François-Xavier Garneau

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François-Xavier Garneau

François-Xavier Garneau (Québec, 15 giugno 1809Québec, 2 febbraio 1866) è stato uno storico, poeta e notaio canadese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monumento dedicato a François-Xavier Garneau in Québec

Nacque in una famiglia povera, e studiò come autodidatta, trovando una ottima assistenza culturale grazie all'educatore Joseph-François Perrault.[1]

All'età di 16 anni entrò come studente nello studio di Archibal Campbell, per ottenere il titolo di notaio, e fu aiutato da lui a fare un viaggio negli Stati Uniti d'America, dove scoprì il modello statunitense di democrazia e rafforzò il suo senso di identità di nordamericano.[1]

Nel 1831 soggiornò a Londra per 2 anni per lavoro, e visitò due volte Parigi, approfondendo le sue conoscenze della cultura, della società e della politica europea.[2]

Tornato in Québec nel 1833, lavorò come notaio e incominciò a dedicarsi alla letteratura, scrivendo liriche e collaborando con una rivista culturale, L'Abeille canadienne.[2]

Successivamente, assieme a Louis-David Roy, fondò un settimanale semi-letterario e semi-scientifico, L'Institut, o Journal des étudians, pubblicato per la prima volta il 7 marzo 1841.[2]

Si mise in evidenza per i tre volumi storici sulla nazione franco-canadese intitolati Histoire du Canada (1845-1848).[3]

Garneau manifestò tutto il suo disappunto per la conquista inglese e tutte le sue perplessità riguardanti le possibilità di una integrazione e di una pacifica convivenza tra le due etnie.[3]

Il libro fu inizialmente scritto come risposta a quello di John Lambton, intitolato Report on the Affairs of British North America (1839), secondo il quale la cultura francese viveva un periodo di stallo e di stagnamento e quindi era inevitabile una sua assimilazione all'interno della più fiorente cultura inglese.[3]

Il libro ebbe un grande successo e fece sì che Garneau, pur essendo ancora vivo, venisse acclamato come lo "storico nazionale".[1]

Dopo il 1845 il clero critico alcuni aspetti religiosi, nazionalistici e liberali del libro, e Garneau successivamente diventò più conservatore e tradizionalista in materia religiosa.[1][2]

Proseguì anche la sua intensa attività poetica, che però venne messa in secondo piano rispetto alle altre sue principali.

Garneau morì il 2 febbraio del 1866.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • 1833 : L'abeille canadienne
  • 1836 : Siège de Québec,en 1759
  • 1845 : Histoire du Canada depuis sa découverte jusqu'à nos jours
  • 1855 : Voyage en Angleterre et en France, dans les années 1831, 1832 et 1833 (ristampato nel 1878 con il titolo Voyages).
  • 1856 : Abrégé de l'histoire du Canada depuis sa découverte jusqu'à 1840
  • 1864 : Additions à l'histoire du Canada

Articoli su giornali[modifica | modifica wikitesto]

  • L'abeille canadienne
  • Le Canadien
  • L'Institut

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Garneau, François-Xavier, su thecanadianencyclopedia.ca. URL consultato il 16 luglio 2018.
  2. ^ a b c d (EN) Garneau, François-Xavier, su biographi.ca. URL consultato il 16 luglio 2018.
  3. ^ a b c Universo, III, Novara, De Agostini, 1964, p. 20.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Gilles Gallichan, Kenneth Landry e Denis Saint-Jacques, François-Xavier Garneau, une figure nationale, Québec, Éditions Nota bene, 1998.
  • (FR) Gérard Bergeron, Lire François-Xavier Garneau, 1809-1866 : historien national, Québec, Institut québécois de recherche sur la culture, 1994.
  • (FR) Paul Wyczynski, François-Xavier Garneau : aspects littéraires de son œuvre, Ottawa, Éditions de l'Université d'Ottawa, 1966.
  • (FR) Gustave Lanctot, Garneau, historien national, Montréal, Fides, 1946.
  • (FR) Abbé Henri-Raymond Casgrain, Garneau, Québec, J.N. Duquet, 1866.
  • (FR) Pierre-Joseph-Olivier Chauveau, François-Xavier Garneau : sa vie et ses œuvres, Montréal, Beauchemin & Valois, 1883.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN71391353 · ISNI (EN0000 0001 0858 4213 · BAV 495/173405 · CERL cnp00551125 · LCCN (ENn85086007 · GND (DE119249812 · BNF (FRcb11904160z (data) · J9U (ENHE987007456353905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85086007
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