settembre 1943 fu arrestato dai giapponesi. Avendo rifiutato di giurare fedeltà alla Repubblica Sociale Italiana, fu internato assieme alla moglie in un campo di concentramento giapponese nei pressi di Shanghai, dove rimase per due anni fino alla fine della guerra[3]. Dopo la fine delle ostilità, il nuovo Governo di Alcide De Gasperi lo riconfermò come Ambasciatore in Cina fino all'arrivo, nel 1946, di Sergio Fenoaltea.

Taliani pubblicò diversi libri nel corso della sua vita, la maggior parte dei quali basati sulle esperienze maturate nel corso della sua carriera diplomatica.[4]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Taliani sposò l'arciduchessa Margherita d'Asburgo-Lorena nel 1937. Non ebbero figli.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietrogrado, 1917, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, 1935.
  • Petersburg 1917: herinneringen van een gezantschaps-secretaris in dienst bij de Italiaansche ambassade in Rusland in de jaren 1917 en 1918, Van Kampen & Zoon, Amsterdam, 1936.
  • Vita del Cardinal Gasparri. Segretario di Stato e povero prete, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, 1938.
  • È morto in Cina, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, 1949.
  • Muriò en China, Sucesores de Rivadeneyra, Madrid, 1952.
  • Vida del Cardenal Gasparri, Editora Nacional, Madrid.
  • Dopoguerra a Shangai, Garzanti, Milano, 1958.
  • Veli stracciati, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1966.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brigitte Hamann, Die Habsburger: ein biographisches Lexikon 1988, 447 S., S. 282
  2. ^ Stefano Baldi, TALIANI de MARCHIO Francesco Maria
  3. ^ Istituto Italiano di Cultura di Shanghai: Gli Italiani a Sciangai. 1608-1949. IIC Shanghai 2012
  4. ^ Libri scritti da diplomatici italiani in Penna del diplomatico di Stefano Baldi
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato l'11 novembre 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano nella Repubblica di Cina Bandiera di Taiwan Successore
Giuliano Cora 1938 - 1946 Sergio Fenoaltea
Controllo di autoritàVIAF (EN4769434 · ISNI (EN0000 0000 8419 9037 · BAV 495/294186 · LCCN (ENnr00019532 · GND (DE1056727810 · BNE (ESXX1449579 (data) · CONOR.SI (SL128584291 · WorldCat Identities (ENlccn-nr00019532
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