Foe (romanzo)

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Foe
Titolo originaleFoe
AutoreJohn Maxwell Coetzee
1ª ed. originale1986
1ª ed. italiana1987
Genereromanzo
Lingua originaleinglese

Foe è un romanzo dell'autore Premio Nobel 2003 J. M. Coetzee, pubblicato in Italia per la prima volta dalla casa editrice Rizzoli nel 1987.

Il libro riprende le avventure di Robinson Crusoe, romanzo di Daniel Defoe. Coetzee ritiene che Defoe, di umile origine familiare, abbia nobilitato il suo cognome, "Foe", sinonimo di "nemico", aggiungendovi il prefisso nobiliare "De". Alcuni testi della religione protestante attribuiscono a questa parola il significato stesso di diavolo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Susan Barton è una donna inglese che si imbarca alla ricerca della figlia, scomparsa durante un viaggio in mare. Ritornando da Bahia, in Brasile, nella nave su cui viaggia avviene un ammutinamento, e i marinai la lasciano alla deriva in una zattera con il corpo morto del capitano della quale lei era amante. Susan nuota fino a raggiungere un'isola dove incontra un naufrago inglese, Cruso, e un uomo nero, Venerdì, che però ha la lingua mutilata e non può parlare. Il passaggio di una nave mercantile segna il loro salvataggio ma Cruso, malato e depresso, muore durante il viaggio mentre Susan e Venerdì arrivano in Inghilterra.

Ormai salva, Susan desidera scrivere la sua avventura, "The Female Castaway", in modo che questa abbia vita per sempre ma ben presto si rende conto di non esserne in grado e perciò cerca di contattare uno scrittore, Foe. Lei inizia a mandargli delle lettere dove racconta la sua esperienza ma lo scrittore è irraggiungibile poiché si sta nascondendo a causa di alcuni debiti. Un giorno, per caso, Foe legge una lettera di Susan e decide di scrivere il romanzo. Foe, che essendo uno scrittore conosce i canoni letterari e il gusto dei lettori, ritiene che la storia di Susan sia troppo noiosa e per questo cerca degli artifici per renderla più interessante come il ricongiungimento della madre con la figlia perduta. Susan, che credeva che la sua storia, anche se scritta da un altro, potesse rimanere vera, si rende conto dell'impossibilità di scriverla oggettivamente. Il romanzo finisce con un narratore anonimo che ripensa alla storia così come noi la conosciamo e fa dissolvere la narrazione in un atto di rinuncia.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo può essere principalmente suddiviso in quattro parti: la prima tratta le memorie di Susan; la seconda riguarda la serie di lettere che Susan invia a Foe; la terza sviluppa la relazione tra Susan e Foe e la lotta per mantenere il controllo sulla storia e sul suo significato; la quarta è concentrata sull'autore anonimo (forse identificabile anche con lo stesso Coetzee).

Venerdì[modifica | modifica wikitesto]

Nel romanzo di Defoe Venerdì è presentato come un bel caraibico dai tratti somatici europei mentre Coetzee gli fa mantenere la sua dignità di Sud-Africano e delineando i suoi tratti come quelli caratteristici, tra cui i "capelli lanosi". Il Venerdì di Coetzee non parla in quanto privo di lingua. In entrambi i romanzi, Venerdì verrà trasferito a Londra.

Lo scopo dell'autore è sottolineare la posizione marginale del Sudafrica rompendo il silenzio post-coloniale. Venerdì, con il suo silenzio e la sua enigmatica presenza sovrasta il narratore. La sua unica arma contro la prepotenza dei paesi dominanti è rimanere in silenzio, girare le spalle al tentativo europeo di avere la sua storia raccontata. Venerdì è anche simbolo della condizione dei neri in Sudafrica, sottomessi dal regime dell'Apartheid.

Susan Barton[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto a Robinson Crusoe, la storia di Foe ha per protagonista una donna. Nell'originale mancano parti femminile: la sola "donna" del romanzo è l'isola che deve essere dominata dall'uomo. Susan vuole proteggere la sua visione dell'isola ma necessita nello stesso tempo di uno scrittore che riesca a narrarla per lei, facendo così ricadere il romanzo nei vecchi canoni letterari.

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

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