Filiberto Cecchi

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Filiberto Cecchi
NascitaGenga, 25 gennaio 1944
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Esercito italiano
Armacavalleria
Anni di servizio1963 - 2007
GradoGenerale di corpo d'armata con incarichi speciali
Comandante diCapo di stato maggiore dell'Esercito Italiano
Comando operativo di vertice interforze
Distretto militare di Torino
Vice-comandante delle Forze NATO in Kosovo
Scuola di Cavalleria
5º Gruppo Squadroni Lancieri di Novara
Studi militariAccademia militare di Modena
Scuola di Applicazione.
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Filiberto Cecchi (Genga, 25 gennaio 1944) è un generale italiano, ex capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Cecchi ha frequentato il 20º Corso dell'Accademia militare di Modena e la Scuola di Applicazione.

Nominato ufficiale nell'Arma di cavalleria ha trascorso più di dieci anni presso il reggimento Savoia Cavalleria dove ha ricoperto diversi incarichi di comando e di staff e svolto attività equestre a livello agonistico.

Dopo la frequenza del 104º Corso di Stato Maggiore e del 104º Corso Superiore di Stato Maggiore, è stato impiegato dal 1982 al 1985 quale ufficiale addetto dello Stato Maggiore dell'esercito – ufficio impiego del personale e successivamente inviato negli USA per la frequenza del US Command and General Staff Course (1985-1986).

È stato comandante del 5º Gruppo Squadroni Lancieri di Novara (1986-1987).

Dopo un periodo trascorso presso lo SME (Capo Sezione presso l'Ufficio Operazioni) e lo SMD (Ufficio del Capo di SMD), ha comandato il Distretto Militare di Torino per poi tornare allo SME come Capo Ufficio Operazioni, proprio negli anni (1991-1994) in cui si realizzarono numerose missioni all'estero (Albania, Mozambico, Somalia, ecc.) e in Italia (Forza Paris, Vespri Siciliani, ecc.) e prese avvio la pianificazione per l'intervento nei Balcani.

Negli anni 1994-1996 ha comandato la ricostituita Scuola di cavalleria nella sede di Montelibretti (RM) e successivamente è stato destinato quale Addetto per la Difesa presso l'Ambasciata d'Italia in Israele (1996-1999).

Nominato nuovamente Comandante della Scuola di cavalleria, che nel frattempo aveva incorporato anche la Scuola Truppe Corazzate, ha ricoperto contemporaneamente l'incarico di Vice Ispettore per l'Arma di Cavalleria (1999-2001).

Nel 2001 ha prestato servizio quale vice comandante delle forze NATO in Kosovo (KFOR 5) e, successivamente, quale vice ispettore per la Formazione e la Specializzazione dell'Esercito.

Dal 2002 al 2005 è stato il comandante del Comando Operativo di vertice Interforze, responsabile dell'impiego operativo, in Patria e all'estero, di tutte le Forze Armate italiane.

Dal 23 luglio 2005 al 13 settembre 2007 è stato il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Il 14 settembre 2007 è stato sostituito dal generale Fabrizio Castagnetti.

Negli anni 2008-2009 ha ricoperto l'incarico di Vice Presidente dell'UNIRE (Unione Nazionale per l'Incremento delle Razze Equine).

Nell'agosto 2009 ha assunto la carica di Presidente del Consorzio Frasassi, Ente pubblico che gestisce le Grotte di Frasassi (situate in GENGA, provincia di Ancona - suo luogo di nascita), considerate tra i complessi ipogei più spettacolari al mondo. In tale veste è stato recentemente nominato tra i 10 Direttori della Commissione dell'ISCA (International Show Cave Association).

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Ha conseguito la laurea in scienze strategiche ed il master di secondo livello in scienze strategiche presso l'Università di Torino ed ha frequentato il corso per istruttori militari di equitazione ed il corso NATO di guerra psicologica.

Cecchi, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è decorato della Croce d'Oro al Merito dell'Esercito, della Medaglia d'Oro al Merito della Croce Rossa Italiana e della Medaglia d'Argento al Merito di Lungo Comando (15 anni) oltre che di altre onorificenze derivate da più di 40 anni di servizio militare.

È sposato con Francesca ed ha due figli: Valentina ed Andrea. Andrea è attualmente un pilota di AB-412 dell'aviazione dell'esercito in qualità di capitano (Ufficiale ruolo speciale).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 26 luglio 2005[1]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale Generale dalle straordinarie qualità' morali e tecnico-professionali, ha disimpegnato l'incarico di vice comandante della Kosovo Force (KFOR) - impegnata New Operation Joint Guardian in Kossovo, Macedonia e Albania - con altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. In un contesto di instabilità' politica e di ordine pubblico precario, ha svolto un ruolo chiave nell'ambito del comando fornendo un apporto determinante all'assolvimento della missione assegnata. In particolare, sono stati unanimemente apprezzati i risultati conseguiti nello sviluppo delle attività connesse con il rientro delle forze serbe nella Ground Safety Zone (GSZ) e nella direzione della Joint Implementation Commission, nonché per la preziosa opera di raccordo esercitata con le autorità militari e di polizia della Fry-Meritevole di particolare menzione è stato inoltre l'eccezionale lavoro svolto in qualità di Director Of Kosovo Air Operations (DOKAO), per i proficui rapporti mantenuti con le autorità locali ed internazionali interessate alle complesse problematiche derivanti dalla gestione dello spazio aereo del Kosovo e degli aeroporti di pristina e dakovica. Quale rappresentante dell'autorità nazionale è stato un chiaro punto di riferimento ed ha costantemente svolto una accorta attività a favore e a tutela degli interessi nazionali nell'operazione, in sintonia con gli indirizzi della capitale che ha mantenuto puntualmente informata sugli sviluppi delle molteplici problematiche d'interesse. Ufficiale carismatico, in un frangente di particolare importanza e visibilità, ha dato prova di perizia e non comune spirito d'integrazione multinazionale, contribuendo con il proprio operato a conferire prestigio all'esercito e all'Italia in un contesto internazionale particolarmente complesso. Pristina, 6 settembre 2001- 3 ottobre 2001»
— 10 giugno 2002[1]
Medaglia mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia al merito di lungo comando nell'esercito (10 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni)
Croce commemorativa unificata per le missioni di pace all'estero (4 missioni o più) - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia commemorativa NATO Jugoslavia
immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia commemorativa NATO Kosovo
Croce commemorativa operazioni in Afghanistan - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio
Corso di Stato Maggiore - nastrino per uniforme ordinaria
Corso di Stato Maggiore
immagine del nastrino non ancora presente
Istruttore militare di equitazione

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capo di stato maggiore dell'Esercito italiano Successore
Giulio Fraticelli 23 luglio 2005 - 13 settembre 2007 Fabrizio Castagnetti