Farther Along

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Farther Along
album in studio
ArtistaThe Byrds
Pubblicazione17 novembre 1971
Durata31:57
Dischi1
Tracce11
GenereRock
Country rock
EtichettaColumbia Records
ProduttoreThe Byrds
Registrazione22–28 luglio 1971 & agosto 1971; Studio CBS, Londra; Studio Columbia, Hollywood, LA
Noten. 152 Bandiera degli Stati Uniti
The Byrds - cronologia
Album precedente
(1971)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Allmusic[1]
Christgau's Record GuideC[2]
Entertainment WeeklyB+[3]
Piero Scaruffi4/10[4]

Farther Along è un album del gruppo folk rock statunitense The Byrds, pubblicato nel novembre 1971 su etichetta Columbia Records.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Per la maggior parte, l'album fu registrato e prodotto dagli stessi Byrds a Londra, Inghilterra, nel corso di cinque intensi giorni di lavoro in studio nel luglio 1971.[6] Venne pubblicato velocemente come una sorta di risposta alle reazioni negative e al fallimento commerciale del precedente album Byrdmaniax, un tentativo di stemperare le pessime recensioni ricevute sulla stampa musicale (specialmente negli Stati Uniti).[7][8]

Byrdmaniax era stato pubblicato con pesanti aggiunte di orchestrazioni e cori, che il produttore discografico Terry Melcher aveva inserito nell'album, presumibilmente senza il consenso della band.[7][8] Il gruppo era rimasto insoddisfatto del risultato e Farther Along era inteso come la loro risposta a quella che percepivano come la sovrapproduzione di Melcher, nonché un tentativo di dimostrare che potevano produrre un album che consideravano superiore a Byrdmaniax.[7][8] Il biografo dei Byrds Johnny Rogan ha suggerito che la rapidità con la quale il gruppo pianificò e registrò Farther Along ebbe come risultato un LP che scontentò la band stessa e che non riuscì a riparare il danno alla loro reputazione.[9]

Alla sua pubblicazione, l'album raggiunse la posizione numero 152 nella classifica Billboard Top LPs e fallì l'entrata nella UK Albums Chart.[10][11] Un singolo estratto dal disco, America's Great National Pastime, fu pubblicato il 29 novembre 1971, ma passò inosservato.[11][12]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Tiffany Queen - 2:40 - (Roger McGuinn)
  2. Get Down Your Line - 3:26 - (Gene Parsons)
  3. Farther Along - 3:01 - (trad. arr. Clarence White)
  4. B.B. Class Road - 2:16 - (Gene Parsons/S. Dawson)
  5. Bugler - 3:06 - (L. Murray)
  6. America's Great National Pastime - 2:57 - (Skip Battin/Kim Fowley)
  7. Antique Sandy - 2:13 - (Roger McGuinn/Skip Battin/Gene Parsons/Clarence White/J. Seiter)
  8. Precious Kate - 2:59 - (Skip Battin/Kim Fowley)
  9. So Fine - 3:38 - (J. Otis)
  10. Lazy Waters - 3:32 - (B. Rafkin)
  11. Bristol Steam Convention Blues - 2:39 - (Gene Parsons/Clarence White)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

The Byrds

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Allmusic review, su allmusic.com. URL consultato il 25 ottobre 2022.
  2. ^ Robert Christgau, Consumer Guide '70s: B, in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies, Ticknor & Fields, 1981, ISBN 089919026X. URL consultato il 22 febbraio 2019. Ospitato su robertchristgau.com.
  3. ^ Farther Along review, Entertainment Weekly, 25 febbraio 2000. URL consultato il 31 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
  4. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Byrds, su scaruffi.com. URL consultato il 25 ottobre 2022.
  5. ^ Rogan, Johnny., The Byrds: Timeless Flight Revisited, 2nd, Rogan House, 1998, pp. 542–547, ISBN 0-9529540-1-X.
  6. ^ Hjort, Christopher., So You Want To Be A Rock 'n' Roll Star: The Byrds Day-By-Day (1965-1973), Jawbone Press, 2008, pp. 280–283, ISBN 1-906002-15-0.
  7. ^ a b c Rogan, Johnny., The Byrds: Timeless Flight Revisited, 2nd, Rogan House, 1998, pp. 325–329, ISBN 0-9529540-1-X.
  8. ^ a b c Byrdmaniax, su ebni.com, ByrdWatcher: A Field Guide to the Byrds of Los Angeles. URL consultato il 31 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2009).
  9. ^ Rogan, Johnny., The Byrds: Timeless Flight Revisited, 2nd, Rogan House, 1998, pp. 330–334, ISBN 0-9529540-1-X.
  10. ^ Whitburn, Joel., Top Pop Albums 1955-2001, Record Research Inc, 2002, p. 122, ISBN 0-89820-147-0.
  11. ^ a b Brown, Tony., The Complete Book of the British Charts, Omnibus Press, 2000, p. 130, ISBN 0-7119-7670-8.
  12. ^ Whitburn, Joel., Top Pop Singles 1955-2006, Record Research Inc, 2008, p. 130, ISBN 0-89820-172-1.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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