Foscolo Lombardi

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Foscolo Lombardi (Firenze, 15 maggio 1895Firenze, 7 luglio 1973) è stato un politico e partigiano italiano, nel 1923 fu esonerato dall'impiego presso le Ferrovie dello Stato per la sua opposizione al fascismo[1] Collaborò ai giornali La Difesa e Avanti!, lavorò presso la Casa Editrice Le Monnier[2].

Militante del Partito Socialista Italiano, durante la guerra di liberazione rappresentò il suo partito nel C.T.L.N. di cui fu segretario e, di conseguenza, coordinatore di tutto il lavoro organizzativo. Dopo la liberazione, nel 1946, fu vice segretario nazionale del P.S.I.U.P. . Il 28 maggio 1956, Foscolo Lombardi fu eletto consigliere nel Consiglio Comunale di Firenze, per il Partito Socialista Italiano[3] Divenne consigliere e segretario dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana[4] dove è conservato il suo archivio[5] e del quale egli fu uno dei fondatori, il 24 ottobre 1953.

Alcuni scritti di Lombardi[modifica | modifica wikitesto]

Foscolo Lombardi scrisse

  • Il socialismo fiorentino dall'azione clandestina agli albori della libertà Roma, 1944[6]
  • Il C.T.L.N. Durante l'emergenza[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Op.cit.pag.358
  2. ^ Massimo Biagioni, Scarpe rotte eppur bisogna andar, Pagnini e Martinelli Editori, Firenze, giugno 2004, pag.60
  3. ^ Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in ItaliaIstituto Storico della Resistenza in Toscana, La Toscana nel secondo dopoguerra, a cura di Pier Luigi Ballini. Luigi Lotti, Mario G.Rossi–Introduzione di Guido Quazza, by Franco Angeli, s.r.l. Milano, 1991, pagina 681
  4. ^ Op.cit., pagina358
  5. ^ Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia–Istituto Storico della Resistenza in Toscana, La Toscana nel secondo dopoguerra, a cura di Pier Luigi Ballini. Luigi Lotti, Mario G.Rossi–Introduzione di Guido Quazza, by Franco Angeli, s.r.l. Milano, 1991, pagina 487
  6. ^ Op.cit., pag.179
  7. ^ Appendice V, pp.309-312 in Op.cit.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN23459013 · ISNI (EN0000 0000 6131 301X · BAV 495/198944 · LCCN (ENn81040036 · BNF (FRcb11973852g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n81040036