Forcula

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Scheletro d'uccello generico con la forcula evidenziata in rosso.

La forcula, detto anche osso della fortuna, o dei desideri (dall'inglese wishbone), è un osso biforcuto presente negli uccelli e altri teropodi. La forcula è formata da una fusione delle clavicole, e negli uccelli serve per rinforzare il torace durante il volo.

Evoluzione della forcula.

La presenza di forcule è stata confermata in teropodi come i dromaeosauridi, gli oviraptoridi,[1] i tirannosauridi,[2] i troodontidi, i celofisidi[3] e gli allosauroidi.[1]

Nella tradizione popolare[modifica | modifica wikitesto]

La forcula si presenta in particolare nei gallinacei come una piccola forcella con il centro, l'interforcella, a gambo, a peduncolo piatto sviluppato, da cui una caratteristica forma, insolita rispetto a quelle di altri piccoli animali usati nella cucina tradizionale, di "osso a Y" come viene anche semplicemente detto.

Generalmente il pollo cotto viene presentato in tavola tranciato in pezzi e la forcula centrale giunge più spesso sul piatto spezzata.

È diffusa tradizione ritenere motivo di fortuna ritrovarsi tra le mani l'osso "a Y" ancora intero nel mangiare la propria parte di pollo: lo si potrà conservare come portafortuna, oppure spezzare sul momento esprimendo un desiderio, anche secondo l'usanza di porgere una estremità al commensale accanto, che potrà altrettanto formulare silenziosamente il proprio desiderio: a chi rimarrà in mano il pezzo d'osso più lungo (comprendente il peduncolo) sarà di maggior buon augurio per l'esaudirsi del proprio intimo desiderio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Philip J. Currie e Kevin Padian, Encyclopedia of Dinosaurs, Academic Press, October 1997, pp. 530–535, ISBN 0-12-226810-5.
  2. ^ Kenneth Carpenter, The Carnivorous Dinosaurs, Indiana University Press, July 2005, pp. 247–255, ISBN 0-253-34539-1.
  3. ^ Tykoski, Ronald S. et al, [0728:afitct2.0.co;2 A Furcula in the Coelophysid Theropod Syntarsis], in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 22, n. 3, September 2002, pp. 728–733, DOI:10.1671/0272-4634(2002)022[0728:afitct]2.0.co;2.

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