Potassic-fluoro-pargasite

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Potassic-fluoro-pargasite
Classificazione Strunz (ed. 10[1])9.DE.15[1]
Formula chimicaKCa2(Mg4Al)Si6Al2O22F2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[2]
Sistema cristallinomonoclino[2]
Parametri di cellaa=9,9104(2) Å, b=17,9739(4) Å, c=5,3205(1) Å, β=105,534(2)°, V=913,11(6) Å³, Z=2[2]
Gruppo puntuale2/m[2]
Gruppo spazialeC2/m[2]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,46[2] g/cm³
Densità calcolata3,151[2] g/cm³
Durezza (Mohs)[2]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[2]
Fratturascabra[2]
Colorenero brunastro[2]
Lucentezzavitrea[3]
Strisciogrigio chiaro[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La potassic-fluoro-pargasite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di calcio[4].

È stata scoperta analizzando un grosso cristallo di anfibolo lungo 2 cm proveniente dall'area di Tranomaro nei pressi di Tolagnaro (Fort-Dauphin) in Madagascar precedentemente etichettato come "richterite"[2], il nuovo minerale è poi stato approvato dall'IMA nel 2010 con il nome di fluoro-potassic-pargasite e poi rinominato col nome attuale in seguito alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012)[4].

La potassic-fluoro-pargasite è l'analogo della pargasite con potassio in sostituzione del sodio e fluoro in sostituzione del gruppo ossidrile (OH)[2].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La potassic-fluoro-pargasite è stata trovata sotto forma di un cristallo singolo lungo circa 2 cm[2].

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La potassic-fluoro-pargasite proviene da un giacimento di skarn contenente anche diopside, flogopite, apatite, calcite, anidrite e titanite[2]. Si è formata probabilmente per alterazione metasomatica della diopside[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Potassic-fluoro-pargasite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 31 luglio 2014.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Oberti, p. 961.
  3. ^ a b Oberti, p. 962.
  4. ^ a b Hawthorne, p. 2036.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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