Fosfuro di zinco

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Fosfuro di zinco
Struttura atomica del fosfuro di zinco
Struttura atomica del fosfuro di zinco
Nome IUPAC
Fosfuro di zinco
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareZn3P2
Massa molecolare (u)258,12 g/mol
AspettoCristalli grigi tetragonali
Numero CAS1314-84-7
Numero EINECS215-244-5
PubChem25113606
SMILES
[P-3].[P-3].[Zn+2].[Zn+2].[Zn+2]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)4,55 g/cm3[1]
Solubilità in acquainsolubile[1]
Temperatura di fusione420 °C[1]
Temperatura di ebollizione1100 °C[1]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
infiammabile tossicità acuta pericoloso per l'ambiente
pericolo
Frasi H260 - 300 - 410 - EUH029 - EUH032
Consigli P223 - 231+232 - 264 - 273 - 370+378 - 422 [2][3][4]

Il fosfuro di zinco (Zn3P2) è un composto chimico inorganico.

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

I fosfuri di metallo sono usati come rodenticidi (ratticidi). Una miscela di cibo e fosfuro di zinco viene lasciata come esca in un luogo ove i roditori possano cibarsene. L'acido dei loro succhi gastrici reagisce con il fosfuro generando un gas tossico, la fosfina. Questo metodo di controllo dei muridi è utilizzabile nel caso di roditori immuni alla maggior parte dei veleni comuni. Gli altri rodenticidi simili al fosfuro di zinco sono il fosfuro di alluminio e il fosfuro di calcio.

Il fosfuro di zinco è normalmente aggiunto alle esche per roditori in una percentuale variabile dallo 0,75% al 2%. Le esche hanno un forte odore acre, simile a quello dell'aglio, caratteristico delle fosfine, dimerizzate o sostituite, liberate per idrolisi. Questo odore attira i roditori ma ha un effetto repulsivo su altri animali. Gli uccelli, specialmente i tacchini, non hanno l'odorato sensibile a questo odore. Le esche contengono abbastanza fosfuro di zinco in un cibo sufficientemente attrattivo per poter uccidere i roditori in una volta sola, poiché una dose non letale potrebbe causare una futura avversione al fosfuro di zinco nei roditori sopravvissuti.

Il fosfuro di zinco di tipo rodenticida è normalmente una polvere nera contenente il 75% di Zn3P2 e 25% di tartrato di potassio e di antimonio, un emetico che provoca il vomito del prodotto se viene accidentalmente ingerito da esseri umani o animali domestici. Rimane però efficace contro ratti, sorci, porcellini d'India, cavie e conigli, privi del riflesso del vomito.[5]

Le sostanze che non devono entrare in contatto con il fosfuro di zinco sono gli acidi, l'acqua, il diossido di carbonio e gli ossidanti forti.[1]

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il fosfuro di zinco può essere preparato per reazione diretta dello zinco con il fosforo:

3 Zn + 2 P → Zn3P2

Il fosfuro di zinco reagisce con l'acqua per formare la fosfina (PH3) e l'idrossido di zinco (Zn(OH)2):

Zn3P2 + 6 H2O → 2 PH3 + 3 Zn(OH)2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) ICSC:0602 - Fosfuro di zinco, su cdc.gov, International Chemical Safety Cards. URL consultato il 10-05-2010 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2005).
  2. ^ Sigma Aldrich; rev. del 22.11.2012
  3. ^ In caso di incendio estinguere con sabbia secca, prodotto chimico secco oppure schiuma resistente all'alcool.
  4. ^ Conservare sotto atmosfera di gas inerte.
  5. ^ (EN) Why rats can't vomit, su ratbehavior.org. URL consultato il 10-05-2010 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2008).

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