Farman MF.7

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Farman MF.7
Descrizione
Tipoaereo da ricognizione
Equipaggio2
ProgettistaMaurice Farman
CostruttoreBandiera della Francia Farman
Data entrata in servizio1913
Data ritiro dal servizio1915
Utilizzatore principaleBandiera della Francia Aéronautique Militaire
Altri utilizzatoriBandiera del Regno Unito Royal Flying Corps
Dimensioni e pesi
Lunghezza11,35 m
Apertura alare15,4 m
Altezza3,45 m
Peso max al decollo885 kg
Propulsione
Motoreun Renault 70 hp
8 cilindri a V raffreddato ad aria
Potenza70 hp (52 kW)
Prestazioni
Velocità max95 km/h
Autonomia3 h 30 min
Tangenza4 000 m

i dati sono estratti da:
The Encyclopedia of Military Aircraft[1]
The Rand McNally encyclopedia of military aircraft, 1914-1980[2]

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Biplano MF.7 Longhorn, a Preveza a dicembre 1912

Il Maurice Farman MF.7 Longhorn era un biplano da ricognizione biposto sviluppato dall'azienda francese Société des avions Henri & Maurice Farman e prodotto, oltre che dalla stessa, anche su licenza durante gli anni dieci del XX secolo.

Sviluppato prima dello scoppio della prima guerra mondiale, venne adottato, oltre che dalla Aéronautique Militaire, l'allora designazione dell'aeronautica militare francese, anche da numerose aviazioni militari coinvolte nel conflitto, principalmente dalla britannica Royal Flying Corps, rimanendo in servizio di prima linea fino all'introduzione di modelli più efficaci e concludendo la carriera operativa come aereo da addestramento.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni dieci del XX secolo Maurice Farman, fratello e socio del più famoso Henri, iniziò lo sviluppo di un nuovo modello che si basava sulle esperienze che Gabriel Voisin sperimentò sui velivoli di propria costruzione. L'impostazione del velivolo, identificato come MF.7 (dalle iniziali del suo progettista), riproponeva quella dei primi velivoli Voisin ed era caratterizzato da una configurazione alare biplano-sesquiplana, ovvero con l'ala superiore dall'apertura maggiore di quella inferiore, con una piccola fusoliera biposto incasellata tra le due ali che incorporava il gruppo motoelica nella parte posteriore in configurazione spingente. Caratteristica era anche la posizione dell'equilibratore, posizionato anteriormente su un prolungamento dei pattini che sporgevano dalle ruote del carrello, soluzione adottata per evitare il rischio di cappottata in fase d'atterraggio. Questa caratteristica lo identificò successivamente come "Longhorn", in inglese "lungo corno", per differenziarlo dal successivo modello derivato MF.11 dove l'equilibratore venne spostato in coda e che per questo venne identificato come "Shorthorn", ovvero "corno corto".

Il prototipo venne portato in volo per la prima volta nel febbraio 1913[3] e constatate le buone caratteristiche ne venne avviata la produzione in serie destinata al mercato nazionale dell'aviazione da turismo ed alla formazione dei nuovi piloti sia nelle scuole di volo civili che in quelle militari.

In quel periodo anche le autorità militari del Regno Unito erano alla ricerca di un modello idoneo alla formazione dei propri equipaggi e trovato un accordo con i fratelli Farman ottennero di realizzare su licenza il modello in Inghilterra, presso lo strutture della Aircraft Manufacturing Company Limited (Airco).[4]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il Farman MF.7 fu utilizzato in prima linea durante le prime fasi del conflitto da Francia e Gran Bretagna. Successivamente, venne relegato a compiti di addestramento. Sessanta esemplari furono venduti alla Norvegia.

Un MF.7 con bandiera giapponese venne abbattuto durante l'assedio di Tsingtao dall'unico aereo tedesco che ancora difendeva la piazzaforte, un Etrich Taube.

L'11ª Squadriglia da ricognizione e combattimento nasce nel 1914 su Farman MF.7 del 1912 ed all'inizio della guerra rimane a Brescia per passare sui Farman 14 comandata dal Tenente Michele Masi.[5]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Australia Australia
Bandiera del Belgio Belgio
Bandiera della Danimarca Danimarca
Bandiera della Francia Francia
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Grecia Grecia
Bandiera del Giappone Giappone
Bandiera della Norvegia Norvegia
operò con 60 esemplari fino agli anni venti.
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera della Russia Russia
Bandiera della Spagna Spagna

Esemplari attualmente esistenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jackson 2002.
  2. ^ Angelucci 2002, p. 21.
  3. ^ Parmentier.
  4. ^ Уголок неба, Farman MF.7 Longhorn.
  5. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 64

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]