Campionato mondiale di Formula 1 2009

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Campionato mondiale di Formula 1 2009
Edizione n. 60 del Campionato mondiale di Formula 1
Dati generali
Inizio29 marzo
Termine1º novembre
Prove17
Titoli in palio
PilotiBandiera del Regno Unito Jenson Button
su Brawn BGP 001
CostruttoriBandiera del Regno Unito Brawn
Altre edizioni
Precedente - Successiva
Edizione in corso

Il campionato mondiale di Formula 1 2009 organizzato dalla FIA è stata, nella storia della categoria, la 60ª ad assegnare il Campionato Piloti e la 52ª ad assegnare il Campionato Costruttori. Il campionato piloti è stato vinto per la prima volta dal britannico Jenson Button, mentre quello costruttori dalla scuderia esordiente Brawn-Mercedes, per cui ha corso lo stesso Button.

Jenson Button vince il suo primo e unico campionato mondiale, portando la Brawn alla vittoria nella sua unica partecipazione al campionato mondiale di Formula 1.
La Brawn vince il titolo costruttori alla sua unica partecipazione al mondiale di Formula 1.

La pre-stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il calendario[modifica | modifica wikitesto]

Contrariamente a quanto annunciato nel 2007, il 12 maggio 2008 Bernie Ecclestone annunciò che, dalla stagione 2009, il Gran Premio di Francia a Magny-Cours non si sarebbe corso. In assenza di altri candidati credibili, il week-end francese non fu compreso nel calendario per la prima volta dal 1955. Per le stagioni successive, sembrava che una possibilità potesse essere quella di un Gran Premio su un tracciato cittadino nei dintorni di Parigi.[1][2] In maniera analoga al Gran Premio di Francia, anche quello di Gran Bretagna sembrava essere a rischio. Mentre erano in corso importanti lavori di rifacimento delle infrastrutture, Ecclestone richiese agli organizzatori un consistente aumento del costo per ospitare l'evento sul proprio circuito.[3] Proprio in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, la FIA annunciò ufficialmente che la gara, dal 2010, si sarebbe tenuta sul tracciato di Donington Park,[4] ma ciò non avvenne e la gara si tiene tuttora a Silverstone. La mancanza di accordo fra FOM ed organizzatori fece sì che anche il Gran Premio del Canada non fosse inserito nel calendario 2009. Venne invece inserito, come gara conclusiva, il Gran Premio di Abu Dhabi, da tenersi su un tracciato in via di realizzazione (ad inizio 2009).[5]

Gara Nome ufficiale del Gran Premio Circuito Sede Data Ora Diretta TV
Locale UTC
1 Bandiera dell'Australia ING Australian Grand Prix Albert Park Circuit Melbourne 29 marzo 17:00 08:00 Sky Sport e Rai 1
2 Bandiera della Malaysia Petronas Malaysian Grand Prix Sepang International Circuit Sepang 5 aprile 17:00 11:00
3 Bandiera della Cina Chinese Grand Prix Shanghai International Circuit Shanghai 19 aprile 15:00 09:00
4 Bandiera del Bahrein Gulf Air Bahrain Grand Prix Bahrain International Circuit Manama 26 aprile 15:00 14:00
5 Bandiera della Spagna Gran Premio de España Telefónica Circuito di Catalogna Montmeló 10 maggio 14:00 14:00
6 Bandiera di Monaco Grand Prix de Monaco Circuito di Monte Carlo Monaco 24 maggio 14:00 14:00
7 Bandiera della Turchia ING Turkish Grand Prix Istanbul Park Tuzla 7 giugno 15:00 14:00
8 Bandiera del Regno Unito Santander British Grand Prix Silverstone Circuit Silverstone 21 giugno 13:00 14:00
9 Bandiera della Germania Großer Preis Santander von Deutschland Nürburgring Nürburg 12 luglio 14:00 14:00
10 Bandiera dell'Ungheria ING Magyar Nagydíj Hungaroring Mogyoród 26 luglio 14:00 14:00
11 Bandiera dell'Europa Telefónica Grand Prix of Europe Valencia Street Circuit Valencia 23 agosto 14:00 14:00
12 Bandiera del Belgio ING Belgian Grand Prix Circuito di Spa-Francorchamps Stavelot 30 agosto 14:00 14:00
13 Bandiera dell'Italia Gran Premio Santander d'Italia Autodromo nazionale di Monza Monza 13 settembre 14:00 14:00
14 Bandiera di Singapore SingTel Singapore Grand Prix Singapore Street Circuit Singapore 27 settembre 20:00 14:00
15 Bandiera del Giappone Fuji Television Japanese Grand Prix Circuito di Suzuka Suzuka 4 ottobre 14:00 07:00
16 Bandiera del Brasile Grande Prêmio Petrobras do Brasil Autódromo José Carlos Pace San Paolo 18 ottobre 14:00 18:00
17 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Etihad Airways Abu Dhabi Grand Prix Yas Marina Circuit Abu Dhabi 1º novembre 17:00 14:00

La presentazione delle vetture[modifica | modifica wikitesto]

Costruttore Vettura Presentazione Luogo
Bandiera dell'Italia Ferrari F60 12 gennaio[6] Mugello, Italia
Bandiera del Giappone Toyota TF109 15 gennaio[7] Online[8]
Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes MP4-24 16 gennaio[9] Woking, Regno Unito
Bandiera della Francia Renault R29 19 gennaio[10] Portimão, Portogallo
Bandiera del Regno Unito Williams-Toyota FW31 19 gennaio[11] Portimão, Portogallo
Bandiera della Germania BMW Sauber F1.09 20 gennaio[7] Valencia, Spagna
Bandiera dell'Austria RBR-Renault RB5 9 febbraio[12] Jerez, Spagna
Bandiera dell'India Force India-Mercedes VJM02 1º marzo[13] Jerez, Spagna
Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes BGP 001 6 marzo[14] Silverstone, Regno Unito
Bandiera dell'Italia STR-Ferrari STR4 9 marzo[15] Circuito di Barcellona-Catalogna, Spagna

I test[modifica | modifica wikitesto]

La prima sessione di test multi-team ha avuto luogo al Circuito di Catalogna, Barcellona nel novembre 2008, due settimane dopo la fine della stagione precedente[16]. Tutti i team, tranne la Toyota, hanno preso parte alla sessione di test in cui alcuni team hanno testato il loro nuovo pacchetto aerodinamico e le gomme slick[17]. Le auto dal nuovo look non soddisfacevano i gusti di tutti, con il collaudatore della BMW Sauber, Christian Klien, che definì l'auto più brutta che avesse mai visto[18].

Il primo test del 2009 si è svolto al Bahrain International Circuit, Bahrein, dal 16 al 19 febbraio, mentre il secondo e ultimo test si è svolto dal Circuito di Catalogna, in Spagna, dal 9 al 12 marzo. La prova finale ha visto per la prima volta la Brawn GP, che ha avuto un impatto immediato conducendo i tempi nelle prime libere della giornata. Il test è stato il primo in cui tutte le squadre hanno utilizzato le loro vetture per la stagione 2009 e la BMW Sauber è stata in testa ai tempi mentre la Brawn GP era quarta. Il terzo giorno, Jenson Button della Brawn GP è stato il più veloce di poco più di un secondo rispetto a Felipe Massa sulla Scuderia Ferrari[19], mentre il compagno di squadra di Button, Rubens Barrichello, è andato ancora più veloce il giorno successivo. In fondo alla classifica, la McLaren del campione in carica Lewis Hamilton stava lottando per adattarsi ai nuovi regolamenti, spesso a 1,5 secondi dal ritmo. Massa ha dichiarato di non aver mai visto la McLaren così indietro[20].

Il controverso diffusore del TF109 al Circuito di Catalogna

Una delle principali fonti di controversia durante la stagione invernale sono stati i diffusori posteriori. Tre team - Toyota, Williams e Brawn GP - hanno lanciato le loro auto con un diffusore che utilizza la struttura di collisione posteriore per generare ulteriore carico aerodinamico, denominato "doppi diffusori". Questi progetti furono rapidamente contestati e pochi giorni dopo la presentazione delle vetture, i team rivali chiesero alla FIA un chiarimento in merito.

Il mercoledì della gara di apertura della stagione in Australia, gli altri sette team hanno lanciato una denuncia ufficiale contro i diffusori posteriori della Williams FW31, della Toyota TF109 e della Brawn BGP 001 affermando che erano illegali[21]. Gli scrutatori della FIA non furono d'accordo, dichiarando le vetture legali. Le altre sei squadre hanno presentato un appello senza successo che è stato ascoltato il 14 aprile 2009, la settimana prima del terzo round del campionato, il Gran Premio della Cina[22].

Accordi e fornitori[modifica | modifica wikitesto]

Dopo diversi tentativi di contenere i costi mediante modifiche al regolamento tecnico, la FIA propone un limite al budget dei vari team, da applicare, a partire dal 2009, in scaglioni successivi fino al 2011. La proposta ha lo scopo, alla luce delle difficoltà dei team minori, di rendere la partecipazione al mondiale più sopportabile per i soggetti che non siano supportati in modo ufficiale da una casa automobilistica. Inoltre, potrebbe limitare il rischio che le case costruttrici che non riescano ad ottenere i risultati sperati a fronte di importanti investimenti, decidano di abbandonare la serie.[23]

Scuderie e piloti[modifica | modifica wikitesto]

Scuderie[modifica | modifica wikitesto]

Il marchio ING oscurato dal composit logo del team Renault a Suzuka, dopo la fine della sponsorizzazione dettata dagli strascichi del crashgate.

Il 4 dicembre 2008 la Honda ha annunciato il ritiro dalle competizioni in Formula 1, ponendo in vendita la propria scuderia che rimaneva comunque iscritta al mondiale.[24][25] Ross Brawn, ex direttore tecnico di Benetton, Ferrari e Honda, ha acquistato la struttura, denominandola Brawn GP e confermando i piloti: il fornitore di motori è diventato la Mercedes, e la scuderia ha preso parte alla stagione nonostante il ritardo accumulato.[26]

Nel corso del Gran Premio d'Ungheria, Fernando Alonso è stato vittima di un pericoloso incidente: una ruota fissata male ai box sulla sua Renault è stata persa dallo spagnolo nel giro di uscita, con gravi rischi. I commissari FIA hanno ritenuto il team francese colpevole di aver lasciato partire il proprio pilota sapendo che la ruota non era fissata correttamente, squalificandolo dal successivo Gran Premio d'Europa a Valencia.[27][28] La Renault ha presentato appello, che è stato discusso il 17 agosto: il tribunale ha deliberato una sanzione di 50 000 dollari ma ha consentito alla squadra la partecipazione al Gran Premio d'Europa.[29]

La stessa Renault, inizialmente iscritta alla stagione come ING Renault F1 Team, dal Gran Premio di Singapore perde il title sponsor ING e l'altro sponsor Mutua Madrileña, che decidono la fine unilaterale dell'accordo a seguito della condanna del team francese, avvenuta in settembre per mano del Consiglio Mondiale della FIA, circa i fatti del crashgate di Singapore dell'anno precedente.[30]

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Giancarlo Fisichella, al suo ultimo anno di Formula 1, passa a stagione in corso dalla Force India alla Ferrari.

Pochi i cambiamenti di casacca nell'inverno precedente la stagione 2009: Sebastian Vettel è passato, come annunciato nel corso della stagione 2008, dalla Scuderia Toro Rosso alla Red Bull, dove si è ritirato dall'attività agonistica David Coulthard. Il posto del tedesco in Toro Rosso è stato occupato dall'esordiente svizzero Sébastien Buemi (primo elvetico in F1 dopo Jean-Denis Délétraz al Gran Premio d'Europa 1995). Jenson Button e Rubens Barrichello, piloti della Honda che ha annunciato il ritiro nel corso dell'inverno, sono stati confermati dalla Brawn GP, squadra nata dalla struttura Honda, gestita successivamente da Ross Brawn. Per tantissimo tempo si è parlato di un posto come guida ufficiale di un team per Gary Paffett, collaudatore della McLaren ma per un certo tempo contendente di Hamilton al posto di Juan Pablo Montoya nello stesso team. All'inizio del 2008 si era parlato della Prodrive, che poi si è ritirata, mentre a fine 2008 si è fatta avanti l'idea di guidare una Force India F1 grazie alle forniture della McLaren.[31] Il 20 luglio la Scuderia Toro Rosso ha annunciato la sostituzione di Sébastien Bourdais con lo spagnolo Jaime Alguersuari.[32]

Il 25 luglio Felipe Massa è rimasto vittima di un grave incidente nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria: il brasiliano è stato colpito da una molla persa dalla vettura di Rubens Barrichello, e ha riportato un taglio alla fronte, una lesione alla parte sinistra del cranio ed una commozione cerebrale, per le cui conseguenze ha dovuto saltare tutti i restanti Gran Premi della stagione. Il 29 luglio la Ferrari ha annunciato che Massa sarebbe stato sostituito dal rientrante Michael Schumacher,[33] tuttavia l'11 agosto il tedesco rinuncia per problemi al collo; il team italiano ha quindi virato sul collaudatore Luca Badoer.[34] Il 18 agosto la Renault ha annunciato la sostituzione di Nelson Piquet Jr. con il francese Romain Grosjean.[35]

Il 3 settembre la Ferrari ha annunciato la sostituzione di Badoer con Giancarlo Fisichella;[36] di conseguenza il terzo pilota della Force India, Liuzzi, prende il posto di Fisichella quale pilota titolare.[37] Kamui Kobayashi sostituisce Timo Glock alla Toyota nel Gran Premio del Brasile e in quello di Abu Dhabi: il tedesco si era rotto una vertebra nel corso delle qualifiche del precedente Gran Premio del Giappone.[38][39][40]

Tabella riassuntiva[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti squadre e piloti sono iscritti al campionato del 2009.[41]

Scuderia Costruttore Telaio Motore Gomme Piloti GP Collaudatori
Bandiera del Regno Unito Vodafone McLaren Mercedes McLaren-Mercedes MP4-24[9] Mercedes FO 108W B 1 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton[42] Tutti Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa[43]
Bandiera del Regno Unito Gary Paffett[43]
2 Bandiera della Finlandia Heikki Kovalainen[44] Tutti
Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Marlboro Ferrari F60 Ferrari 056 B 3 Bandiera del Brasile Felipe Massa[45] 1-10 Bandiera dell'Italia Luca Badoer[46]
Bandiera della Spagna Marc Gené[46]
Bandiera dell'Italia Luca Badoer 11-12
Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella[47] 13-17
4 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen[48] Tutti
Bandiera della Germania BMW Sauber F1 Team BMW Sauber F1.09[7] BMW P86/9 B 5 Bandiera della Polonia Robert Kubica[49] Tutti Bandiera dell'Austria Christian Klien[49]
6 Bandiera della Germania Nick Heidfeld[49] Tutti
Bandiera della Francia Renault F1 Team[50] Renault R29[10] Renault RS27 B 7 Bandiera della Spagna Fernando Alonso[51] Tutti Bandiera della Francia Romain Grosjean[52]
Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
8 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Jr.[51] 1-10
Bandiera della Francia Romain Grosjean 11-17
Bandiera del Giappone Panasonic Toyota Racing Toyota TF109[7] Toyota RVX-09 B 9 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli[53] Tutti Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi[54]
10 Bandiera della Germania Timo Glock[55] 1-15
Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi[56] 16-17
Bandiera dell'Italia Scuderia Toro Rosso STR-Ferrari STR4 Ferrari 056 B 11 Bandiera della Francia Sébastien Bourdais[57] 1-9 Bandiera della Spagna Jaime Alguersuari[58]
Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley[59]
Bandiera del Regno Unito David Coulthard[60]
Bandiera della Spagna Jaime Alguersuari[61] 10-17
12 Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi[62] Tutti
Bandiera dell'Austria Red Bull Racing RBR-Renault RB5 Renault RS27 B 14 Bandiera dell'Australia Mark Webber[63] Tutti
15 Bandiera della Germania Sebastian Vettel[64] Tutti
Bandiera del Regno Unito AT&T Williams Williams-Toyota FW31[11] Toyota RVX-09 B 16 Bandiera della Germania Nico Rosberg[65] Tutti Bandiera della Germania Nico Hülkenberg[65]
17 Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima[65] Tutti
Bandiera dell'India Force India F1 Team Force India-Mercedes VJM02 Mercedes FO 108W[66] B 20 Bandiera della Germania Adrian Sutil[67] Tutti Bandiera dell'Italia Vitantonio Liuzzi[67]
21 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella[67] 1-12
Bandiera dell'Italia Vitantonio Liuzzi[37] 13-17
Bandiera del Regno Unito Brawn GP Formula 1 Team[68] Brawn-Mercedes BGP 001[68] Mercedes FO 108W B 22 Bandiera del Regno Unito Jenson Button[68] Tutti Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson[69]
Bandiera dell'Austria Alexander Wurz[70]
23 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello[68] Tutti

† Brendon Hartley non ha ottenuto la superlicenza in tempo per i primi quattro appuntamenti del mondiale, Australia, Malesia, Cina e Bahrain, così David Coulthard è indicato come riserva ufficiale.[71] Dal Gran Premio di Spagna Hartley diviene ufficialmente pilota di riserva della Red Bull Racing.[72]

Circuiti e gare[modifica | modifica wikitesto]

Per quest'anno il Gran Premio del Canada non è presente ed è la prima volta dal 1987, ma ritornerà a farne parte nella stagione successiva.

In questo calendario entra in scena il Gran Premio di Abu Dhabi, che si svolgerà sul Circuito di Yas Marina.

Modifiche al regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Regolamento tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Per la stagione 2009 è stato introdotto l'obbligo di utilizzare gomme slick, ossia prive di scanalature.

Ai sensi della comunicazione ufficiale FIA del 18 marzo 2009, il regolamento prevede il ritorno alla disputa del campionato con gomme lisce, al posto delle gomme scanalate, introdotte nel 1998. Il regime di monogomma dovrebbe comunque limitare l'aumento delle prestazioni, mentre l'aumentata aderenza di origine meccanica dovrebbe consentire ai piloti di viaggiare più vicini, con minore criticità.

Nella stessa linea si inserisce la limitazione delle appendici aerodinamiche, responsabili di una buona parte del carico aerodinamico nel recente passato. Queste appendici rendevano le vetture critiche in condizioni aerodinamiche non perfette, ad esempio nella scia di un'altra vettura. Il risultato più evidente delle modifiche al regolamento aerodinamico sono gli alettoni anteriori, più larghi che in passato, e quelli posteriori, più stretti.

Viene permesso di utilizzare alcune superfici aerodinamiche mobili: la mobilità è limitata a 6º di variazione di incidenza, per l'ala anteriore, tramite un comando azionato direttamente dal pilota. Questa facoltà si può utilizzare solo due volte in ogni giro, ed in ogni momento le superfici mobili devono rimanere all'interno dei limiti dimensionali stabiliti dal regolamento.

Viene permesso l'utilizzo (facoltativo) di un dispositivo per il recupero di energia in frenata, denominato KERS. L'energia recuperata può essere utilizzata per un certo numero di secondi al giro, a discrezione del pilota, tramite un comando posto sul volante. Per alcuni secondi, la vettura dispone di una maggior potenza. Le scuderie che hanno deciso di montare il sistema KERS sono state Ferrari, McLaren-Mercedes e BMW Sauber (quest'ultima introducendolo sulla vettura di Kubica solamente in un secondo momento).

Regolamento sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Ai sensi della comunicazione ufficiale FIA del 24 marzo 2009, viene modificato il criterio di utilizzo dei motori. Non più lo stesso motore per due gare, ma ora, ogni pilota dispone per la disputa di tutta la stagione di otto motori, di cui può scegliere l'utilizzo a proprio piacimento. Dall'utilizzo del nono motore in avanti, ogni cambio di motore porta ad una penalità in griglia di 10 posizioni. Il cambio deve durare quattro eventi consecutivi, dove per evento si considerano le prove del sabato e la gara della domenica.

Controversie FIA-FOTA[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della stagione, si è venuta a creare una situazione di forte tensione fra la FIA e la FOTA, associazione che riunisce i costruttori partecipanti al Campionato mondiale di Formula 1, dovuta alle modifiche proposte al sistema di punteggio oltre che alla possibile introduzione di un budget cap. Il 17 marzo 2009 la FIA aveva annunciato un significativo cambiamento nella modalità di stilare la classifica: pur rimanendo invariato il sistema di punteggio (i team avevano proposto un 12-9-7-5-4-3-2-1[73]) il titolo mondiale sarebbe andato a chi avrebbe conseguito più vittorie nel corso della stagione.[74] Il 20 marzo 2009 a Londra, la FIA revoca le decisioni intraprese circa la proposta di una modifica del regolamento che avrebbe assegnato il titolo mondiale al pilota che, nel corso del campionato, avrebbe totalizzato più vittorie. L'energica opposizione di gran parte dei team partecipanti ha fatto sì che la mozione venga discussa solo con l'apertura del mondiale 2010. Quindi sia il sistema di attribuzione dei punteggi, che l'assegnazione del titolo mondiale piloti rimarrà identico a quello del 2008.[75]

L'altro punto di scontro riguarda le proposte della FIA per ridurre drasticamente la spesa necessaria per disputare una stagione di Formula 1. Nelle intenzioni della Federazione, l'abbassamento dei costi avrebbe permesso l'ingresso di nuovi soggetti e l'aumento dello spettacolo, mentre secondo i Costruttori, non avrebbe permesso di mantenere il ruolo di prestigio tecnologico della serie, viste le limitazioni imposte al regolamento tecnico. A dicembre 2008 la Cosworth ha vinto l'asta indetta dalla FIA per la fornitura di propulsori standardizzati per il 2010 mentre Xtrac and Ricardo Transmissions quella per la realizzazione della trasmissione. Chi non sceglierà il propulsore standard può mantenere i motori V8 "congelati" alla fine del 2007 o realizzati in proprio ma secondo le nuove normative e le specifiche elaborate da Cosworth. Le scuderie hanno espresso parere negativo e pensano ad una proposta alternativa al fine di ridurre i costi in quanto questa regola porterebbe nel 2009 a ridurre tutti gli investimenti nel propulsore.[76] Il 29 aprile 2009 il Consiglio Mondiale degli Sport Motoristici (WMSC) ha stabilito l'introduzione di un tetto di spesa di 40 milioni di sterline e agevolazioni per chi rispetterà tale limitazione, fra cui un motore non limitato nel regime di rotazione e nel numero, e libertà di sviluppo delle parti aerodinamiche, utilizzo della trazione integrale, uso illimitato della galleria del vento e possibilità di test illimitati. Ciò ha portato a una situazione conflittuale fra la FIA e l'associazione FOTA, che raggruppa tutti i team partecipanti, in quel momento, al Campionato.[23][77] La FIA ha inoltre stabilito che al momento di iscriversi al Campionato, dal 22 al 29 maggio 2009, ogni squadra avrebbe dovuto scegliere a quale regime regolamentare aderire.[78]

Il 12 maggio 2009 il CDA Ferrari ha deciso che la scuderia non prenderà parte al prossimo mondiale se la FIA non ritirerà il nuovo regolamento.[79] Simile orientamento anche per la Renault.[80] Nel fine settimana del Gran Premio di Monaco ha visto riunioni fra i membri della FOTA, per cercare di raggiungere una posizione comune da opporre quella della FIA, con l'apparente raggiungimento di un compromesso con la stessa FIA.[81] Il 25 maggio 2009 la Williams ha presentato la sua iscrizione al Campionato mondiale di Formula 1 2010, ed è stata successivamente sospesa dalla FOTA.[82][83] Oltre alla Williams, risultano iscritte al mondiale altre squadre esordienti, tra le quali la FIA avrebbe poi operato una selezione. Alla scadenza del 29 maggio 2009, anche gli altri team FOTA hanno presentato la propria iscrizione, condizionandola ad alcune modifiche regolamentari proposte alla FIA.[84] Nei giorni successivi il Gran Premio di Turchia, si sono fatte più concrete le possibilità di una serie alternativa, gestita dalla FOTA.[85]

Il 12 giugno 2009 la FIA ha pubblicato la lista delle iscrizioni per la stagione 2010. La lista comprendeva tutti i team FOTA, alcuni dei quali con una nota in cui si spiegava che l'iscrizione era condizionata. Nella lista sono presenti anche tre nuove squadre (Campos Grand Prix, Manor Grand Prix e Team USF1), scelte dalla FIA secondo un criterio di selezione successivamente molto discusso.[86] All'approssimarsi della scadenza richiesta per lo scioglimento delle riserve, la FOTA ha dichiarato esplicitamente di puntare ad un campionato alternativo, in caso le sue richieste non fossero state soddisfatte.[87] Dopo un lungo periodo di tensione, il Consiglio Mondiale del 24 giugno ha stabilito che il campionato 2010 si sarebbe corso con le stesse regole del 2009, venendo incontro alle richieste della FOTA, in cambio dell'impegno a ridurre i costi a determinati livelli entro il 2011-2012.[88] Max Mosley ha poi annunciato, con una lettera del 15 luglio, la sua intenzione di non concorrere per un ulteriore mandato, come garantito in passato, contrariamente a quanto dichiarato nel periodo più caldo della crisi FIA-FOTA.[89] Il nuovo Presidente della FIA in successione di Max Mosley è stato eletto il 23 ottobre 2009 ed è Jean Todt.

Il crashgate[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 agosto 2009, la FIA apre un'inchiesta sull'incidente accaduto a Nelson Piquet Jr. nel corso del Gran Premio di Singapore 2008, durante il tredicesimo giro della gara. La televisione brasiliana Rede Globo sostiene che l'incidente è stato fittiziamente causato al fine di favorire la vittoria di Fernando Alonso.[90]

La FIA ha convocato per il 21 settembre 2009 la Renault per esaminare il caso in questione.[91] In seguito alla inchiesta della FIA in merito all'incidente la Renault comunica il 16 settembre 2009 che Flavio Briatore e Pat Symonds hanno lasciato la scuderia.[92] Il Consiglio Mondiale della FIA decide la squalifica a vita dalle competizioni motoristiche per Briatore e una squalifica per 5 anni per Symonds, inoltre il team Renault viene squalificato per due anni ma con la condizionale. Non vi sono condanne né per Piquet né per Alonso.[93] Il 5 gennaio 2010, dopo il ricorso di Flavio Briatore, il tribunale di Parigi annulla la radiazione e condanna la FIA a pagare 15 000 euro a Briatore per danni d'immagine.[94] La FIA conferma comunque che la sua decisione resta in vigore fino al termine di tutti i possibili appelli.[95]

Riassunto della stagione[modifica | modifica wikitesto]

La Brawn ottiene a Monza, con Rubens Barrichello, l'ultima delle sue 8 vittorie stagionali: il bottino, dopo il titolo piloti di Button, vale anche l'alloro costruttori per il team britannico.

I test prestagionali evidenziarono una certa competitività della neonata Brawn GP. Essa venne confermata in occasione del primo appuntamento in Australia, nel quale Jenson Button, partito in pole, ottenne una vittoria che non fu mai messa in discussione, mentre il compagno Rubens Barrichello completò la doppietta della scuderia con un secondo posto in rimonta in seguito ad un contatto al primo giro. L'Australia vede anche la squalifica per tre Gran Premi (con condizionale) della McLaren per via delle menzogne di Lewis Hamilton, giunto terzo, riguardo ad un sorpasso di Trulli con bandiere gialle (precedentemente sorpassato da Hamilton in maniera irregolare), Hamilton, in evidente imbarazzo quando scoperto e quasi in lacrime, fu squalificato dalla classifica d'arrivo del Gran Premio[96]. Il dominio della Brawn Gp, che secondo i suoi detrattori fu dovuto ad un fondo vettura irregolare (accusa poi definitivamente respinta dalla Fia)[97], continuò a manifestarsi nelle gare successive, con Button che vinse sei delle sette gare iniziali: mancò la vittoria solo in Cina, dove trionfò Sebastian Vettel davanti al compagno Mark Webber e allo stesso Button.

Un caso singolare si verificò nella seconda prova del campionato, in Malesia: a causa di una pioggia torrenziale, che impedì di proseguire in sicurezza, la gara fu sospesa al 33º giro: il vincitore fu Button, davanti a Nick Heidfeld e Timo Glock. Questi ultimi, partiti dalle retrovie, colsero il momento adatto per passare alle gomme da bagnato, riuscendo così a recuperare secondi preziosi su tutti gli altri, non altrettanto abili a scegliere il momento giusto per il pit stop. Dato che non si completò il numero minimo di giri (75% del totale), la direzione gara assegnò per regolamento la metà dei punti: 5 al primo, 4 al secondo e così via fino all'ottavo che ne ottenne 0,5.

Dopo le prime sette gare, la stagione proseguì all'insegna di un maggiore equilibrio. In particolare, Button non sarebbe più riuscito a vincere alcun gran premio (pur andando sempre a punti tranne che in Belgio, dove fu costretto al ritiro) e la stessa Brawn ottenne solamente due vittorie nelle rimanenti 10 gare, con Barrichello che trionfò a Valencia e a Monza. L'assenza però di un rivale alternativo favorì alla lunga la Brawn Gp e lo stesso Button che, grazie ai successi iniziali, ottennero rispettivamente il titolo costruttori e quello piloti con una gara d'anticipo.

In generale si può ricavare che la Red Bull, nel corso della seconda parte della stagione, mise in mostra le proprie qualità che, l'anno seguente, l'avrebbero portata a vincere titolo costruttori e piloti. Per la Ferrari fu invece un'annata da dimenticare: a parte la vettura poco competitiva, capace di ottenere solo un successo nel corso della stagione, la scuderia fu limitata anche dall'incidente occorso a Felipe Massa in Ungheria, che privò la squadra di un valido pilota per buona parte dell'annata.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati dei Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premio Circuito Pole position Giro più veloce Pilota vincitore Costruttore vincitore Resoconto
1 Bandiera dell'Australia Gran Premio di Australia Melbourne Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
2 Bandiera della Malaysia Gran Premio della Malesia Sepang Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
3 Bandiera della Cina Gran Premio di Cina Shanghai Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault Resoconto
4 Bandiera del Bahrein Gran Premio del Bahrein Sakhir Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
5 Bandiera della Spagna Gran Premio di Spagna Barcellona Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
6 Bandiera di Monaco Gran Premio di Monaco Montecarlo Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Brasile Felipe Massa Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
7 Bandiera della Turchia Gran Premio di Turchia Istanbul Park Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
8 Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault Resoconto
9 Bandiera della Germania Gran Premio di Germania Nürburgring Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria RBR-Renault Resoconto
10 Bandiera dell'Ungheria Gran Premio d'Ungheria Hungaroring Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
11 Bandiera dell'Europa Gran Premio d'Europa Circuito urbano di Valencia Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Timo Glock Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
12 Bandiera del Belgio Gran Premio del Belgio Spa Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
13 Bandiera dell'Italia Gran Premio d'Italia Monza Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Adrian Sutil Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
14 Bandiera di Singapore Gran Premio di Singapore Singapore Street Circuit Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
15 Bandiera del Giappone Gran Premio del Giappone Suzuka Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault Resoconto
16 Bandiera del Brasile Gran Premio del Brasile Interlagos Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria RBR-Renault Resoconto
17 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Gran Premio di Abu Dhabi Abu Dhabi Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault Resoconto

Risultati delle qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

N.B. Quelle riportate di seguito sono le posizioni sulla griglia di partenza, considerando sia i risultati delle qualifiche che le eventuali penalizzazioni.

Pilota AUS Bandiera dell'Australia MAL Bandiera della Malaysia CIN Bandiera della Cina BHR Bandiera del Bahrein SPA Bandiera della Spagna MON Bandiera di Monaco TUR Bandiera della Turchia GBR Bandiera del Regno Unito GER Bandiera della Germania UNG Bandiera dell'Ungheria EUR Bandiera dell'Europa BEL Bandiera del Belgio ITA Bandiera dell'Italia SIN Bandiera di Singapore GIA Bandiera del Giappone BRA Bandiera del Brasile ABU Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
1 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton 15* 13 9 5 14 16* 16 19 5 4 1 12 1 1 3 18 1
2 Bandiera della Finlandia Heikki Kovalainen 14 14 12 11 18 7 14 13 6 6 2 15 4 10 9* 17 13*
3 Bandiera del Brasile Felipe Massa 7 16 13 8 4 5 7 11 8 10
Bandiera dell'Italia Luca Badoer 20 20
Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella 14 18 16 20 20
4 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen 9 9 8 10 16 2 6 9 9 7 6 6 3 13 8 5 11
5 Bandiera della Polonia Robert Kubica 4 8 18 13 10 18 10 12 16 19 10 5 13 9 13 8 7
6 Bandiera della Germania Nick Heidfeld 11 11 11 14 13 17 11 15 11 16 11 3 15 8 6 19 8
7 Bandiera della Spagna Fernando Alonso 12 10 2 7 8 9 8 10 12 1 8 13 8 6 12* 10 16
8 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Jr. 17 17 17 15 12 12 17 14 10 15
Bandiera della Francia Romain Grosjean 14 19 12 19 18 13 19
9 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli 8# 2 6 1 7 19 5 4 14 12 18 2 11 15 2 4 6
10 Bandiera della Germania Timo Glock 6# 5 14* 2 6 20 13 8 19# 14 13 7 16 7 14
Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi 11 12
11 Bandiera della Francia Sébastien Bourdais 20 15 16 20 17 14 20 17 20
Bandiera della Spagna Jaime Alguersuari 20 19 17 20 17 15 12 15
12 Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi 16 20 10 17 15 11 18 20 17 11 15 16 19 14 10* 6 10
14 Bandiera dell'Australia Mark Webber 10 7 3 19 5 8 4 3 1 3 9 9 10 4 20 2 3
15 Bandiera della Germania Sebastian Vettel 3 3 1 3 2 4 1 1 4 2 4 8 9 2 1 16 2
16 Bandiera della Germania Nico Rosberg 5 6 7 9 9 6 9 7 15 5 7 10 18 3 11 7 9
17 Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima 13 12 15 12 11 10 12 5 13 9 17 18 17 11 17 9 14
20 Bandiera della Germania Adrian Sutil 19 19 19 16 19 15 15 18 7 18 12 11 2 16 4* 3 18
21 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella 18 18 20 18 20 13 19 16 18 17 16 1
Bandiera dell'Italia Vitantonio Liuzzi 7 20 19* 15* 17
22 Bandiera del Regno Unito Jenson Button 1 1 5 4 1 1 2 6 3 8 5 14 6 12 7* 14 5
23 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello 2 4* 4 6 3 3 3 2 2 13 3 4 5 5* 5* 1 4
Pilota AUS Bandiera dell'Australia MAL Bandiera della Malaysia CIN Bandiera della Cina BHR Bandiera del Bahrein SPA Bandiera della Spagna MON Bandiera di Monaco TUR Bandiera della Turchia GBR Bandiera del Regno Unito GER Bandiera della Germania UNG Bandiera dell'Ungheria EUR Bandiera dell'Europa BEL Bandiera del Belgio ITA Bandiera dell'Italia SIN Bandiera di Singapore GIA Bandiera del Giappone BRA Bandiera del Brasile ABU Bandiera degli Emirati Arabi Uniti

° Indica quei piloti che per penalità sono stati retrocessi di tre posizioni sulla griglia di partenza.

* Indica quei piloti che per penalità sono stati retrocessi di cinque posizioni sulla griglia di partenza.

† Indica quei piloti che per penalità sono stati retrocessi di dieci posizioni sulla griglia di partenza.

# Indica quei piloti che per penalità sono stati retrocessi in ultima fila sulla griglia di partenza.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Sistema di punteggio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema di punteggio della Formula 1.
Posizione                        
Punti 10 8 6 5 4 3 2 1

Classifica piloti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Punti
1 Bandiera del Regno Unito Jenson Button 1 1 3 1 1 1 1 6 5 7 7 Rit 2 5 8 5 3 95
2 Bandiera della Germania Sebastian Vettel 13* 15* 1 2 4 Rit 3 1 2 Rit Rit 3 8 4 1 4 1 84
3 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello 2 5 4 5 2 2 Rit 3 6 10 1 7 1 6 7 8 4 77
4 Bandiera dell'Australia Mark Webber 12 6 2 11 3 5 2 2 1 3 9 9 Rit Rit 17 1 2 69,5
5 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton SQ 7 6 4 9 12 13 16 18 1 2 Rit 12* 1 3 3 Rit 49
6 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen 15* 14 10 6 Rit 3 9 8 Rit 2 3 1 3 10 4 6 12 48
7 Bandiera della Germania Nico Rosberg 6 8 15 9 8 6 5 5 4 4 5 8 16 11 5 Rit 9 34,5
8 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli 3 4 Rit 3 Rit 13 4 7 17 8 13 Rit 14 12 2 Rit 7 32,5
9 Bandiera della Spagna Fernando Alonso 5 11 9 8 5 7 10 14 7 Rit 6 Rit 5 3 10 Rit 14 26
10 Bandiera della Germania Timo Glock 4 3 7 7 10 10 8 9 9 6 14 10 11 2 NP Inf Inf 24
11 Bandiera del Brasile Felipe Massa Rit 9 Rit 14 6 4 6 4 3 NP Inf Inf Inf Inf Inf Inf Inf 22
12 Bandiera della Finlandia Heikki Kovalainen Rit Rit 5 12 Rit Rit 14 Rit 8 5 4 6 6 7 11 12 11 22
13 Bandiera della Germania Nick Heidfeld 10 2 12 19 7 11 11 15 10 11 11 5 7 Rit 6 Rit 5 19
14 Bandiera della Polonia Robert Kubica 14* Rit 13 18 11 Rit 7 13 14 13 8 4 Rit 8 9 2 10 17
15 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella 11 18* 14 15 14 9 Rit 10 11 14 12 2 9 13 12 10 16 8
16 Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi 7 16* 8 17 Rit Rit 15 18 16 16 Rit 12 13 Rit Rit 7 8 6
17 Bandiera della Germania Adrian Sutil 9 17* 17 16 Rit 14 17 17 15 Rit 10 11 4 Rit 13 Rit 17 5
18 Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi 9 6 3
19 Bandiera della Francia Sébastien Bourdais 8 10 11 13 Rit 8 18 Rit Rit 2
20 Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima Rit 12 Rit Rit 13 15* 12 11 12 9 18 13 10 9 15 Rit 13 0
21 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Jr. Rit 13 16 10 12 Rit 16 12 13 12 0
22 Bandiera dell'Italia Vitantonio Liuzzi Rit 14 14 11 15 0
23 Bandiera della Francia Romain Grosjean 15 Rit 15 Rit 16 13 18 0
24 Bandiera della Spagna Jaime Alguersuari 15 16 Rit Rit Rit Rit 14 Rit 0
25 Bandiera dell'Italia Luca Badoer 17 14 0
Pos. Pilota Punti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

  • Nel Gran Premio della Malesia non è stato coperto il 75% della distanza prevista, quindi i punti assegnati sono la metà di quelli previsti per la distanza completa.

Classifica costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Pilota Punti
1 Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Button 1 1 3 1 1 1 1 6 5 7 7 Rit 2 5 8 5 3 172
Barrichello 2 5 4 5 2 2 Rit 3 6 10 1 7 1 6 7 8 4
2 Bandiera dell'Austria RBR-Renault Webber 12 6 2 11 3 5 2 2 1 3 9 9 Rit Rit 17 1 2 153,5
Vettel 13* 15* 1 2 4 Rit 3 1 2 Rit Rit 3 8 4 1 4 1
3 Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Hamilton SQ 7 6 4 9 12 13 16 18 1 2 Rit 12* 1 3 3 Rit 71
Kovalainen Rit Rit 5 12 Rit Rit 14 Rit 8 5 4 6 6 7 11 12 11
4 Bandiera dell'Italia Ferrari Massa Rit 9 Rit 14 6 4 6 4 3 NP INF INF INF INF INF INF INF 70
Badoer 17 14
Fisichella 9 13 12 10 16
Räikkönen 15* 14 10 6 Rit 3 9 8 Rit 2 3 1 3 10 4 6 12
5 Bandiera del Giappone Toyota Trulli 3 4 Rit 3 Rit 13 4 7 17 8 13 Rit 14 12 2 Rit 7 59,5
Glock 4 3 7 7 10 10 8 9 9 6 14 10 11 2 NP INF INF
Kobayashi 9 6
6 Bandiera della Germania BMW Sauber Kubica 14* Rit 13 18 11 Rit 7 13 10 13 8 4 Rit 8 9 2 10 36
Heidfeld 10 2 12 19 7 11 11 15 14 11 11 5 7 Rit 6 Rit 5
7 Bandiera del Regno Unito Williams-Toyota Rosberg 6 8 15 9 8 6 5 5 4 4 5 8 16 11 5 Rit 9 34,5
Nakajima Rit 12 Rit Rit 13 15* 12 11 12 9 18 13 10 9 15 Rit 13
8 Bandiera della Francia Renault Alonso 5 11 9 8 5 7 10 14 7 Rit 6 Rit 5 3 10 Rit 14 26
Piquet Jr. Rit 13 16 10 12 Rit 16 12 13 12
Grosjean 15 Rit 15 Rit 16 13 18
9 Bandiera dell'India Force India-Mercedes Sutil 9 17 17 16 Rit 14 17 17 15 Rit 10 11 4 Rit 13 Rit 17 13
Fisichella 11 18* 14 15 14 9 Rit 10 11 14 12 2
Liuzzi Rit 14 14 11 15
10 Bandiera dell'Italia STR-Ferrari Bourdais 8 10 11 13 Rit 8 18 Rit Rit 8
Alguersuari 15 16 Rit Rit Rit Rit 14 Rit
Buemi 7 16* 8 17 Rit Rit 15 18 16 16 Rit 12 13 Rit Rit 7 8
Pos. Costruttore Pilota Punti
Legenda Grassetto – Pole position
Corsivo
- Giro più veloce
1º posto 2º posto 3º posto A punti -Senza punti
-Non classificato (NC)
Ritirato (Rit) Squalificato (SQ)
-Non qualificato (NQ)
-Non pre-qualificato (NPQ)
Disputa solo le prove (SP)
-Terzo pilota (TP)
Non prende parte alle prove (NPR) -Non partito (NP)
Infortunato (INF)
-Escluso (ES)
Iscritto ma non presente, non arrivato (NA) Ritirato prima dell'evento (WD) Gara cancellata (C)

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

  • Nel Gran Premio della Malesia non è stato coperto il 75% della distanza prevista, quindi i punti assegnati sono la metà di quelli previsti per la distanza completa.

Test per giovani piloti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1º dicembre 2009 per tre giorni il Circuito di Jerez ospita il Young Driver Test riservato a piloti che abbiano disputato meno di tre GP nel mondiale.

Data Circuito Pilota più rapido Team Tempo Giri
1º dicembre Bandiera della Spagna Circuito di Jerez Bandiera della Spagna Andy Soucek Bandiera del Regno Unito Williams-Toyota 1:19.158[98] 87
2 dicembre Bandiera del Regno Unito Gary Paffett Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 1:18.718[99] 80
3 dicembre Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault 1:17.418[100] 77

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bernie looks to Paris street race, su grandprix.com. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  2. ^ (EN) 2008 marks the end for Magny Cours says Ecclestone, su pitpass.com. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  3. ^ (EN) Time running out for Silverstone?, su pitpass.com. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  4. ^ (EN) Official: British GP to be staged at Donington from 2010, su pitpass.com. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  5. ^ (EN) 2009 FIA Formula One World Championship Race Calendar, su formula1.com, Formula One, 18 ottobre 2008. URL consultato il 19 ottobre 2008.
  6. ^ Ecco la nuova Ferrari: si chiama F60, su sport.sky.it, 12 gennaio 2009. URL consultato il 29 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2009).
  7. ^ a b c d (EN) BMW, Toyota confirm launch dates, su en.f1-live.com, F1-Live.com, 26 novembre 2008. URL consultato il 2 dicembre 2008.
  8. ^ (EN) Toyota reveal new car [collegamento interrotto], su itv-f1.com, 15 gennaio 2009. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  9. ^ a b (EN) McLaren MP4-24 to launch on January 16, su itv-f1.com, 2 dicembre 2008. URL consultato il 2 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2008).
  10. ^ a b (EN) Renault to launch R29 in Portugal, su f1.gpupdate.net, gpupdate.net, 12 dicembre 2008. URL consultato il 12 dicembre 2008.
  11. ^ a b (EN) Williams to unveil FW31 on January 19 [collegamento interrotto], su manipef1.com, 18 dicembre 2008. URL consultato il 18 dicembre 2008.
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  13. ^ (EN) Force India on track for March debut, su formula1.com, 30 gennaio 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
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  15. ^ (EN) Matt Beer, Toro Rosso to unveil STR4 next week, su autosport.com, 4 marzo 2009. URL consultato il 4 marzo 2009.
  16. ^ Barcelona test heralds start of 2009 season, su formula1.com, Formula One Administration, 17 novembre 2008. URL consultato il 22 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
  17. ^ Sato goes quickest in Barcelona test, su Autosport.com, Haymarket Publications, 17 novembre 2008. URL consultato il 22 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).
  18. ^ Klien: '09 BMW worst looking car ever, su Autosport.com, Haymarket Publications, 18 novembre 2008. URL consultato il 30 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2008).
  19. ^ Barcelona day three – Button stuns in Spain, su Formula1.com, Formula One Administration, 11 marzo 2009. URL consultato il 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2009).
  20. ^ Massa says McLaren never been so far behind, su Reuters UK, Thomson Reuters, 13 marzo 2009. URL consultato il 10 aprile 2011.
  21. ^ Protests lodged against three teams, su ITV-F1.com, ITV, 26 marzo 2009. URL consultato il 20 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2009).
  22. ^ FIA sets diffuser appeal date, su Formula1.com, Formula One Administration, 28 marzo 2009. URL consultato il 29 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2009).
  23. ^ a b Andrea Cremonesi, Mosley non si ferma Sì al tetto dei costi, Gazzetta dello Sport, 30 aprile 2009. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  24. ^ Honda, addio alla F.1, su gazzetta.it. URL consultato il 5 dicembre 2008.
  25. ^ Tutte le dieci scuderie confermate per il prossimo mondiale [collegamento interrotto], su f1grandprix.it. URL consultato il 14 gennaio 2009.
  26. ^ Ross Brawn ha comprato la scuderia Honda di F1, su it.f1-live.com. URL consultato il 6-3-09.
  27. ^ (EN) Stewards ban Renault from Valencia GP [collegamento interrotto], su motorsport.com, 26 luglio 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
  28. ^ (EN) Renault appeals its ban from European GP [collegamento interrotto], su motorsport.com, 26 luglio 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
  29. ^ (EN) FIA oveturns Renault ban on appeal [collegamento interrotto], su motorsport.com, 17 agosto 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
  30. ^ ING e Renault si separano, su it.f1-live.com, 25 settembre 2009.
  31. ^ Paffet pronto per la Force India, su f1.gpupdate.net, gpupdate.net, 9 dicembre 2008. URL consultato il 9 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2008).
  32. ^ (EN) Alguersuari takes Toro Rosso ride [collegamento interrotto], su motorsport.com, 20 luglio 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
  33. ^ Schumi torna sulla Ferrari! "Lo faccio per gratitudine", su gazzetta.it, 29 luglio 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
  34. ^ Clamoroso: Schumi rinuncia "Problemi al collo", su gazzetta.it, 11 agosto 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009.
  35. ^ (EN) Renault confirms Grosjean to replace Piquet, su motorsport.com, 18 agosto 2009. URL consultato il 31 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2009).
  36. ^ Giancarlo Fisichella alla Ferrari !, su it.f1-live.com, 3 settembre 2009. URL consultato il 3 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2009).
  37. ^ a b Liuzzi rimpiazza Fisichella, su it.f1-live.com, 7 settembre 2009. URL consultato il 7 settembre 2009.
  38. ^ Glock non partirà a Suzuka, su it.f1-live.com, 4 ottobre 2009. URL consultato il 4 ottobre 2009.
  39. ^ Kobayashi al posto di Glock a San Paolo, su italiaracing.net, 11 ottobre 2009. URL consultato l'11 ottobre 2009.
  40. ^ Kobayashi finirà la stagione, su it.f1-live.com, 27 ottobre 2009. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  41. ^ (EN) 2009 FIA Formula One World Champiosnhip - Entry List, su fia.com, 26 marzo 2009. URL consultato il 7 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2009).
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  47. ^ Comunicato stampa, su ferrari.com, 3 settembre 2009. URL consultato il 4 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2009).
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  49. ^ a b c (EN) Kubica and Heidfeld stay with BMW, bbc.co.uk, 6 ottobre 2008. URL consultato il 27 ottobre 2009.
  50. ^ Fino al Gran Premio d'Italia, la scuderia viene iscritta ai Gran Premi come "ING Renault F1 Team". Dal successivo Gran Premio di Singapore fino al termine della stagione, a causa del cessato accordo di sponsorizzazione, il team viene iscritto senza il title sponsor, cfr. F1: ING abbandona la Renault, su it.motor1.com, 25 settembre 2009. URL consultato il 7 novembre 2022.
  51. ^ a b La Renault conferma Alonso per il 2009 e 2010, Piquet per il 2009 [collegamento interrotto], su f1grandprix.it, 5 novembre 2008. URL consultato il 28 ottobre 2009.
  52. ^ (EN) F1: Renault unveil the R29, su en.f1-live.com, 19 gennaio 2009. URL consultato il 19 gennaio 2009.
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  57. ^ (EN) Bourdais returns at Toro Rosso, su f1.gpupdate.net, 6 febbraio 2009. URL consultato il 6 febbraio 2009.
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