Antiemetico

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Con il termine di antiemetico (dal gr. ἀντί, "contro" e ἔμετος, "vomito") in medicina si intendono due differenti cose:

  • Un qualunque procedimento che riesca a diminuire il disagio di nausea e vomito o nel riuscire a prevenirlo;
  • Uno specifico tipo di farmaco.

I farmaci antiemetici[modifica | modifica wikitesto]

Fra i vari tipi di farmaci antiemetici ritroviamo:

In forma minore:

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Normalmente vengono usati per controllare il vomito o chinetosi di pazienti sottoposti a chemioterapia, specialmente nell'utilizzo di cisplatino, anche in caso di trapianto delle cellule staminali,[4] bloccando i segnali che spingono il cervello al vomito. Vengono somministrati nei bambini in caso di gastroenterite.[5]

Alcuni studi hanno dimostrato come venga preferito l'utilizzo di una chemioterapia aggressiva in combinazione con una profilassi antiemetica adeguata, per via degli effetti collaterali, soprattutto nei pazienti di giovane età contando sulla loro ripresa.[6]

Inoltre vengono utilizzati in casi di pancreatite[7] e porfiria.[8].

In ambito veterinario si usa il: maropitant che agisce come antagonista del recettore NK1.

In gravidanza[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente dovuti all'aumento di estrogeni, vomito e nausea sono fra i sintomi più comuni durante i primi mesi di gravidanza. Il vomito continuo comporta inoltre una perdita di liquidi che può portare a condizioni peggiori (da un'iniziale disidratazione alla chetoacidosi). In questo caso specifico gli antiemetici più utilizzati sono la doxilamina (in dose di 10 mg), la metoclopramide (in dose di 10 mg) e l'ondansetron (in dose di 8 mg).[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tuca A, Roca R, Sala C, Porta J, Serrano G, González-Barboteo J, Gómez-Batiste X., Efficacy of Granisetron in the Antiemetic Control of Nonsurgical Intestinal Obstruction in Advanced Cancer: A Phase II Clinical Trial., in J Pain Symptom Manage., settembre 2008.
  2. ^ DeCamp LR, Byerley JS, Doshi N, Steiner MJ., Use of antiemetic agents in acute gastroenteritis: a systematic review and meta-analysis., in Arch Pediatr Adolesc Med., vol. 162, settembre 2008, pp. 858-65.
  3. ^ Determina Agenzia Italiana del Farmaco del 17 luglio 2015 - Gazz. Uff. n. 173 del 28-7-2015
  4. ^ Trigg ME, Inverso DM., Nausea and vomiting with high-dose chemotherapy and stem cell rescue therapy: a review of antiemetic regimens, in Bone Marrow Transplant., vol. 42, ottobre 2008, pp. 501-6.
  5. ^ Pfeil N, Uhlig U, Kostev K, Carius R, Schröder H, Kiess W, Uhlig HH., Antiemetic medications in children with presumed infectious gastroenteritis--pharmacoepidemiology in Europe and Northern America., in J Pediatr., vol. 153, novembre 2008.
  6. ^ Ettinger DS, Grunberg SM, Hauber AB, Mohamed AF., Evaluation of the relative importance of chemotherapeutic and antiemetic efficacy in various oncologic settings, in Support Care Cancer, settembre 2008.
  7. ^ Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione pag 137, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.
  8. ^ Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione pag 1295, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.
  9. ^ Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione pag 2280-2281, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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