Fortino di Mazzallakkar

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Fortino di Mazzallakkar
Fortino di Mazzallakkar
Stato attualeItalia
RegioneSicilia
CittàSambuca di Sicilia
Coordinate37°37′47.31″N 13°04′31.14″E / 37.629808°N 13.075317°E37.629808; 13.075317
Mappa di localizzazione: Sicilia isola
Fortino di Mazzallakkar
Informazioni generali
TipoFortino
Inizio costruzione830 circa
CostruttoreArabi
Informazioni militari
Funzione strategicaProtezione del territorio
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A ridosso delle acque del lago Arancio, nel territorio di Sciacca[1], si possono individuare i ruderi di un fortino costruito probabilmente dagli Arabi[2] e chiamato Fortino di Mazzallakkar.

Esso si trova nella zona dei Mulini, chiamata così per la presenza di diversi mulini funzionanti grazie alle acque di Rincione, tra la collina Castellazzo e la Torre Cellaro che si estende nella parte bassa del territorio di Sambuca di Sicilia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La sua costruzione fu realizzata nello stesso periodo in cui gli Arabi stavano fondando Zabut (Sambuca) e cioè successivo all'830. Probabilmente si trattava di un avamposto per difendere il territorio attorno al castello di Zabut.

Fino agli anni cinquanta, anche se adibito al ricovero di greggi e armenti, il fortino si trovava in ottime condizioni. In seguito alla costruzione della diga Carboj resta sommerso parzialmente dalle acque del lago Arancio per almeno sei mesi all'anno.[3]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il fortino ha una forma quadrangolare; in ogni angolo si eleva un torrione di forma circolare, coperto da una cupoletta in pietra calcarea con un ornato cuspidale che forse fu a forma di fiamma o di mezza luna.[4]

I torrioni sono dotati di feritoie e l'altezza delle mura raggiunge circa 4 metri.

I ruderi di Mazzallakkar a ridosso del lago Arancio; sullo sfondo, il centro abitato di Sambuca di Sicilia e monte Genuardo (foto di Ennio Gurrera)

Le escursioni termiche e le depressioni idro-geologiche stanno distruggendo irrimediabilmente questo capolavoro storico e architettonico, unico in tutta la Sicilia.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Posizione territorio di Sciacca, su umap.geonue.com.
  2. ^ Ferdinando Maurici, Nobili pietre: storia e architettura dei castelli siciliani, Kalós, 1999, p. 32.
    «Alcuni studiosi considerano il castello di Mazzallakkar, tale suo nome, l'unico qasr arabo della Sicilia»
  3. ^ Il fortino di Mazzallakkar, su virtualsicily.it.
  4. ^ Mazzallakkar, la fortezza araba ritrovata | Palermoviva, su palermoviva.it, 15 luglio 2021. URL consultato il 22 luglio 2021.
  5. ^ Fortino di Mazzallakkar, su sicilie.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Schmidt A.M., La fortezza di Mazzallakkar - Bollettino d'Arte, 2: 32-39, Palermo, 1972

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