Killer Queen/Flick of the Wrist

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Flick of the Wrist)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Killer Queen" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Killer Queen (disambigua).
Killer Queen/Flick of the Wrist
singolo discografico
Fotogramma tratto dal video del brano
ArtistaQueen
Pubblicazione11 ottobre 1974 Bandiera del Regno Unito
21 ottobre 1974 Bandiera degli Stati Uniti
Durata3:01 (Killer Queen)

3:21 (Flick Of The Wirst)

Album di provenienzaSheer Heart Attack
GenereArt pop
Glam rock
Power pop
EtichettaEMI }Bandiera del Regno UnitoElektra Records }Bandiera degli Stati Uniti
ProduttoreRoy Thomas Baker, Queen
RegistrazioneLuglio-Agosto 1974
Formati7"
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo[2]
(vendite: 5 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 600 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[4]
(vendite: 60 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[5]
(vendite: 2 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[6]
(vendite: 25 000+)
Queen - cronologia
Singolo precedente
(1974)
Singolo successivo
(1974)

Killer Queen/Flick of the Wrist è un singolo del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato l'11 ottobre 1974 nel Regno Unito e il 21 ottobre successivo negli Stati Uniti d'America come primo estratto dal terzo album in studio Sheer Heart Attack.

Il disco toccò la seconda posizione nella classifica britannica.

Killer Queen[modifica | modifica wikitesto]

Composizione e registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il chitarrista Brian May si ammalò di epatite durante le sessioni di registrazione di Sheer Heart Attack.

«Killer Queen è stata il punto di svolta. Era la canzone che riassumeva meglio il nostro genere di musica, e fu un grande successo, e noi avevamo disperatamente bisogno di questo come segno di qualcosa di buono che ci stava accadendo ... Sono sempre stato molto soddisfatto di questa canzone. L'intero disco è stato realizzato in modo molto artigianale. Mi piace ancora ascoltarlo perché c'è molto da ascoltare, ma non è mai ingombrante. C'è sempre spazio per tutte le piccole idee da realizzare. E, naturalmente, mi piace l'assolo, con quella sezione in tre parti, in cui ogni parte ha la propria voce. Cosa posso dire? È "Queen vintage". La prima volta che ho sentito Freddie suonare quella canzone, ero sdraiato nella mia stanza a Rockfield [uno studio di registrazione casalingo in Galles], sentendomi molto male. Dopo il primo tour americano dei Queen, ho avuto l'epatite, e poi ho avuto problemi di stomaco molto brutti e mi sono dovuto operare. Quindi ricordo di essermi semplicemente sdraiato lì, aver sentito Freddie suonare questa canzone davvero fantastica e iniziato a sentirmi triste, perché pensavo: "Non posso nemmeno alzarmi dal letto per partecipare a questo. Forse il gruppo dovrà andare avanti senza di me". Nessuno riusciva a capire cosa c'era di sbagliato in me. Ma poi sono andato all'ospedale e mi sono sistemato, grazie a Dio. E quando sono uscito di nuovo, siamo stati in grado di finire Killer Queen insieme. Hanno lasciato un po' di spazio per me e ho suonato l'assolo. Ho avuto anche delle perplessità su un arrangiamento all'interno del coro, così siamo tornati al lavoro anche su quello.[7]»

Mercury raccontò di aver scritto prima il testo rispetto alla musica, cosa che per lui non era affatto abituale. Egli dichiarò che la canzone parlava di una "squillo" d'alto bordo, anche se sussistono speculazioni sul fatto che possa aver scritto il pezzo ispirandosi al promotore della EMI Eric Hall.[8][9] La prima strofa del brano riporta una celebre citazione («Let them eat cake, she says, Just like Marie Antoinette») erroneamente attribuita a Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena che, a proposito del popolo sollevatosi nella cosiddetta "guerra delle farine" causata dalla scarsità del raccolto e dall'alto prezzo del grano, avrebbe esclamato: «Se non hanno pane, che mangino brioches!». In realtà la frase venne scritta da Rousseau nelle Confessioni, in riferimento a un evento del 1741, quando Maria Antonietta non era ancora nata[10]. La canzone segna un distacco dal materiale più pesante ed orientato all'hard rock dei primi due album della band, come anche un diverso approccio stilistico nella scrittura. Allo stesso tempo, Killer Queen mantiene la caratteristica essenza del sound dei Queen, in particolare nelle sue meticolose armonie vocali.

La traccia venne incisa in parte presso i Rockfield Studios in Galles.[11] La registrazione include un'elaborata armonia vocale divisa in quattro parti (particolarmente ricercata nel ritornello, e servendo anche da sottofondo nelle strofe), e un assolo chitarristico multi-traccia da parte di Brian May. Mercury volle dare un "tocco vaudevilliano" alla canzone sovraincidendo una parte di pianoforte aggiuntiva.

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicata su singolo, Killer Queen si rivelò un successo importante per i Queen, raggiungendo la seconda posizione nel Regno Unito e la numero dodici negli Stati Uniti.[12][13] Fu distribuita come "doppio lato A" in Gran Bretagna, Stati Uniti, e Canada (dove raggiunse la quindicesima posizione in classifica),[14] accoppiata con Flick of the Wrist. Nel 1986, uscì nuovamente ripubblicata come lato B del singolo Who Wants to Live Forever.[15]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

  • Il videoclip ufficiale del brano mostra il gruppo esibirsi nel 1974 al programma Top of the Pops (pubblicato nel 2002 nel Greatest Video Hits 1).
  • Esiste un'altra versione video, pubblicata nel 1981 nel Greatest Flix, in cui è stato montato un "collage" di immagini e informazioni su ciascun membro della band con in sottofondo l'audio del brano.

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Reinterpretazioni del brano sono state realizzate dai Sum 41, dai Panic at the Disco e dai 5 Seconds of Summer (quest'ultima presente nella colonna sonora del film del 2018 Bohemian Rhapsody).

Commenti di Freddie Mercury[modifica | modifica wikitesto]

«Ho scritto Killer Queen in una notte. Non sono presuntuoso o altro, è solo che tutto si incastrava alla perfezione come accade a volte in alcune canzoni. Per Killer Queen ho buttato giù le parole nel buio un sabato sera; la mattina seguente le ho messe tutte insieme, ci ho lavorato tutta la domenica, era fatta. Era lì. Aveva preso forma. Fu grandioso. La canzone parla di una squillo di lusso. Volevo dire che anche le persone delle classi più alte possono essere stupide, è di questo che tratta la canzone, anche se preferirei che ognuno poi la interpretasse a modo suo - per leggerci ciò che più gli piace. […] Killer Queen è un altro di quei pezzi di cui ho scritto prima il testo. Era una canzone veramente fuori dai miei soliti schemi. Generalmente la musica viene prima di tutto, ma quella volta arrivarono prima le parole e il sistema sofisticato che volevo trasmettere. Molte delle mie canzoni sono pura fantasia, riesco a fantasticare qualsiasi cosa! […] Siamo molto orgogliosi di questo pezzo, è solo uno dei brani che ho scritto per l'album. Non è stato pensato come singolo. Avevo appena scritto una serie di canzoni per l'album e quando poi ho scritto questo e lo abbiamo registrato, abbiamo capito che poteva andare bene come singolo. Era molto diverso dallo stile Queen dell'epoca. Ma valeva la pena rischiare, e ogni rischio che avevamo preso fino a quel momento aveva dato i suoi frutti.»

Riferimenti nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

  • Un episodio della serie I Griffin è intitolato Killer Queen con riferimento esplicito al brano musicale (presente anche nella colonna sonora dell'episodio).
  • Nel manga Le bizzarre avventure di JoJo di Hirohiko Araki, Kira Yoshikage, l'antagonista della quarta parte ("Diamond is Unbreakable"), ha un potere Stand chiamato appunto Killer Queen; due sue mosse sono chiamate Sheer Heart Attack e Another One Bites The Dust, con chiari riferimenti ad altri brani famosi dei Queen.

Flick of the Wrist[modifica | modifica wikitesto]

Questo fu il primo brano a cui collaborò Brian May dopo essere guarito dall'epatite, che lo aveva colpito nella primavera 1974, e dimesso dall'ospedale. Si tratta di una canzone pesante con un testo molto scuro ed un tono aggressivo, alcune caratteristiche che saranno poi presenti in Death On Two Legs. Mercury ha sempre affermato che il personaggio della canzone non è basato su qualcuno in particolare.

Nel 2009 il gruppo progressive metal statunitense Dream Theater ha pubblicato il singolo Tenement Funster/Flick of the Wrist/Lily of the Valley, medley di cover tra Flick of the Wrist con Tenement Funster e Lily of the Valley.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  • Lato A
  1. Killer Queen – 3:00
  • Lato B
  1. Flick of the Wrist – 3:17

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DA) Killer Queen/Flick of the Wrist, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 marzo 2021.
  2. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 26 de 2020 - De 27/12/2019 a 25/06/2020 (PDF), su audiogest.pt, Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 6 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2020).
  3. ^ (EN) Killer Queen, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 novembre 2020.
  4. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 12 febbraio 2024. Digitare "Queen" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  5. ^ (EN) Queen - Killer Queen – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 18 aprile 2023.
  6. ^ Killer Queen/Flick of the Wrist (certificazione), su FIMI. URL consultato il 12 agosto 2019.
  7. ^ Cannarozzo, Alessandro. Champions of the World, Arcana edizioni, Collana Arcana playlist, pag. 31, Roma, 2013, ISBN 978-88-6231-295-0.
  8. ^ Presenter Profile: Eric Hall, in BBC Essex, British Broadcasting Corporation, 31 luglio 2009. URL consultato il 3 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
  9. ^ Flamboyant agent Eric Hall, who made his name during the nineties soccer boom, is out to conquer a new sport, in Manchester Evening News, 14 dicembre 2011. URL consultato il 3 novembre 2018.
  10. ^ Evelyne Lever, Maria Antonietta - L'ultima regina, Milano, BUR Biografie, 2007, pp. 422-423, ISBN 978-88-17-00940-9.
  11. ^ Mark Hodkinson Queen: The Early Years Omnibus Press 2004.
  12. ^ Whitburn, Joel (2006). The Billboard Book of Top 40 Hits. Billboard Books
  13. ^ Roberts, David (2006). British Hit Singles & Albums. London: Guinness World Records Limited
  14. ^ Top Singles - Volume 23, No. 14, 31 May 1975 Archiviato il 25 dicembre 2014 in Internet Archive. Library and Archives Canada
  15. ^ Who Wants To Live Forever Ultimate Queen.
  16. ^ Freddie Mercury: Una vita, nelle sue parole.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]