Flaminica diale

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La Flaminica diale era nell'antica Roma la moglie del flamine diale, il sacerdote preposto al culto di Giove e, in quanto tale, rivestiva un'importanza particolare dai riflessi pubblici di notevole rilievo.

Il flamine diale, infatti, era circonfuso da grande sacralità in quanto quasi personificazione vivente di Giove, di cui celebrava i riti, e godeva di grandi onori, ma, proprio per la sua funzione, era sottoposto a molteplici limitazioni, divieti e obblighi, che in parte si estendevano alla propria moglie, la flaminica diale.

Secondo Gellio[1], anche la flaminica diale doveva osservare divieti simili (eaedem ferme caerimoniae sunt flaminicae Dialis), più altri suoi particolari (alias seorsum aiunt observitare): doveva portare una veste colorata (quod venenato operitur), doveva mettere un germoglio di albero "felice" nello scialle (et quod in rica surculum de arbore felici habet), non doveva salire più di tre scalini se non si trattava di una scala "greca" cioè coperta da entrambi i lati (et quod scalas, nisi quae Graecae appellantur, escendere ei plus tribus gradibus religiosum est atque etiam), quando partecipava alla processione degli Argei non si doveva ornare la testa, né pettinare i capelli (cum it ad Argeos, quod neque comit caput neque capillum depectit).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aulo Gellio, Notti attiche, X, 26-30.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Cartari. Imagini delli dei de gl'antichi. Vicenza, Pozza, 1996. ISBN 8873054854.
  • Decio Cinti. Dizionario mitologico: mitologia greco-romana, divinità principali delle altre mitologie, templi, riti, sacerdoti dei principali culti dell'antichita. Milano, Sonzogno, 1994. ISBN 8845406563.
  • Georges Dumézil. Flamen-Brahman. Parigi, P. Geuthner, 1935.
  • Georges Dumézil. L'idéologie des trois fonctions dans les épopées des peuples indo-européens. Parigi, Gallimard, 1968.
  • Georges Dumézil. La religione romana arcaica. Miti, leggende, realtà della vita religiosa romana. Milano, Rizzoli, 2001. ISBN 8817866377.
  • Georges Dumézil. Feste romane. Genova, Il melangolo, 1989. ISBN 8870180913.
  • Georges Dumézil. Idee romane. Genova, Il melangolo, 1987. ISBN 8870180603.
  • Anna Ferrari. Dizionario di mitologia greca e latina. Torino, UTET, 1999. ISBN 8802054142.
  • Pierre Grimal. Dizionario di mitologia greca e romana. Brescia, Paideia, 1987. ISBN 8839403876.
  • Mauro Menichetti. Archeologia del potere: re, immagini e miti a Roma e in Etruria in età arcaica. Milano, Longanesi, 1994. ISBN 883041199X.
  • Florence Noiville. Mitologia romana. Milano, Motta Junior, 2003. ISBN 8882792285.
  • Kerry Usher. Dei ed eroi della mitologia romana. Milano, Mondadori, 1995. ISBN 8804235527.
  • Paul Valéry. All'inizio era la favola: scritti sul mito. Milano, Guerini, 1988. ISBN 8878020400.
  • Timothy Peter Wiseman. Remus: a Roman myth. Cambridge, Cambridge University press, 1995. ISBN 0521483662.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]