Filippo Bonanni

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Frontespizio del Musaeum Kircherianum, 1709

Filippo Bonanni, o Buonanni (Roma, 7 gennaio 1638Roma, 30 marzo 1725), è stato un gesuita, storico, biologo ed erudito italiano.

Nel 1681, Bonanni scrisse il primo libro mai pubblicato che riguardava solo le conchiglie dei molluschi marini[1], la Ricreatione dell'occhio e dela mente nell'oservation' delle Chiociolle, proposta a' curiosi delle opere della natura, &c.[2] Per questa opera Bonanni è considerato, insieme a Martin Lister e G. E. Rumpf, uno dei fondatori della concologia.[3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pulce disegnata da Buonanni, dalle Observationes circa Viventia, quae in Rebus non Viventibus reperiuntur, Roma, 1691.

Dopo essersi formato nelle scuole gesuitiche, Buonanni entrò nell'ordine nel 1654. Nel 1698 divenne il curatore della celebre collezione di antichità di Athanasius Kircher.[5][6] Nel 1709 pubblicò un catalogo della collezione con il titolo Musæum Kicherianum.[3][5]

Allievo di Francesco Eschinardi, ebbe una buona preparazione naturalistica e tecnica. Da Eschinardi Bonanni apprese in particolar modo le scienze matematiche e l'ottica, divenendo un abile costruttore di microscopi.[7] Nel 1681, con la pubblicazione della Ricreazione dell'occhio e della mente nell'osservatione delle chiocciole dette l'avvio alla polemica contro coloro che negavano la teoria della generazione spontanea. Nella Ricreatione Bonanni contestò le tesi delle Esperienze rediane, «adducendo i risultati di propri esperimenti condotti su fiori di giacinto pestati e macerati, da cui aveva constatato nascere spontaneamente dopo alcune settimane «molti vermi di sostanza trasparente e muccosa», che, tempo alcuni giorni, «si convertirono in crisalide, e da essa molti giorni dopo ne uscì una farfalla».»[8]

Redi, Anton Felice Marsili, Malpighi scrissero contro Buonanni. Per difendere la sua posizione Buonanni effettuò una serie di osservazioni con un microscopio dotato di tre lenti da lui stesso ideato.[9] Bonanni tentò di dimostrare, attraverso brillanti osservazioni, che la generazione spontanea è possibile in animali privi di sangue e senza cuore. I risultati delle sue ricerche furono raccolti nel volume Observationes circa viventia, quae in rebus non viventibus reperiuntur, pubblicato nel 1691. Le eccellenti illustrazioni delle sue opere dimostrano la qualità delle sue osservazioni.[10]

Tra i suoi molti lavori di erudizione, vanno segnalati: Numismata Pontificum Romanorum quae a tempore Martini V usque ad annum M.DC.XCIX vel authoritate publica vel privato genio in lucem prodiere in due volumi, trattato sulle monete pontificie (Roma, 1699); Gabinetto Armonico pieno d'Instromenti (Roma, 1722; 2ª ed. Roma, 1723), una splendida raccolta di 150 stampe di strumenti musicali di tutto il mondo (le incisioni sono opera di Arnold van Westerhout).

Concologia[modifica | modifica wikitesto]

Incisione di una conchiglia del Syrinx aruanus tratta dalla Recreatione dell'occhio e della mente

Bonanni scrisse la prima guida pratica illustrata per i collezionisti di conchiglie, la Recreatione dell'occhio e della mente (1681). La guida in due volumi è stato il primo trattato dedicato interamente ai molluschi e comprendeva numerose incisioni. Il lavoro di Bonanni è significativo per il suo sforzo di descrivere con precisione la morfologia delle conchiglie. Purtroppo, a causa del processo di stampa e incisione, le spirali delle conchiglie risultavano rovesciate, un problema di immagine a specchio che i libri successivi evitarono.[11]

Le tassonomie zoologiche dell'epoca erano basate sulle caratteristiche visive, e Bonanni prestò particolare attenzione sia alla forma che al colore, e descrisse nel dettaglio le creature all'interno delle conchiglie. Anche se il suo lavoro precedette l'adozione del sistema Linneano di nomenclatura binomia (genere + specie), Bonanni pose le basi per la nuova disciplina della concologia.[3] Numerosi nomi di Linneo furono basati sul lavoro di Bonanni, compreso il nome della classe dei Bivalvia, che egli per primo introdusse.[12]

Laccatura[modifica | modifica wikitesto]

Bonanni diede anche un importante contributo alla scoperta degli ingredienti impiegati dagli artigiani cinesi per realizzare la lacca usata sulla porcellana, un prodotto di importazione molto popolare nell'Europa del tempo. Come altri ricercatori di quegli anni, Bonanni sperimentò varie ricette per ricreare la lacca impiegata sulla porcellana e sui mobili. Nel 1720, Bonanni pubblicò i risultati dei suoi studi nel Trattato sopra la vernice detta comunemente Cinese (1720). Quest'opera fu più volte ristampata nel corso del secolo successivo e tradotta in diverse lingue, ed è stata ripubblicata nel 1994 nella versione originale italiana.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Traduzione francese del Trattato sopra la vernice

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Buonanni's Chiocciole (1681), su ansp.org. URL consultato l'8 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2010).
  2. ^ Bonanni F. 1681. Ricreatione dell' occhio e dela mente nell oservation' delle Chiociolle, proposta a' curiosi delle opere della natura, &c. 1681. Varese, Rome, xiv, 384 pp., 109 plates. figure 101.
  3. ^ a b c Karl A.E. Enenkel e Paul J. Smith (a cura di), Early modern zoology: the construction of animals in science, literature and the visual arts, Leiden, Brill, 2007, ISBN 978-90-474-2236-5. URL consultato il 6 maggio 2015.
  4. ^ Carlo Nobili, Per una storia degli studi di antropologia museale: Il Museo «Luigi Pigorini» di Roma, in Lares, vol. 56, n. 3, 1990, p. 323, JSTOR 44630077.
  5. ^ a b c Filippo Bonanni e Flavia Perugini, Techniques of Chinese lacquer : the classic eighteenth-century treatise on Asian varnish, Los Angeles, J. Paul Getty Museum, 2009, ISBN 978-0-89236-953-9. URL consultato il 6 maggio 2015.
  6. ^ A Cabinet of Curiosities - Buonanni's "Ricreatione dell'Occhio e della Mente", su The Art of Living with Art, 14 ottobre 2013. URL consultato il 6 maggio 2015.
  7. ^ G. Mazzuchelli, p. 2329.
  8. ^ Oreste Trabucco, Critica delle fonti e metodo sperimentale nell'anatomia di Redi, in W. Bernardi e L. Guerrini (a cura di), Francesco Redi. Un protagonista della scienza moderna. Documenti, esperimenti, immagini, Firenze, Leo S. Olschki, 1999, p. 183.
  9. ^ (EN) Bonanni's Horizontal Microscope, su micro.magnet.fsu.edu.
  10. ^ Museo di storia della scienza: catalogo, Mara Miniati, Istituto e museo di storia della scienza (Italy), Taylor & Francis, 1991, p. 113
  11. ^ DBI.
  12. ^ R.A. Donkin, Beyond price : pearl and pearl-fishing : origins to the age of discoveries, Philadelphia, American Philosophical society, 1998, p. 23, ISBN 978-0-87169-224-5. URL consultato il 6 maggio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elogio di P. Philippo Buonanni, in Giornale de' letterati d'Italia, XXXVII, 1725, pp. 326-388.
  • Filippo Bonanni (con presentazione di Dante De Stefani), Museo armonico Pieno d'Istrumenti sonori indicati, e spiegati [da ed. Roma, 1722], Torino, Vincenzo Bona, 1969.
  • Pietro Omodeo, BUONANNI, Filippo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 15, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972.
  • (EN) Cristina Ghirardini, Filippo Bonanni's Gabinetto armonico and the antiquiarians' writings on musical instruments, in Music in art: International Journal for Music Iconography, vol. 33, n. 1/2, 2008, pp. 168-234, JSTOR 41818565.
  • Frank Ll. Harrison, Joan Rimmer (a cura di), Antique Musical Instruments and Their Players. 152 Plates from Bonanni's 18th Century "Gabinetto Armonico" [da ed. Roma, 1723], New York, Dover, 1964, ISBN 0-486-21179-7.
  • Gisela Hilpert, Filippo Bonanni und seine Gabinetto armonico, Diss., Leipzig 1945.
  • Giammaria Mazzuchelli, BUONANNI (Filippo), in Gli scrittori d'Italia, cioè notizie storiche e critiche intorno alle vite e agli scritti dei letterati italiani, vol. 2, parte 4, Brescia, G. Bossini, 1763, pp. 2329-2333.
  • Jean-Pierre Niceron, Mémoires pour servir à l'histoire des hommes illustres dans la rèpublique des lettres, XXX, 1734, pp. 22-30.
  • Prospero Mandosio, Bibliotheca romana, seu Romanorum scriptorum centuriae, II, Roma 1682, pp. 297 ss.
  • Jean-Jacques Manget, Bibliotheca scriptorum medicorum veterum et recentiorum, I, Genevae, 1731, pp. 349-52.
  • Carlos Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jèsus, II, coll. 376-384.

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