Formula 1 e la televisione

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Voci principali: Formula 1, televisione.
L'ex campione del mondo Damon Hill (a sinistra), oggi commentatore televisivo della Formula 1 per Sky Sports.

La Formula 1 e la televisione hanno avuto un rapporto sinergico sin dagli anni sessanta. La stagione 1973 fu la prima a essere trasmessa in mondovisione, mentre i diritti televisivi fino alla stagione 1980 furono appannaggio dell'Eurovisione, prima di passare sotto il controllo di Bernie Ecclestone e successivamente di Liberty Media.

Il Gran Premio del Canada 2005 venne visto da 53 milioni di telespettatori, risultando essere così il secondo evento sportivo più visto dell'anno, dietro soltanto la finale della UEFA Champions League.[1] Le 18 gare della stagione 2006 sono state viste complessivamente da 154 milioni di telespettatori; la diretta dell'ultima gara stagionale, il Gran Premio del Brasile 2006, è stata vista da 83 milioni di telespettatori. Secondo le cifre ufficiali fornite dalla Formula One Management, la media dei telespettatori che assistono al singolo evento si aggira attorno ai 58 milioni.[2]

La Formula 1 è trasmessa nel mondo dalla RTL, quella che ha trasmesso più a lungo le gare, dalla British Broadcasting Corporation (BBC) in Inghilterra, da The Sports Network in Canada e da NBC Sports negli Stati Uniti. Molte altre televisioni trasmettono in diretta. In Australia, la F1 viene trasmessa da Network Ten e da One. A metà degli anni 2000, anche l'emittente Al Jazeera nel Medio Oriente aveva trasmesso qualche gara in un mercato che fino allora era rimasto abbastanza assopito, almeno prima della nuova gara nel Bahrain e in quella negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, iniziata a gareggiare a partire dal 2009.

Dall'Eurovisione alla Bernievision[modifica | modifica wikitesto]

Il telecronista britannico di Sky Sports, Ted Kravitz.

L'Eurovisione rinunciò ai diritti televisivi nei primi anni ottanta, perché la televisione tedesca non intendeva continuare a investire in uno sport che in quel momento non aveva impegnati né piloti né costruttori tedeschi. Durante i primi anni 2000, la "Formula One Administration", governata da Bernie Ecclestone, creò un buon numero di marchi registrati, il logo e un sito internet ufficiale per la Formula 1 al fine di donarle un'identità ben definita. Ecclestone nel 1996 fu uno dei primi a sperimentare un sistema televisivo digitale di ripresa delle gare (comunemente chiamato Bernievision), lanciato in occasione del Gran Premio di Germania del 1996 in collaborazione con la televisione satellitare tedesca DF1 trent'anni dopo la prima trasmissione televisiva a colori di un Gran Premio di F1, il Gran Premio di Germania del 1967 corso al Nürburgring. Questo servizio offriva visuali simultanee da diverse posizioni (come la super regia, telecamere a bordo, in alto, in basso, sul retro, a livello suolo, i momenti migliori comunemente detti highlights, riprese dalla pit lane e la schermata dei tempi), che comportava un notevole dispendio di telecamere e diverso personale tecnico–giornalistico rispetto alla trasmissione convenzionale. È stato introdotto in molte nazioni nel corso degli anni (in Italia fu TELE+ col canale specifico TELE+ F1 a offrire tale servizio), ma venne chiuso dopo la fine della stagione 2002 per problemi finanziari.

Riprese digitali, podcasting e videotelefono[modifica | modifica wikitesto]

Col passare del tempo tutte le stazioni televisive che hanno acquisito i diritti della Formula 1 hanno dovuto usufruire delle riprese in esclusiva mondiale prodotte dalla Formula One Management, che è l'unico ufficiale. La regia viene coordinata unilateralmente in ciascuna delle nazioni che ospitano il Gran Premio, talora in accordo coi broadcaster locali (come l'ITV per il Gran Premio di Gran Bretagna e la RAI per il Gran Premio d'Italia), con ciascuna emittente che ha la possibilità di usufruire di telecamere personalizzate. Queste ultime possono essere utilizzate sulla griglia di partenza – in occasione della pausa che intercorre tra la chiusura della pit lane e la partenza del giro di ricognizione prima della gara – e sul retro del paddock per le interviste ai piloti. La sola stazione che ha qualche differenza è il canale tedesco satellitare Sky Deutschland, che offre tutte le sessioni di prove – anche quelle libere del venerdì – dal vivo e interattive, incluse naturalmente le riprese on-board. Il servizio è visto in Europa dalla fine del 2002, quando i costi per mantenere una televisione digitale interattiva erano troppo alti e furono in larga parte la causa del fallimento del canale F1 Digital+, lanciato attraverso la Sky Digital in Inghilterra. I prezzi erano troppo alti per gli spettatori, i quali potevano comunque vedere le qualifiche e la gara liberamente su ITV. In Inghilterra fu lanciato per la prima volta un servizio di podcasting sulla Formula 1 per la telefonia cellulare di terza generazione, puntando ad avere la diretta di prove e gare sui videotelefonini, sulla falsariga di quanto avvenuto durante il campionato del mondo di calcio FIFA nel 2006. Il rapido progresso tecnologico della telefonia mobile, con l’avvento degli smartphone, ha tuttavia reso precocemente obsoleto questo scenario.

Dal campo lungo alle telecamere on-board[modifica | modifica wikitesto]

Naturalmente nella storia della Formula 1 e dei suoi rapporti con la televisione non vanno dimenticati il sistema delle riprese, dai primi campi lunghi degli anni sessanta e settanta, alle telecamere posizionate su elicotteri o sul famoso dirigibile della Goodyear – in seguito scomparso – dalle prime sovraimpressioni, in principio sporadiche e poi fisse, per finire con le riprese on-board camera, iniziate con rudimentali sistemi sin dalla metà degli anni sessanta per passare alle sofisticatissime apparecchiature odierne.

I diritti TV in Italia e i telecronisti italiani[modifica | modifica wikitesto]

Le trasmissioni televisive[modifica | modifica wikitesto]

Mario Poltronieri, voce storica della Formula 1 sulla Rai, commentò i gran premi, dapprima come seconda voce poi come voce principale, dal 1963 al 1994.

La Formula 1 in Italia ha sempre goduto di forte popolarità, dovuta soprattutto alla presenza, fin dagli albori, di varie scuderie italiane, in particolare della Scuderia Ferrari. Questa popolarità fu sfruttata dalla Rai, dapprima con le trasmissioni radio e successivamente con quelle televisive. Il primo gran premio di cui si hanno notizie di trasmissione è il Gran Premio d'Italia del 1953: esso venne trasmesso in diretta parziale col commento di Piero Casucci, primo telecronista italiano, dall'emittente di stato le cui trasmissioni erano solamente sperimentali. Per alcuni anni l'emittente si limitò a trasmettere solamente alcuni spezzoni delle gare, come le partenze e i sorpassi. Dai primi anni sessanta la copertura delle gare aumenta, con la trasmissione completa di alcune gare tra cui il Gran Premio d'Italia e quello di Monaco e con la confermata trasmissione di spezzoni delle restanti gare. Nel 1963, accanto a Casucci, fa la sua prima comparsa il giornalista Mario Poltronieri, che dal 1968 diverrà la voce ufficiale della Formula 1 in Italia fino alla stagione 1994, dapprima da solo e poi col giornalista del Corriere della Sera Giancarlo Falletti, il progettista Enrico Benzing fino alla stagione 1978, quindi col radiocronista della RTSI Sergio Noseda nel biennio 1979-1980 e infine con Ezio Zermiani, Gianfranco Palazzoli e Clay Regazzoni dal 1981 al 1994.

Parallelamente alla rete di stato, tutti i gran premi tra il campionato del 1987 e quello del 1990 sono stati trasmessi anche dalla rete monegasca in lingua italiana Telemontecarlo. Tale rete televisiva possedeva infatti lo status di televisione straniera, ma era fruibile in gran parte della penisola e poteva quindi trasmettere le manifestazioni sportive di esclusiva RAI. La telecronaca di tutti questi gran premi è stata affidata alla coppia formata da Renato Ronco e Mauro Forghieri, a cui si aggiunge nel 1989 Patricia Pilchard per le interviste dai box.

Nel 1991, conseguentemente alla legge Mammì dell'anno precedente, si assiste a una completa rivoluzione. Le emittenti private acquisirono il diritto alla trasmissione in diretta e ciò permise al gruppo Fininvest e a Telepiù di acquisire i diritti di alcune gare, in quanto in quegli anni non esisteva una vendita centralizzata dei diritti televisivi. La stagione 1991 vide quindi 8 gran premi trasmessi su Rai 2, con la telecronaca del confermato Poltronieri e 8, tra cui il Gran Premio d'Italia, trasmessi su Italia 1, con la telecronaca affidata all'ex pilota di Formula 1 Andrea De Adamich coadiuvato da Guido Schittone e Patricia Pilchard in collegamento dai box, ruolo che già aveva svolto su Telemontecarlo.

Tale situazione rimane invariata anche per le successive tre stagioni: dalla stagione 1992 a quella 1994 Rai e Fininvest si spartiscono equamente i gran premi, 8 a testa, e confermano le squadre di commento già viste negli anni precedenti. L'unico cambio è quello che vede Claudia Peroni sostituire Patricia Pilchard dai box per le reti Fininvest.

La stagione 1995 invece vide la Rai, orfana del pensionato Poltronieri (che rimase comunque opinionista in studio) sostituito da Amedeo Verduzio col commento tecnico di Emanuele Pirro e probabilmente colpita dagli avvenimenti del tragico weekend del Gran Premio di San Marino 1994, per la prima volta con soli 6 Gran Premi trasmessi in diretta contro gli 11 delle reti Fininvest. Tale situazione sarà il preludio di ciò che accadrà nella stagione successiva, quando la FIA deciderà di vendere in blocco i diritti televisivi di tutto il campionato. L'esclusiva di tutti i gran premi della stagione 1996 fu interamente nelle mani di Fininvest/Mediaset. Dalla stagione 1991 a quella 1995 I warm-up di tutte le gare e i gran premi trasmessi da Fininvest venivano anche replicati in differita su Telepiù con la stessa telecronaca[3].

Ivan Capelli nella stagione 1991 alla Leyton House. Una volta conclusa la carriera agonistica, dal 1998 al 2017 ha commentato i Gran Premi per la RAI insieme a Gianfranco Mazzoni.

Dalla stagione 1997 la FIA effettuerà una separazione dei diritti televisivi, suddividendoli in due pacchetti: il primo, relativo alla trasmissione terrestre in chiaro, viene acquisito dalla Rai, che affida la telecronaca a Gianfranco Mazzoni, già radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto e che già nelle stagioni precedenti aveva affiancato Mario Poltronieri prima e Amedeo Verduzio poi. Mazzoni si avvale del commento tecnico di Giorgio Piola, Gianfranco Palazzoli e René Arnoux, sostituito nel 1998 da Ivan Capelli. Le interviste sono curate ancora una volta da Ezio Zermiani insieme al poliglotta Ettore Giovannelli, che dopo un anno di "tirocinio" lo sostituirà a partire dal 1999.

Il secondo pacchetto, relativo alla trasmissione a pagamento, viene invece venduto alla piattaforma TELE+ che, sfruttando la piattaforma Bernievision ideata da Bernie Ecclestone, poté trasmettere oltre alle gare anche prove libere, qualifiche e diversi contenuti esclusivi riservati ai suoi abbonati e non fruibili sulla rete pubblica. Per la telecronaca, la pay-tv si affida al giornalista Paolo Leopizzi, affiancato per una sola stagione da Ivan Capelli, poi passato alla Rai, e in seguito da Cesare Fiorio, Gabriele Tarquini e l'ingegnere Mauro Forghieri, arrivato da TMC.

Tale dualità permane fino alla stagione 2003, quando la piattaforma ideata da Ecclestone chiude e Telepiù, pur mantenendo i diritti di trasmissione satellitare, riduce i contenuti esclusivi e affida la telecronaca alla coppia formata da Lucio Rizzica e Gabriele Tarquini. La coppia viene confermata anche dopo i primi undici gran premi, quando la piattaforma chiude e viene assorbita in Sky e la trasmissione degli ultimi cinque gran premi viene affidata alla neonata Sky Sport. La piattaforma deciderà di non acquisire i diritti per la stagione successiva e la Rai proporrà fino alle prime gare del 2007 qualifiche e gran premi in esclusiva.

La trasmissione dei gran premi sul satellite si ripresenta dal Gran Premio di Monaco 2007 e fino al termine della stagione 2009, quando Sky Sport ritorna a trasmettere prove libere, qualifiche e gare, seppure in modalità non esclusiva, poiché qualifiche e gare erano comunque visibili in diretta anche in chiaro sulle reti Rai. Le telecronache furono affidate dapprima a Paolo Leopizzi, poi dal Gran Premio di Gran Bretagna a Carlo Vanzini, mentre al commento tecnico si sono alternati Gabriele Tarquini, Gian Carlo Minardi e Marc Gené (poi spalla tecnica di Antonio Lobato ad Antena 3).

Per le successive tre stagioni, dal 2010 al 2012, l'esclusiva dei gran premi torna appannaggio della Rai, con la ormai collaudata coppia formata da Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli.

Il 6 giugno 2012 Sky Italia acquisisce i diritti televisivi della Formula 1 e delle relative serie minori (GP2, GP3 e Porsche Supercup) per tre stagioni (con opzione di altri 2 anni) a partire dal 2013. Questo comporta la diretta in esclusiva di prove libere, qualifiche e gare di 10 dei 19 gran premi al momento in calendario, che andranno in onda anche sulle reti Rai seppure solo in differita. Per gli altri nove gran premi (compreso il Gran Premio d'Italia) prove libere, qualifiche e gara sono state trasmesse in diretta sia sui canali di Sky Italia che in chiaro sui canali Rai. La richiesta economica che Bernie Ecclestone aveva fatto alla Rai per rinnovare il contratto previsto dal Patto della Concordia è stata giudicata inaccettabile dal CdA di Viale Mazzini, che ha deciso di rinnovare solamente i diritti in chiaro pagando una quota di 100 milioni di euro.

Dal 2018 Sky ha ottenuto l'esclusiva assoluta dei Gran Premi in Italia, con l'uscita di scena della Rai (la quale ha trasmesso solo il Gran Premio d'Italia 2018 in diretta non esclusiva), la cui offerta per la trasmissione in chiaro è stata definitivamente rifiutata dalla FOM nel gennaio 2018; cinque gare (tra cui lo stesso Gran Premio d'Italia) sono state trasmesse in diretta in chiaro anche su TV8, di proprietà di Sky[4][5][6][7][8]. Quest'ultimo canale trasmette tutte le differite delle gare (nel 2018 di norma alle ore 21, mentre dal 2019 per i GP d'Australia e asiatici la trasmissione è prevista alle 14, per le gare europee alle 18 e per quelli serali alle 21). Le gare in diretta su TV8 diventano solamente quattro nel 2020[9]., per poi tornare a essere cinque nel 2021.

Dal 2013 in poi la telecronaca su Sky è stata affidata a Carlo Vanzini e Marc Gené e dal 2016 si avvale della collaborazione di Roberto Chinchero e degli interventi tecnici di Matteo Bobbi. Le interviste dai box sono affidate a Mara Sangiorgio e gli approfondimenti pre e post gara al trio composto da Federica Masolin, Davide Valsecchi e, fino al 2020, Jacques Villeneuve.

L'esclusiva di Sky è stata confermata anche per le stagioni 2021 e 2022[10]. Nel 2022 viene annunciata nuovamente l'esclusiva di Sky per la trasmissione televisiva esclusiva della Formula 1 fino al 2027.

Le trasmissioni radiofoniche[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda le trasmissioni radiofoniche la Formula 1 è da sempre stata appannaggio delle reti pubbliche, seppur solamente con interventi sporadici del radiocronista di turno. Dagli anni 70, nei periodi in cui viene trasmessa, le informazioni sui gran premi vengono forniti all'interno della trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto con collegamenti simili a quelli effettuati per le partite di calcio. Nei periodi in cui il programma non viene trasmesso si effettua una radiocronaca quasi completa (spesso alternata con altri sport e con il Motomondiale). Il primo radiocronista fu Arnaldo Verri per il Gr1 seguito da Everardo Dalla Noce per il Gr2; in seguito voce della F1 alla radio divenne Victor Balestrieri, al quale succedette dapprima Emanuele Dotto ed in seguito Gianfranco Mazzoni che prosegui con le radiocronache fino alla stagione 1996. Dall'anno successivo, con il passaggio di quest'ultimo alle cronache televisivi, Giulio Delfino diventa il radiocronista su Rai Radio 1. A partire dalla stagione 2019, le radiocronache dei Gran Premi su Rai Radio 1 sono affidate a Manuel Codignoni.

Diritti tv e telecronisti nel resto del mondo[modifica | modifica wikitesto]

Murray Walker, storico telecronista di BBC e ITV.

Nel Regno Unito, fin dai primi anni, la maggioranza delle gare è stata trasmessa dalla BBC che garantiva una copertura quasi totale del campionato. La voce storica della rete pubblica è Murray Walker, che ha commentato i gran premi dagli albori fino al 2001, compreso il periodo in cui i diritti furono appannaggio di ITV. Nel 2011 in Gran Bretagna, la pay-tv BSkyB acquisisce i diritti di trasmissione per sette anni (2012-2018) e concede i diritti in chiaro (9 GP in diretta e i restanti 11 solo in differita) rimasti alla BBC, sostituita dal 2016 da Channel 4. In Gran Bretagna gli attuali telecronisti sono David Croft, e l'ex pilota Martin Brundle, le interviste ai box sono affidate a Ted Kravitz e Louise Goodman.

In Francia invece, dopo la lunga parentesi di TF1, il canale pay Canal+ ha acquisito i diritti per tre anni dal 2013, con la possibilità di diffondere in chiaro solo un magazine.

Da ricordare tra le voci storiche l'austriaco Heinz Prüller, che ha commentato per la ORF1 i gran premi dal 1965 al 2011.

Il telecronista di SPEED Channel (Stati Uniti) e Network Ten (Australia), Peter Windsor.

In Spagna, Antonio Lobato ha avuto particolare fortuna commentando per Telecinco la F1 e le gesta di Fernando Alonso dal 2004 al 2008, tanto che continua tale compito prima con La Sexta e poi con Antena 3, nei vari casi affiancato dal commento tecnico di Marc Gené.

Trasmissione dei Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]

La tabella seguente è una lista delle emittenti televisive nel mondo che trasmettono, in chiaro o in Pay TV nel 2021 i Gran Premi del Campionato mondiale di Formula 1[11].

Nazione Canale TV Lingua Modalità
Africa subsahariana SuperSport TV / Canal+ Sport inglese pay-TV
Bandiera dell'Albania Albania Top Channel albanese in chiaro
America Meridionale (Brasile escluso) Fox Sports Latinoamérica spagnolo pay-TV
Bandiera dell'Armenia Armenia Setanta Sports + russo pay-TV
Asia Star Sports Channels / Fox Sports Asia Channels inglese pay-TV
Asia Centrale Setanta Sports + russo pay-TV
Bandiera dell'Australia Australia Fox Sports / Network Ten inglese • Fox Sports (pay-TV)
• Network Ten (in chiaro solo il GP d'Australia)
• Fox Sports (streaming)
• Tenplay (10 GP in streaming)
Bandiera dell'Austria Austria ORF eins tedesco in chiaro
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian Idman TV / Setanta Sports + azero • Idman TV (in chiaro)
• Setanta Sports + (pay-TV)
Bandiera della Bielorussia Bielorussia Setanta Sports + russo pay-TV
Bandiera del Belgio Belgio RTBF La Une-La Deux / Play Sports / Sporza francese

olandese

• RTBF La Une-La Deux (in chiaro)
• Play Sports (pay-TV)
• Sporza (in chiaro solo il GP del Belgio)
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina Sport Klub serbo pay-TV
Bandiera del Brasile Brasile Rede Bandeirantes / BandSports portoghese • Rede Bandeirantes (in chiaro)
• BandSports (pay-TV)
Bandiera della Bulgaria Bulgaria Diema Sport-Diema Sport 2 bulgara pay-TV
Bandiera del Canada Canada RDS-RDS2-RDS Info / TSN-TSN2-TSN3-TSN4-TSN5 francese • RDS-RDS2-RDS Info (pay-TV)
• TSN-TSN2-TSN3-TSN4-TSN5 (pay-TV)
• TSN GO e RDS GO (streaming)
Bandiera della Cina Cina CCTV-5 / Altri canali regionali cinese in chiaro
Bandiera di Cipro Cipro CytaVision greco pay-TV
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud SBS Sports coreano pay-TV
Bandiera della Croazia Croazia SBS Sports croato • SBS Sports (pay-TV)
• MAXtv To Go Match (streaming)
Bandiera di Cuba Cuba Tele Rebelde spagnolo in chiaro
Bandiera della Danimarca Danimarca TV3+ Denmark - TV3+ Denmark HD danese pay-TV
Bandiera dell'Estonia Estonia TV6 / Viasat Sport Baltic estone • TV6 (4 GP In chiaro: USA, Canada, Bahrein, Messico)
• Viasat Sport Baltic (pay-TV)
Bandiera della Finlandia Finlandia C More Max finlandese • C More Max (pay-TV)
• MTV3 (streaming)
Bandiera della Francia Francia Canal+ / TF1 francese • Canal+ (pay-TV)
• TF1 (4 GP In chiaro: Monte Carlo, Francia, Belgio e Italia)
Bandiera della Georgia Georgia Setanta Sports + russo pay-TV
Bandiera della Germania Germania RTL,sky sport tedesco RTL(in chiaro)

sky sport (pay tv)

Bandiera del Giappone Giappone Fuji TV Next / DAZN giapponese • Fuji TV Next (pay-TV)
• DAZN (pay-TV e streaming)
Bandiera della Grecia Grecia ERT / OTE Sport greco • ERT (In chiaro tranne Australia, Cina e Giappone)
• OTE Sport (pay-TV)
Bandiera dell'India India STAR Sports Channel pay-TV
Bandiera dell'Iran Iran IRIB Varzesh persiano in chiaro
Bandiera dell'Irlanda Irlanda Eir Sport 1 / Sky Sports F1 irlandese pay-TV
Bandiera dell'Islanda Islanda Stöð 2 Sport islandese pay-TV
Bandiera d'Israele Israele Sport 5 ebraico pay-TV
Bandiera dell'Italia Italia / Bandiera di San Marino San Marino /
Bandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano
Sky Sport F1 / TV8. italiano • Sky Sport F1 (pay-TV)
• TV8 (In chiaro ma differita)
Bandiera della Lettonia Lettonia Viasat Sport Baltic lettone pay-TV
Bandiera del Liechtenstein Liechtenstein Teleclub Sport tedesco pay-TV
Bandiera della Lituania Lituania Viasat Sport Baltic lituano pay-TV
Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord Sport Klub russo pay-TV
Bandiera di Malta Malta GO inglese pay-TV
Medio Oriente e Nordafrica BeIN Sports • BeIN Sports (pay-TV)
• BeIN Sports Connect (streaming)
Bandiera della Moldavia Moldavia Setanta Sports + russo pay-TV
Bandiera del Montenegro Montenegro Sport Klub serbo pay-TV
Bandiera della Norvegia Norvegia Viasat Motor-Viasat Sport / Viaplay norvegese pay-TV
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda SKY Sport inglese pay-TV
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Ziggo Sport Totaal-Ziggo Sport Go-Ziggo Sport olandese pay-TV
Bandiera della Polonia Polonia VIAPLAY polacco pay-TV e streaming
Bandiera di Porto Rico Porto Rico ESPN-ESPN2 / Univision / ABC inglese

spagnolo

• ESPN-ESPN2 (pay-TV)
• Univision (pay-TV)
• ABC (3 GP In chiaro)
Bandiera del Portogallo Portogallo Sport TV portoghese pay-TV e streaming
Bandiera del Regno Unito Regno Unito Sky Sports Mix-Sky Sports F1 / Channel 4 inglese • Sky Sports Mix-Sky Sports F1 (pay-TV)
• Channel 4 (10 GP In chiaro)
• Sky Sports (streaming)
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Sport 2-Sport 3 ceco pay-TV
Bandiera della Romania Romania Dolce Sport / Digi Sport romeno pay-TV
Bandiera della Russia Russia Match TV / Match! Arena russo • Match TV (in chiaro)
• Match! Arena (pay-TV)
Bandiera della Serbia Serbia Sport Klub serbo pay-TV
Bandiera della Slovacchia Slovacchia Sport 2 slovacco pay-TV
Bandiera della Spagna Spagna / Bandiera di Andorra Andorra DAZN spagnolo pay-TV
Bandiera della Svezia Svezia Viasat Motor svedese pay-TV e streaming
Bandiera della Svizzera Svizzera SRF zwei / RTS Deux / RSI LA2 / Teleclub Sport / Canal+ tedesco

francese italiano

• SRF zwei (in chiaro)
• RTS Deux (in chiaro)
• RSI LA2 (in chiaro)
• Teleclub Sport (pay-TV)
• Canal+ (pay-TV)
Bandiera della Turchia Turchia S Sport turco pay-TV
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 1auto ucraino pay-TV
Bandiera dell'Ungheria Ungheria M4 Sport ungherese in chiaro
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti ESPN-ESPN2 / Univision / ABC inglese

spagnolo

• ESPN-ESPN2 (pay-TV e streaming)
• Univision (pay-TV e streaming)
• ABC (3 GP in chiaro)

Coordinazione regia internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nella tabella seguente sono indicate le emittenti televisive che coordinano le regie per i Gran Premi della stagione 2015. Dal 2007 quasi tutti gli eventi sono prodotti e trasmessi dalla FOM, la struttura televisiva di Liberty Media, con la sola eccezione del Gran Premio di Monaco, prodotto da Télé Monte Carlo.

Gran Premio Produttore
Bandiera dell'Australia Gran Premio d'Australia FOM
Bandiera della Malaysia Gran Premio della Malesia
Bandiera della Cina Gran Premio della Cina
Bandiera del Bahrein Gran Premio del Bahrein
Bandiera della Spagna Gran Premio di Spagna
Bandiera di Monaco Gran Premio di Monaco Télé Monte Carlo
Bandiera del Canada Gran Premio del Canada FOM
Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria
Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna
Bandiera della Germania Gran Premio di Germania
Bandiera dell'Ungheria Gran Premio d'Ungheria
Bandiera del Belgio Gran Premio del Belgio
Bandiera dell'Italia Gran Premio d'Italia
Bandiera di Singapore Gran Premio di Singapore
Bandiera del Giappone Gran Premio del Giappone
Bandiera della Russia Gran Premio di Russia
Bandiera degli Stati Uniti Gran Premio degli Stati Uniti
Bandiera del Messico Gran Premio del Messico
Bandiera del Brasile Gran Premio del Brasile
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Gran Premio di Abu Dhabi

Coordinazione regia internazionale del passato (1990 - 2006)[modifica | modifica wikitesto]

Qui sotto sono indicate quelle emittenti coordinatrici della regia internazionale che hanno curato la messa in onda dei Gran Premi dal 1990 al 2006, che non sono più presenti nel calendario ufficiale della Formula 1, oppure attualmente prodotte da diverse emittenti. Le produttrici per qualsiasi corsa effettuata continuamente nel calendario dal 1990 (oppure quelle inserite di recente) possono essere consultate nella tabella superiore.

Gran Premio Circuito Emittente Anni
Bandiera dell'Australia Gran Premio d'Australia Adelaide Channel 10 / Nine Network 1990 - 1995
Albert Park, Melbourne 1996 - 2004
Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria A1-Ring ORF 1997 - 2003
Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone BBC Sport 1990 - 1996
Bandiera del Canada Gran Premio del Canada Montréal The Sports Network (TSN) 1990 - 2004
Bandiera dell'Europa Gran Premio d'Europa Donington Park BBC Sport 1993
Jerez Telecinco 1990, 1994, 1997
Nürburgring RTL Television / WIGE 1995, 1996, 1999 - 2006
Bandiera della Francia Gran Premio di Francia Paul Ricard TF1 1990
Bandiera dell'Italia Gran Premio d'Italia Autodromo nazionale di Monza Rai / Fininvest 1990 - 2006
Bandiera del Lussemburgo Gran Premio del Lussemburgo Nürburgring RTL Television / WIGE 1997 - 1998
Bandiera della Malaysia Gran Premio della Malesia Sepang International Circuit 8TV 1999 - 2004
Bandiera del Giappone Gran Premio del Pacifico Tanaka International Circuit Fuji Television 1994 - 1995
Bandiera del Portogallo Gran Premio del Portogallo Estoril RTP 1990 - 1996
Bandiera del Sudafrica Gran Premio del Sudafrica Kyalami DStv 1992 - 1993
Bandiera degli Stati Uniti Gran Premio degli Stati Uniti d'America Indianapolis Motor Speedway SPEED Channel 2000 - 2003
Phoenix ABC 1990 - 1991

Conferenze stampa della FIA[modifica | modifica wikitesto]

La Formula One Management provvede a una conferenza stampa in diretta televisiva dopo le qualifiche e dopo la gara. Dalla sua nascita i moderatori di queste interviste sono stati:

Nome Nazionalità Periodo
Nick Daman Bandiera del Regno Unito Gran Premio d'Australia 1996 - Gran Premio del Giappone 2002
Peter Windsor Bandiera del Regno Unito Gran Premio d'Australia 2003 - Gran Premio di Turchia 2009
Gran Premio del Belgio 2009 - Gran Premio di Singapore 2009
Gran Premio del Brasile 2009
James Allen Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna 2009 - Gran Premio d'Europa 2009
Gran Premio del Giappone 2009
Gran Premio di Abu Dhabi 2009 - Presente
Will Buxton Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Abu Dhabi 2009 (Qualifiche)
David Croft Bandiera del Regno Unito Gran Premio della Malesia 2010 - Presente

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La F1 è il terzo evento sportivo globale televisivo, www.itv-f1.com, 31 dicembre 2005. URL consultato il 3 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2006).
  2. ^ La F1 si conferma uno degli eventi televisivi più seguiti: elenco ufficiale telespettatori della stagione 2006, Initiative, 19 gennaio 2007. URL consultato il 30 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
  3. ^ BERGER QUINTO: IL NUOVO MOTORE E' COMPETITIVO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 14 aprile 2021.
  4. ^ Ufficiale: la Formula 1 in esclusiva Sky, sulla Rai solo Monza. URL consultato il 25 gennaio 2018.
  5. ^ Formula 1 | Bandiera a scacchi sulla F1 in chiaro: Rai saluta definitivamente il Circus. Diritti in esclusiva a Sky - News Formula 1, su f1grandprix.motorionline.com. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  6. ^ Redazione Motorbox, F1 2018: F1: Rai molla tutto, i GP solo su Sky e TV8, in MotorBox. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  7. ^ La RAI ha perso la Formula 1. I GP in chiaro si vedranno su TV8, in Motorsport.com. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  8. ^ Stefano De Nicolò, F1 | La Rai perde la Formula 1, dirette solo su Sky e TV8, su www.livegp.it. URL consultato il 17 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  9. ^ Formula 1 in tv: dove vedere la gara del Gp dell'Eifel di F1, su superscommesse.it.
  10. ^ Formula 1 su Sky anche nel 2021 e 2022: raggiunto l’accordo con F1 sui diritti tv per l’Italia, su Sport Fanpage. URL consultato il 15 marzo 2021.
  11. ^ Dove vedere il Mondiale F1 2018 in streaming e in diretta TV, su panorama-auto.it, 1º febbraio 2018. URL consultato il 1º febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2018).