Forte Poggio Croce

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Forte Poggio Croce
Werk Erzherzog Leopold
Forti del gruppo di Rivoli e di Pastrengo
Il forte in una fotografia d'epoca
Ubicazione
StatoBandiera dell'Impero austriaco Impero austriaco
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàPastrengo, Verona
IndirizzoVia Telegrafo
Coordinate45°29′08.29″N 10°48′15.64″E / 45.485636°N 10.804345°E45.485636; 10.804345
Informazioni generali
TipoFortezza
Altezza256 m
Costruzione1859-1861
Primo proprietarioEsercito imperiale austriaco
Informazioni militari
UtilizzatoreEsercito imperiale austriaco
Regio Esercito
Armamento15 pezzi di artiglieria di vario calibro
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Il Forte Poggio Croce, chiamato originariamente Werk Erzherzog Leopold (Forte Arciduca Leopoldo), è un forte costruito dall'austria presso Pastrengo e facente parte dell'omonimo gruppo. Si trova sull'omonimo monte a 256 m. di quota.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del forte fu completata nel 1861 (come lo ricorda l'incisione sopra la caponiera di gola). Costruito anche per poter ospitare il comando locale, era in grado di battere, con l'artiglieria una zona molto vasta compresa tra Sandrà (presso Castelnuovo del Garda) e Bussolengo, nonché il territorio alla sinistra dell'Adige, grazie al fuoco incrociato con il forte Poggio Pol. Il forte era chiamato Leopold in onore di Leopoldo I di Anhalt-Dessau.

Con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, avvenuta nel 1866, la fortificazione passò sotto il controllo del Regio Esercito, assumendo il nome di Forte di Poggio Croce. Dismesso in seguito, oggi si presenta in buono stato di conservazione conservando anche alcuni serramenti originali.

Architettura e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il forte presenta una pianta poligonale che si discosta da quelle delle fortificazioni limitrofe. Le postazioni di artiglieria, invece, sono analoghe alle altre della zona, con postazioni a barbetta e con muro di protezione, poste sul ramparo. Per arrivare alle postazioni sono presenti due comode scale: una dotata di guide per l'artiglieria e una centrale che conduce all'osservatorio.

Caratteristica peculiare di questo forte è la presenza di numerosi locali, in quanto era adibito a comando dell'intero settore.

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

Il forte poteva ospitare fino a quindici pezzi di artiglieria di vario calibro. Nel 1866 possedeva 14 pezzi di artiglieria a canna rigata.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Garau, Augusto Garau, Forti - Rocche e Castelli della Provincia di Verona, Verona, Provincia di Verona Turismo.
  • Vittorio Jacobacci, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, dicembre 1980.
  • AA. VV, Il Quadrilatero: nella storia militare, politica, economica e sociale dell'Italia risorgimentale, Verona, Comune di Verona, 1967.
  • A. Sandrini e P. Brugnoli, Architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea, Verona, Banca popolare di Verona, 1994.
  • AA. VV, Verona. La città e le fortificazioni, Roma, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]