Campionato mondiale di Formula 1 2002

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Campionato mondiale di Formula 1 2002
Edizione n. 53 del Campionato mondiale di Formula 1
Dati generali
Inizio3 marzo
Termine13 ottobre
Prove17
Titoli in palio
PilotiBandiera della Germania Michael Schumacher
su Ferrari F2001B e Ferrari F2002
CostruttoriBandiera dell'Italia Ferrari
Altre edizioni
Precedente - Successiva
Edizione in corso

Il campionato mondiale di Formula 1 2002 organizzato dalla FIA è stata, nella storia della categoria, la 53ª stagione ad assegnare il Campionato Piloti, vinto da Michael Schumacher, e la 45ª ad assegnare il Campionato Costruttori, andato alla Scuderia Ferrari.

È iniziata il 3 marzo ed è terminata, dopo 17 gare, il 13 ottobre.

Michael Schumacher si aggiudica per la quinta volta il titolo piloti, il terzo consecutivo con la Ferrari.

La pre-stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il calendario[modifica | modifica wikitesto]

Per la stagione 2002 vennero previste le stesse 17 gare dell'anno prima, che mantennero anche le stesse posizioni in calendario, salvo i GP di Francia e Gran Bretagna che si scambiarono di posizione, con la tappa inglese che divenne la 10ª, davanti a quella francese.

Gara Nome ufficiale del Gran Premio Circuito Sede Data Ora (Italiana con fusi orari e ora legale/solare) Diretta TV
Locale UTC ITA Terrestre Satellitare
1 Bandiera dell'Australia Foster's Australian Grand Prix Albert Park Circuit Melbourne 3 marzo 14:00 03:00 04:00 Rai 1 TELE+ F1
2 Bandiera della Malaysia Petronas Malaysian Grand Prix Sepang International Circuit Sepang 17 marzo 15:00 06:00 08:00
3 Bandiera del Brasile Grande Prêmio do Brasil Autódromo José Carlos Pace San Paolo 31 marzo 14:00 19:00 19:00
4 Bandiera di San Marino Gran Premio Foster's di San Marino Autodromo Enzo e Dino Ferrari Imola 14 aprile 14:00 12:00 14:00
5 Bandiera della Spagna Gran Premio Marlboro de España Circuito di Barcellona-Catalogna Montmeló 28 aprile 14:00 12:00 14:00
6 Bandiera dell'Austria Großer A1 Preis von Österreich A1-Ring Spielberg 12 maggio 14:00 12:00 14.00
7 Bandiera di Monaco Grand Prix de Monaco Circuito di Monte Carlo Monaco 26 maggio 14:00 12:00 14:00
8 Bandiera del Canada Grand Prix Air Canada Circuit Gilles Villeneuve Montréal 9 giugno 13:00 17:00 19.00
9 Bandiera dell'Europa Allianz Grand Prix of Europe Nürburgring Nürburg 23 giugno 14:00 12:00 14:00
10 Bandiera del Regno Unito Foster's British Grand Prix Silverstone Silverstone 7 luglio 13:00 12:00 14:00
11 Bandiera della Francia Mobil 1 Grand Prix de France Circuito di Magny Cours Magny-Cours 21 luglio 14:00 12:00 14:00
12 Bandiera della Germania Großer Mobil 1 Preis von Deutschland Hockenheimring Hockenheim 28 luglio 14:00 12:00 14:00
13 Bandiera dell'Ungheria Marlboro Magyar Nagydíj Hungaroring Mogyoród 18 agosto 14:00 12:00 14:00
14 Bandiera del Belgio Foster's Belgian Grand Prix Circuito di Spa-Francorchamps Stavelot 1 settembre 14:00 12:00 14:00
15 Bandiera dell'Italia Gran Premio Vodafone d'Italia Autodromo nazionale di Monza Monza 15 settembre 14:00 12:00 14:00
16 Bandiera degli Stati Uniti SAP United States Grand Prix Indianapolis Motor Speedway Speedway 29 settembre 13:00 18:00 20:00
17 Bandiera del Giappone Fuji Television Japanese Grand Prix Suzuka Circuit Suzuka 13 ottobre 14:30 06:00 07:30

La presentazione delle vetture[modifica | modifica wikitesto]

Costruttore Telaio Data lancio Luogo lancio
Scuderia Ferrari Marlboro F2002 6 febbraio Maranello
West McLaren Mercedes MP4-17 19 gennaio Barcellona
BMW Williams F1 Team FW24 25 gennaio Silverstone
Sauber Petronas C21 25 gennaio Kloten
DHL Jordan Honda EJ12 22 febbraio Bruxelles
Lucky Strike BAR Honda 004 18 dicembre 2001 Brackley
Mild Seven Renault F1 Team R202 27 gennaio Parigi
Jaguar Racing Ford R3 4 gennaio Milton Keynes
Orange Arrows Ford A23 27 febbraio Melbourne
KL Minardi Asiatech PS02 22 febbraio Kuala Lumpur
Panasonic Toyota Racing TF102 17 dicembre 2001 Colonia

I test[modifica | modifica wikitesto]

Accordi e fornitori[modifica | modifica wikitesto]

Scuderie e piloti[modifica | modifica wikitesto]

Scuderie[modifica | modifica wikitesto]

Le due Arrows in Francia: quella di Magny-Cours è la penultima gara disputata dalla scuderia britannica.
  • La Renault acquista dalla Benetton il titolo sportivo tornando in Formula 1 come scuderia dopo diciassette anni con il nome di Mild Seven Renault F1 Team.[1][2]
  • La Toyota entra, dopo un anno di test, in Formula 1 come costruttore con vettura e motore fatti in casa.[3]
  • La Arrows è spinta dai motori Cosworth.[4]
  • La Minardi si fornisce di motori Asiatech[5] mentre la Prost Grand Prix non trova i fondi per iscriversi abbandonando il campionato;[6] alla Prost dovevano essere assegnati i numeri 18 e 19, ma la mancata partecipazione lasciò un buco nella numerazione passando dal 17 di de la Rosa al 20 di Frentzen.[5]
  • Il team Arrows ha subito un collasso finanziario dopo il Gran Premio di Germania e non ha preso parte a nessuna delle gare rimanenti. Un tentativo di registrazione per la stagione 2003 è stato respinto dalla FIA.[7]

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

  • La stagione 2002 è stata caratterizzata da diversi cambiamenti nella formazione dei piloti prima della stagione e da ulteriori cambiamenti durante la stagione vera e propria.
  • Kimi Räikkönen rappresenta il trasferimento più importante della stagione, in quanto è chiamato a sostituire Mika Häkkinen,[8] che lascia il suo posto in McLaren ritirandosi dalla Formula 1.
  • Giancarlo Fisichella approda in Jordan per sostituire Jarno Trulli, che prende il posto lasciato vacante dallo stesso Fisichella in Renault.[9]
  • Takuma Satō su Jordan e Mark Webber (primo pilota australiano in F1 dopo David Brabham al Gran Premio d'Australia 1994) su Minardi.[10]
  • Heinz-Harald Frentzen si trasferisce alla Arrows lasciando la defunta Prost[11].
  • Fernando Alonso lascia la Minardi dopo un'incredibile stagione del 2001 e firma alla Renault come test driver.[12]
  • Mika Salo torna in Formula 1 alla guida di una Toyota, affiancato dall'altro debuttante Allan McNish.
  • Luciano Burti, che aveva guidato sia per la Jaguar che per la Prost nel 2001, lasciò il team Prost in difficoltà prima del loro collasso per unirsi a Luca Badoer in un ruolo di test alla Ferrari. Tomáš Enge, che aveva sostituito l'infortunato Burti alla Prost nel 2001, fu abbandonato dalla squadra alla fine della stagione 2001 per motivi finanziari, e ritornò alla Formula Internazionale 3000 per il 2002.
  • Antônio Pizzonia è stato ingaggiato per diventare un collaudatore della Williams insieme a Marc Gené. Pizzonia aveva guidato un'auto sponsorizzata dalla Williams nella serie internazionale F3000 nel 2001, e ha continuato quella guida nel 2002 insieme ai suoi compiti di test alla Williams.
  • André Lotterer, che ha guidato per il Jaguar Junior Team nella serie britannica di Formula 3 nel 2001, è stato ingaggiato come collaudatore per il team Jaguar di Formula Uno per il 2002.

Cambi di mezza stagione[modifica | modifica wikitesto]

Tabella riassuntiva[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti squadre e piloti sono iscritti al campionato del 2002.

Squadra Costruttore Telaio Motore Gomme N. Piloti GP Test Driver
Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Marlboro Ferrari F2001
F2002
Ferrari 050 3.0 V10
Ferrari 051 3.0 V10
B 1 Bandiera della Germania Michael Schumacher Tutti Bandiera dell'Italia Luca Badoer
Bandiera del Brasile Luciano Burti
2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Tutti
Bandiera del Regno Unito West McLaren Mercedes McLaren-Mercedes MP4-17 Mercedes FO110M 3.0 V10 M 3 Bandiera del Regno Unito David Coulthard Tutti Bandiera della Francia Jean Alesi
Bandiera dell'Austria Alexander Wurz
4 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Tutti
Bandiera del Regno Unito BMW Williams F1 Team Williams-BMW FW24 BMW P82 3.0 V10 M 5 Bandiera della Germania Ralf Schumacher Tutti Bandiera del Brasile Antônio Pizzonia
Bandiera dell'Italia Giorgio Pantano
Bandiera della Spagna Marc Gené
6 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Tutti
Bandiera della Svizzera Sauber Petronas Sauber-Petronas C21 Petronas 02A 3.0 V10 B 7 Bandiera della Germania Nick Heidfeld Tutti Bandiera della Svizzera Neel Jani
Bandiera dei Paesi Bassi Jos Verstappen
8 Bandiera del Brasile Felipe Massa 1-15, 17
Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen 16
Bandiera dell'Irlanda DHL Jordan Honda Jordan-Honda EJ12 Honda RA002E 3.0 V10 B 9 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella Tutti non assegnato
10 Bandiera del Giappone Takuma Satō Tutti
Bandiera del Regno Unito Lucky Strike BAR Honda BAR-Honda 004 Honda RA002E 3.0 V10 B 11 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve Tutti Bandiera del Regno Unito Darren Manning
Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera della Francia Patrick Lemarié
Bandiera del Giappone Ryo Fukuda
12 Bandiera della Francia Olivier Panis Tutti
Bandiera della Francia Mild Seven Renault F1 Team Renault R202 Renault RS22 3.0 V10 M 14 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Tutti Bandiera della Spagna Fernando Alonso
15 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Tutti
Bandiera del Regno Unito Jaguar Racing Ford Jaguar-Cosworth R3
R3B
Cosworth CR-3 3.0 V10
Cosworth CR-4 3.0 V10
M 16 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine Tutti Bandiera della Germania André Lotterer
Bandiera dell'Australia James Courtney
17 Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa Tutti
Bandiera del Regno Unito Orange Arrows Ford Arrows-Cosworth A23 Cosworth CR-3 3.0 V10
Cosworth CR-4 3.0 V10
B 20 Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen 1-12 non assegnato
21 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi 1-12
Bandiera dell'Italia KL Minardi Asiatech Minardi-Asiatech PS02 Asiatech AT02 3.0 V10 M 22 Bandiera della Malaysia Alex Yoong 1-12, 15-17 Bandiera del Brasile Tarso Marques
Bandiera dell'Italia Matteo Bobbi
Bandiera della Russia Sergei Zlobin
Bandiera della Rep. Ceca Jirko Malchárek
Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson 13-14
23 Bandiera dell'Australia Mark Webber Tutti
Bandiera del Giappone Panasonic Toyota Racing Toyota TF102 Toyota RVX-02 3.0 V10 M 24 Bandiera della Finlandia Mika Salo Tutti Bandiera dell'Australia Ryan Briscoe
Bandiera della Francia Stéphane Sarrazin
25 Bandiera del Regno Unito Allan McNish Tutti

Circuiti e gare[modifica | modifica wikitesto]

In vista della nuova stagione ben 3 circuiti subirono alcune modifiche: a Montréal la pit-lane fu prolungata spostando l'uscita all'altezza della Virage Senna, portando così la lunghezza del tracciato da 4,421 km a 4,361 km, dovuto anche al restringimento di 60 metri al tornante del Casinò; al Nürburgring venne invece ridisegnata la prima Variante sostituendo l'originaria "S" in discesa con un ampio tornante a 4 curve denominato Mercedes-Arena, che aumentò la lunghezza complessiva del tracciato da 4,556 km a 5,148 km; anche se le novità più importanti tuttavia riguardarono il circuito di Hockenheim, dove vennero eliminati gli storici lunghi 4 rettilinei che correvano in mezzo al bosco, realizzando due nuove curve, una più piccola, la Einfahrt, e un'ampia curva parabolica che si raccorda al vecchio tracciato all'altezza della vecchia chicane Ayrton Senna, tramite una curva di quasi 180º, la Spitzkehre, mentre lungo il rettilineo prima della Sachs-kurve venne introdotta una nuova variante e venne anche modificata leggermente la Nord-kurve, rendendola più veloce, portando così la lunghezza del tracciato da 6,823 km a soli 4,574 km.

Modifiche al regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Regolamento tecnico[modifica | modifica wikitesto]

La FIA impose un innalzamento della luce posteriore al fine di aumentare la grandezza dell'impianto frenante, un aumento della grandezza degli specchietti, vietò il controllo del servosterzo, impose delle limitazioni sul sistema di partenza automatica e reintrodusse la telemetria bidirezionale.

Regolamento sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Non vennero apportati significativi cambiamenti dal punto di vista sportivo.

Riassunto della stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il contestato arrivo sul traguardo delle due Ferrari al Gran Premio d'Austria: tale manovrà verrà poi sanzionata dalla FIA.

Così come l'anno precedente, anche il 2002 sarà dominato dalle Ferrari di Michael Schumacher e Rubens Barrichello. Già in Australia si nota lo strapotere delle monoposto di Maranello, che per l'occasione gareggiano con la vettura dell'anno precedente. Nonostante la carambola del via con Ralf Schumacher che decolla su Barrichello, il campione del mondo in carica si impone nettamente sugli avversari, con Montoya che non può niente contro il tedesco. In questa gara andrà a punti per l'unica volta nel campionato la Minardi, con il debuttante Mark Webber. A Sepang, la Williams, si segnala invece come più temibile avversaria per le Ferrari, con la doppietta realizzata da Ralf Schumacher e Montoya.

Michael Schumacher, invece, a causa di un contatto al via con il pilota colombiano della Williams perde l'alettone anteriore e comincia a rimontare giungendo terzo e superando negli ultimi giri l'inglese Jenson Button, mentre in quest'inizio di stagione l'altro ferrarista Barrichello avrà problemi di affidabilità, così come le McLaren, con l'unica differenza che per le vetture inglesi dureranno fino all'ultima gara. Già dal Brasile, però, la Ferrari ricomincia, grazie anche al debutto della F2002, a dominare con Michael Schumacher che riesce a conquistare quattro vittorie consecutive, realizzando due doppiette con il compagno di squadra costretto però a volte al ritiro. Si arriva quindi a Monaco con il tedesco della Ferrari che ha esattamente il doppio dei punti di Juan Pablo Montoya, che è secondo in classifica. Proprio a Montecarlo si interromperà la serie di vittorie per mano di David Coulthard, che con la sua McLaren va a vincere. Un discorso a parte riguarda il Gran Premio d'Austria, che vede Rubens Barrichello lungamente al comando, ma infine costretto a cedere il passo a Michael Schumacher per ordine di scuderia: l'episodio causò la reazione contrariata del pubblico, che fischiò lungamente all'indirizzo della Ferrari; simbolicamente Schumacher fece quindi salire Barrichello sul primo gradino del podio e gli consegnò la coppa del vincitore. Le polemiche si trascinarono lungamente nei giorni seguenti, finché alla Ferrari non fu irrogata una multa di un milione di euro da parte della FIA, che inoltre proibì espressamente simili giochi di scuderia.

L'errore che costò a Kimi Räikkönen la vittoria nel Gran Premio di Francia, al termine del quale M. Schumacher si laureò nuovamente campione del mondo.

Per quanto riguarda le scuderie minori buona la stagione anche per Giancarlo Fisichella, che in Canada conquista il suo terzo piazzamento utile consecutivo alla guida di una modesta Jordan, cosa che non si può dire per la BAR, che sarà fino a Silverstone l'unica scuderia a non aver ottenuto punti mondiali. Dopo Monaco i due piloti Ferrari si dividerano le vittorie, mentre la Williams perderà punti preziosi dovuti soprattutto ad errori compiuti durante le soste ai box, in particolare con Ralf Schumacher, che vedrà rovinate ben due gare. In Francia, invece Kimi Räikkönen, pilota della McLaren perde la sua grande occasione scivolando sulla macchia d'olio lasciata dalla Toyota di McNish e permettendo a Michael Schumacher di diventare campione del mondo per la quinta volta a sei gare dalla fine. Il Kaiser eguaglia così il record di titoli di Juan Manuel Fangio, un primato che durò per ben 47 anni.

Intanto dal Gp del Canada anche Barrichello, se si esclude un guasto alla trasmissione in Francia, tornerà competitivo riuscendo a vincere quattro gare. In alcune occasioni buone prove delle Renault, che in quattro occasioni sfiorano il podio, e di Eddie Irvine che, dopo un lungo periodo di crisi della scuderia arriverà terzo a Monza. La Arrows, invece, dopo due punti conquistati da Frentzen si ritirerà per problemi economici dall'Ungheria. La stagione si chiude quindi con Michael Schumacher campione del mondo per la quinta volta, in una stagione assolutamente dominata: 17 gran premi in cui finisce sempre sul podio, vincendo 11 volte e con il terzo posto in Malesia come sua peggiore prestazione stagionale. Barrichello conclude il campionato secondo e col compagno Schumacher realizza in tutto nove doppiette, con un totale di 221 punti nel campionato costruttori. Le Williams si dimostreranno la seconda forza del campionato precedendo le McLaren, con le Renault, quarte al debutto assoluto, davanti a Sauber, Jordan, Jaguar, BAR, Minardi, Toyota ed Arrows. In questa stagione, tutti i team hanno conquistato almeno due punti. Inoltre al termine del campionato decidono di ritirarsi dal mondo delle corse Irvine e Salo.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati dei Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premio Circuito Pole position Giro più veloce Pilota vincitore Costruttore vincitore Resoconto
1 Bandiera dell'Australia Gran Premio d'Australia Melbourne Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
2 Bandiera della Malaysia Gran Premio della Malesia Sepang Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Ralf Schumacher Bandiera del Regno Unito Williams-BMW resoconto
3 Bandiera del Brasile Gran Premio del Brasile Interlagos Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
4 Bandiera di San Marino Gran Premio di San Marino Imola Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
5 Bandiera della Spagna Gran Premio di Spagna Montmeló Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
6 Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria A1-Ring Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
7 Bandiera di Monaco Gran Premio di Monaco Monaco Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes resoconto
8 Bandiera del Canada Gran Premio del Canada Montréal Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
9 Bandiera dell'Europa Gran Premio d'Europa Nürburgring Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
10 Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
11 Bandiera della Francia Gran Premio di Francia Magny-Cours Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
12 Bandiera della Germania Gran Premio di Germania Hockenheimring Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
13 Bandiera dell'Ungheria Gran Premio d'Ungheria Hungaroring Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
14 Bandiera del Belgio Gran Premio del Belgio Spa-Francorchamps Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
15 Bandiera dell'Italia Gran Premio d'Italia Monza Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
16 Bandiera degli Stati Uniti Gran Premio degli Stati Uniti Indianapolis Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto
17 Bandiera del Giappone Gran Premio del Giappone Suzuka Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari resoconto

Risultato delle qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Pilota AUS Bandiera dell'Australia MAL Bandiera della Malaysia BRA Bandiera del Brasile SMR Bandiera di San Marino SPA Bandiera della Spagna AUT Bandiera dell'Austria MON Bandiera di Monaco CAN Bandiera del Canada EUR Bandiera dell'Europa GBR Bandiera del Regno Unito FRA Bandiera della Francia GER Bandiera della Germania UNG Bandiera dell'Ungheria BEL Bandiera del Belgio ITA Bandiera dell'Italia USA Bandiera degli Stati Uniti GIA Bandiera del Giappone
1 Bandiera della Germania Michael Schumacher 2 1 2 1 1 3 3 2 3 3 2 1 2 1 2 1 1
2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello 1 3 8 2 2 1 5 3 4 2 3 3 1 3 4 2 2
3 Bandiera del Regno Unito David Coulthard 4 6 4 6 7 8 2 8 5 6 6 9 10 6 7 3 3
4 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen 5 5 5 5 5 6 6 5 6 5 4 5 11 2 6 6 4
5 Bandiera della Germania Ralf Schumacher 3 4 3 3 3 2 4 4 2 4 5 2 3 4 3 5 5
6 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya 6 2 1 4 4 4 1 1 1 1 1 4 4 5 1 4 6
7 Bandiera della Germania Nick Heidfeld 10 7 9 7 8 5 17 7 9 10 10 10 8 18 15 10 12
8 Bandiera del Brasile Felipe Massa 9 14 12 11 11 7 13 12 11 11 12 14 7 17 14 15
Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen 11
9 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella 8 9 14 15 12 15 11 6 18 17 6 5 14 12 9 8
10 Bandiera del Giappone Takuma Satō 22 15 19 14 18 18 16 15 14 14 14 12 14 16 18 15 7
11 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve 13 13 15 10 15 17 14 9 19 9 13 11 13 12 9 7 9
12 Bandiera della Francia Olivier Panis 12 18 17 12 13 9 18 11 12 13 11 7 12 9 16 12 16
14 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli 7 12 6 8 9 16 7 10 7 7 8 6 7 11 7 8 11
15 Bandiera del Regno Unito Jenson Button 11 8 7 9 6 13 8 13 8 12 7 13 9 10 17 14 10
16 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine 19 20 14 18 20 20 21 14 17 19 9 16 16 8 5 13 16
17 Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa 20 17 11 21 16 19 20 16 16 21 15 20 15 11 8 17 17
20 Bandiera della Germania Heinz Harald Frentzen 15 11 18 13 10 11 12 19 15 16 NQ 15
21 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi 17 16 21 20 14 12 15 17 21 18 NQ 18
22 Bandiera della Malaysia Alex Yoong 21 22 22 NQ NQ 22 22 22 22 NQ 19 NQ 20 20 19
Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson 20 20
23 Bandiera dell'Australia Mark Webber 18 21 20 19 NQ 21 19 21 20 20 18 21 19 19 19 18 18
24 Bandiera della Finlandia Mika Salo 14 10 10 16 17 10 9 18 10 8 16 19 17 9 10 19 13
25 Bandiera del Regno Unito Allan McNish 16 19 16 17 19 14 10 20 13 15 17 17 18 13 13 16
Pilota AUS Bandiera dell'Australia MAL Bandiera della Malaysia BRA Bandiera del Brasile SMR Bandiera di San Marino SPA Bandiera della Spagna AUT Bandiera dell'Austria MON Bandiera di Monaco CAN Bandiera del Canada EUR Bandiera dell'Europa GBR Bandiera del Regno Unito FRA Bandiera della Francia GER Bandiera della Germania UNG Bandiera dell'Ungheria BEL Bandiera del Belgio ITA Bandiera dell'Italia USA Bandiera degli Stati Uniti GIA Bandiera del Giappone

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Sistema di punteggio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema di punteggio della Formula 1.
Posizione                  
Punti 10 6 4 3 2 1

Classifica piloti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Punti
1 Bandiera della Germania Michael Schumacher 1 3 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 144
2 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Rit Rit Rit 2 NP 2 7 3 1 2 NP 4 1 2 1 1 2 77
3 Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya 2 2 5 4 2 3 Rit Rit Rit 3 4 2 11 3 Rit 4 4 50
4 Bandiera della Germania Ralf Schumacher Rit 1 2 3 11* 4 3 7 4 8 5 3 3 5 Rit 16 11* 42
5 Bandiera del Regno Unito David Coulthard Rit Rit 3 6 3 6 1 2 Rit 10 3 5 5 4 7 3 Rit 41
6 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen 3 Rit 12* Rit Rit Rit Rit 4 3 Rit 2 Rit 4 Rit Rit Rit 3 24
7 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Rit 4 4 5 12* 7 Rit 15* 5 12* 6 Rit Rit Rit 5 8 6 14
8 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Rit Rit Rit 9 10* Rit 4 6 8 Rit Rit Rit 8 Rit 4 5 Rit 9
9 Bandiera del Regno Unito Eddie Irvine 4 Rit 7 Rit Rit Rit 9 Rit Rit Rit Rit Rit Rit 6 3 10 9 8
10 Bandiera della Germania Nick Heidfeld Rit 5 Rit 10 4 Rit 8 12 7 6 7 6 9 10 10 9 7 7
11 Bandiera dell'Italia Giancarlo Fisichella Rit 13 Rit Rit Rit 5 5 5 Rit 7 NP Rit 6 Rit 8 7 Rit 7
12 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve Rit 8 10* 7 7 10* Rit Rit 12 4 Rit Rit Rit 8 9 6 Rit 4
13 Bandiera del Brasile Felipe Massa Rit 6 Rit 8 5 Rit Rit 9 6 9 Rit 7 7 Rit Rit Rit 4
14 Bandiera della Francia Olivier Panis Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 8 9 5 Rit Rit 12 12* 6 12 Rit 3
15 Bandiera del Giappone Takuma Satō Rit 9 9 Rit Rit Rit Rit 10 16 Rit Rit 8 10 11 12 11 5 2
16 Bandiera dell'Australia Mark Webber 5 Rit 11 11 NP 12 11 11 15 Rit 8 Rit 16 Rit Rit Rit 10 2
17 Bandiera della Finlandia Mika Salo 6 12 6 Rit 9 8 Rit Rit Rit Rit Rit 9 15 7 11 14 8 2
18 Bandiera della Germania Heinz-Harald Frentzen SQ 11 Rit Rit 6 11 6 13 13 Rit NQ Rit 13 2
19 Bandiera del Regno Unito Allan McNish Rit 7 Rit Rit 8 9 Rit Rit 14 Rit 11* Rit 14 9 Rit 15 NP 0
20 Bandiera della Malaysia Alex Yoong 7 Rit 13 NQ NP Rit Rit 14 Rit NQ 10 NQ 13 Rit Rit 0
21 Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa 8 10 8 Rit Rit Rit 10 Rit 11 11 9 Rit 13 Rit Rit Rit Rit 0
22 Bandiera del Brasile Enrique Bernoldi SQ Rit Rit Rit Rit Rit 12 Rit 10 Rit NQ Rit 0
- Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson Rit Rit 0
Pos. Pilota Punti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Classifica costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Pilota Punti
1 Bandiera dell'Italia Ferrari M. Schumacher 1 3 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 221
Barrichello Rit Rit Rit 2 NP 2 7 3 1 2 NP 4 1 2 1 1 2
2 Bandiera del Regno Unito Williams-BMW R. Schumacher Rit 1 2 3 11* 4 3 7 4 8 5 3 3 5 Rit 16 11* 92
Montoya 2 2 5 4 2 3 Rit Rit Rit 3 4 2 11 3 Rit 4 4
3 Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Coulthard Rit Rit 3 6 3 6 1 2 Rit 10 3 5 5 4 7 3 Rit 65
Räikkönen 3 Rit 12* Rit Rit Rit Rit 4 3 Rit 2 Rit 4 Rit Rit Rit 3
4 Bandiera della Francia Renault Trulli Rit Rit Rit 9 10* Rit 4 6 8 Rit Rit Rit 8 Rit 4 5 Ret 23
Button Rit 4 4 5 12* 7 Rit 15* 5 12* 6 Rit Rit Rit 5 8 6
5 Bandiera della Svizzera Sauber-Petronas Heidfeld Rit 5 Rit 10 4 Rit 8 12 7 6 7 6 9 10 10 9 7 11
Massa Rit 6 Rit 8 5 Rit Rit 9 6 9 Rit 7 7 Rit Rit Rit
Frentzen 13
6 Bandiera dell'Irlanda Jordan-Honda Fisichella Rit 13 Rit Rit Rit 5 5 5 Rit 7 NQ Rit 6 Rit 8 7 Rit 9
Satō Rit 9 9 Rit Rit Rit Rit 10 16 Rit Rit 8 10 11 12 11 5
7 Bandiera del Regno Unito Jaguar-Cosworth Irvine 4 Rit 7 Rit Rit Rit 9 Rit Rit Rit Rit Rit Rit 6 3 10 9 8
De La Rosa 8 10 8 Rit Rit Rit 10 Rit 11 11 9 Rit 13 Rit Rit Rit Rit
8 Bandiera del Regno Unito BAR-Honda Villeneuve Rit 8 10* 7 7 10* Rit Rit 12 4 Rit Rit Rit 8 9 6 Rit 7
Panis Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 8 9 5 Rit Rit 12 12* 6 12 Rit
9 Bandiera dell'Italia Minardi-Asiatech Yoong 7 Rit 13 NQ NP Rit Rit 14 Rit NQ 10 NQ 13 Rit Rit 2
Davidson Rit Rit
Webber 5 Rit 11 11 NP 12 11 11 15 Rit 8 Rit 16 Rit Rit Rit 10
10 Bandiera del Giappone Toyota Salo 6 12 6 Rit 9 8 Rit Rit Rit Rit Rit 9 15 7 11 14 8 2
McNish Rit 7 Rit Rit 8 9 Rit Rit 14 Rit 11* Rit 14 9 Rit 15 NP
11 Bandiera del Regno Unito Arrows-Cosworth Frentzen SQ 11 Rit Rit 6 11 6 13 13 Rit NQ Rit 2
Bernoldi SQ Rit Rit Rit Rit Rit 12 Rit 10 Rit NQ Rit
Pos. Costruttore Pilota Punti
Legenda Grassetto – Pole position
Corsivo
- Giro più veloce
1º posto 2º posto 3º posto A punti -Senza punti
-Non classificato (NC)
Ritirato (Rit) Squalificato (SQ)
-Non qualificato (NQ)
-Non pre-qualificato (NPQ)
Disputa solo le prove (SP)
-Terzo pilota (TP)
Non prende parte alle prove (NPR) -Non partito (NP)
Infortunato (INF)
-Escluso (ES)
Iscritto ma non presente, non arrivato (NA) Ritirato prima dell'evento (WD) Gara cancellata (C)

* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maurice Mcleod, Benetton F1 team sold to Renault £75 m, The Independent, 16 marzo 2000. URL consultato il 10 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2022).
  2. ^ Renault F1 team to be renamed Lotus Renault GP in 2011, BBC Sport, 8 dicembre 2010. URL consultato il 10 novembre 2013.
  3. ^ Toyota set for F1 debut, BBC Sport, 5 febbraio 2001. URL consultato il 10 novembre 2013.
  4. ^ Arrows confirms Cosworth supply for 2002, Crash.net, 28 luglio 2001. URL consultato il 10 novembre 2013.
  5. ^ a b Minardi Pleased with New Asiatech Engine, Atlas F1, 22 febbraio 2002. URL consultato il 10 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  6. ^ Sam Lyon, Prost's term is up as team goes into liquidation, The Daily Telegraph, 29 gennaio 2002. URL consultato il 10 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
  7. ^ Arrows rescue deal collapses, BBC Sport, 12 dicembre 2002. URL consultato l'11 novembre 2013.
  8. ^ Hakkinen announces retirement, BBC Sport, 26 luglio 2002. URL consultato il 10 novembre 2013.
  9. ^ Jordan or nothing in 2002, says Alesi, The Daily Telegraph, 11 settembre 2001. URL consultato il 10 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
  10. ^ Sato lands Jordan seat, BBC Sport, 9 ottobre 2001. URL consultato il 10 novembre 2013.
  11. ^ Frentzen quits Arrows, BBC Sport, 2 agosto 2002. URL consultato il 10 novembre 2013.
  12. ^ Renault takes Alonso, in Grandprix.com, 3 novembre 2001. URL consultato il 10 novembre 2013.
  13. ^ Sauber aim to consolidate, BBC Sport, 25 gennaio 2002. URL consultato il 10 novembre 2013.
  14. ^ A sensible move from Sauber, in Grandprix.com, 18 settembre 2002. URL consultato il 10 novembre 2013.
  15. ^ 'Faultless' Davidson praised, BBC Sport, 17 agosto 2002. URL consultato il 10 novembre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. D'Alessio, F1 2002. La cronaca e le foto più belle del campionato, SEP Editrice, 2002, ISBN 88-87110-26-3.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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