Fiorentini (azienda)

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Fiorentini S.p.A.
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Stabilimento Principale in via Filippo Fiorentini a Roma
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione10 marzo 1919 a Roma
Fondata daFilippo Fiorentini
Chiusura1975
Sede principaleRoma
SettoreMetalmeccanica
ProdottiEscavatori, Autogrù.

La Ing. F. Fiorentini & Co. S.p.A. (o semplicemente Fiorentini S.p.A.) è stata un'azienda italiana nel settore delle macchine per il movimento terra e per l'edilizia, produttrice del primo escavatore italiano.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondata a Roma come semplice "Ufficio di Ingegneria" nel 1901, dall'ing. Filippo Fiorentini, e divenuta S.p.A. nel 1919 la Fiorentini iniziò la sua attività di meccanizzazione dei cantieri edili producendo, verricelli elettrici, betoniere, martelli pneumatici, ed altri macchinari per l'edilizia.

Nel 1930 cominciò a produrre e vendere su licenza di aziende americane escavatori, ruspe e autogrù, aprendo stabilimenti anche a Fabriano, ma già nel 1936, a causa delle cattive relazioni tra il governo italiano e quello degli Stati Uniti d'America la fornitura di componenti angloamericane si fece più difficoltosa.

Lapide in memoria delle vittime del 3 marzo 1944, oggi conservata nella sede del IV municipio di Roma.

Nel 1937 dagli stabilimenti di Fabriano usciva l'FB 50 primo escavatore interamente progettato e realizzato in Italia.[2] Negli anni successivi, fino alla definitiva chiusura nel 1975, gli escavatori Fiorentini parteciparono a tutte le grandi opere pubbliche italiane.

Il 3 marzo 1944 un bombardamento alleato colpì gli stabilimenti romani di via Tiburtina, situati all'altezza di via delle Cave di Pietralata, uccidendo 117 dipendenti su 180 presenti e l'ing. Fiorentini morì di li a poco di crepacuore[3][4]; gli succedette il figlio Giuseppe. Dopo la guerra l'azienda attraversò un periodo di rifioritura, specie grazie a grossi contratti per la fornitura di escavatori all'URSS. Furono ampliati gli stabilimenti romani, trasferiti dopo il bombardamento del 1944 presso l'attuale via Filippo Fiorentini (sempre lungo la via Tiburtina), e venne aperta una filiale a Toronto, in Canada, nonché concessionari in numerosi paesi asiatici, africani e sudamericani.

All'inizio degli anni settanta la riconversione, da bellica a civile, dell'industria russa decretò un drastico calo delle richieste e nel 1967 l'azienda, fortemente indebitata, fu posta sotto il controllo dell'IMI. Infine nel 1975 in grave dissesto finanziario, fu acquisita dalla Società per le Gestioni e Partecipazioni Industriali e chiusa dopo pochi anni.[5]

Prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Dépliant promozionale del FB50

Nell'intero periodo di attività la Fiorentini produsse quasi 20 modelli di escavatori in diverse versioni, e decine di modelli di autogrù, oltre che un modello di gru a torre, la GT 12/25, e altre gru, gru a ponte, autocarri e MTT di vario genere.

Escavatori[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli escavatori vennero in particolare prodotti:

- FB 50 Primo escavatore (a corda) prodotto interamente dall'azienda e primo ad essere completamente progettato e realizzato da un'azienda italiana, la prima versione costruita aveva una capacità di 500 litri (il cucchiaio).

- FB 35 Versione ridotta dell'FB 50

- FB 80 e FB 120

- FB 200 Il più grande escavatore prodotto dall'azienda, capacità del cucchiaio: 2650 litri.

Un operaio davanti al FB200. Se ne intuisce la considerevole grandezza.

Autogrù[modifica | modifica wikitesto]

Le autogrù erano prodotte inizialmente solo su cingoli sul disegno degli escavatori.

- F54

- F12

- F16

- FB32

Dagli anni 50 si iniziò a produrre anche gru su autocarro

- F500

- F700

- FH30

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Modellino meccanico Mercury del FB35
  • Nel luglio del 1948 l'azienda iniziò la pubblicazione de "il Cantiere", rivista aziendale a cadenza bimestrale, con l'intento, oltre che pubblicitario, di sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica alla meccanizzazione dei cantieri, che vedevano al tempo molte mansioni ancora svolte manualmente, specie fuori dalle grandi città. La pubblicazione fu interrotta alla fine degli anni sessanta.
  • La sigla FB che segnava tutti i modelli deriva dalle iniziali F per Fiorentini e B per Bucyrus International, compagnia statunitense della quale in quel periodo la Fiorentini era rappresentante in Italia. Alla sigla seguiva il numero, che, in decine, indicava i litri di capienza della benna, per gli escavatori.
  • L'attuale via Filippo Fiorentini a Roma prende il nome dal fondatore della Fiorentini s.p.a., e ne ospitava la sede principale.
  • Negli anni '60 vennero prodotti modellini in scala 1:50 degli escavatori. Comprensivi di radiocomando, potevano spostarsi e muovere braccio e benna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filippo Fiorentini nell'Enciclopedia Treccani
  2. ^ Fabriano Storica - Antica Fabbrica Fiorentini & c. SpA
  3. ^ Filippo Fiorentini in Dizionario Biografico – Treccani
  4. ^ Copia archiviata, su fabrianoweb.it. URL consultato il 6 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  5. ^ http://www.lideale.info/ReadArticolo.aspx?id=3317&par=c[collegamento interrotto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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