Fabio Novembre

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Un primo piano di Fabio Novembre

Fabio Novembre (Lecce, 21 ottobre 1966) è un architetto e designer italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è trasferito a Milano appena maggiorenne. Dopo aver conseguito la laurea in architettura al Politecnico di Milano ha frequentato un corso di regia cinematografica presso la New York University. Nel 1994 gli è stato commissionato il suo primo lavoro di architettura d'interni: il negozio di Anna Molinari Blumarine a Londra[1].

Dal 2000 al 2003 è stato art director di Bisazza[2]. Dal 2001 ha collaborato con Cappellini[3], Driade[4], Meritalia[5], Flaminia, Casamania.

Tra il 2008 e il 2010 ha collaborato con il comune di Milano, dapprima con una mostra monografica presso lo spazio espositivo della Rotonda di via Besana, dal titolo Insegna anche a me la libertà delle rondini[6], poi come curatore nel Triennale Design Museum di una mostra dal titolo: “Il fiore di Novembre”[7]. Ha infine curato l'allestimento per il comune di Milano all'interno del Padiglione Italia dell'Expo di Shanghai[8].

Nel 2014 grazie alla partnership con il Milan, ha dato nel cuore del quartiere Alpha District al nuovo quartier generale della Società, Casa Milan, e al nuovo logo del Club.[9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

  • negozi Anna Molinari Blumarine a Hong Kong, Londra, Singapore e Taipei
  • bar-ristorante Cafè l'Atlantique, Milano, 1995
  • negozio multimarca B Square, Hong Kong, 1996
  • discoteca Blu, Lodi, 1997
  • bar-ristorante SHU, Milano, 1999
  • showroom Via Spiga, Milano, 1999
  • negozio Tardini, New York, 2000

Design[modifica | modifica wikitesto]

  • poltroncina Honlywood, per B&B Italia, 1988
  • chaise longue Mediterranea, per Bonacina, 1991
  • bottiglia prototipo, per Uliveto, 1995
  • tavolo ORG, tappeto NET, divano componibile AND, poltroncina e chaise longue S.O.S. Sofa Of Solitude, divano con chaise longue RPH, poltroncina SEC per Cappellini
  • collezione Air Lounge System, tavolino SW416, per Meritalia
  • vaso +13 plus one tree, sedute HIM&HER, seduta bambino Joy baby, seduta Abarth Chair, per Casamania
  • Packaging per DUBL di Feudi di San Gregorio
  • collezione maniglie Love Opens Doors, per Fusital, 2007
  • premio Moving Fashion Award, per Il Sole 24 ore, 2007
  • rubinetto STFS Slow The Flow System, per Stella, 2008
  • poltroncina e tavolo Histograms, per Gispen, 2008
  • chair Him & Her, 2008
  • tavolo Fleur de Novembre, per Kartell, 2009
  • vasi Green Line Collection, per Bitossi, 2009
  • divano DIVINA, vassoi 100 Piazze, lampadario Luciola, seduta Nemo, per Driade, 2010
  • vasi "Happy Pills" e scultura "Murana", per Venini, 2012
  • libreria Venus, 2017

Allestimenti, mostre ed installazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • allestimento Nuovamente, mostra sul riciclo, Milano, 1996
  • installazione Love over all, Parigi, 2002
  • installazione Casa, Verona, 2003
  • installazione Skybaby, Milano, 2005
  • installazione Philips Transition: Light on the move, Milano, 2007
  • mostra monografica Insegna anche a me la libertà delle rondini[10], dall'11 aprile all'8 giugno 2008, mostra tenutasi a Milano presso la Rotonda della Besana.[11]
  • mostra Il Fiore di Novembre, dal 21 aprile al 17 maggio 2009, presso la Triennale di Milano[12].
  • installazione Per fare un albero con Fiat 500, Milano[13], Parigi[14], Madrid, Capri 2009/2010.
  • installazione Milano creative City, Padiglione Italia, Expo di Shanghai, 2010.
  • allestimento From These Hands: a Journey Along the Coffee Trail, mostra fotografica di Steve McCurry, Milano, 2015.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Blumarine: «Puntiamo sull'artigianato made in Italy e restiamo indipendenti», in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 30 agosto 2017.
  2. ^ Cronologia, su bisazza.it. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  3. ^ Org di Fabio Novembre | Tavoli e tavolini | Cappellini, su Cappellini. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2017).
  4. ^ nemo, su driade.com. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  5. ^ FABIO NOVEMBRE, su meritalia.it. URL consultato il 30 agosto 2017.
  6. ^ Comune di Milano, sfoglia le news: ...Insegna anche a me la libertà delle rondini, su comune.milano.it.
  7. ^ Triennale di Milano - Il Fiore di Novembre, su old.triennale.org. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  8. ^ Comune di Milano, su comune.milano.it. URL consultato il 30 agosto 2017.
  9. ^ Novembre.it, Casa Milan, su novembre.it (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2015).
  10. ^ Insegna anche a me la libertà delle rondini, su undo.net. URL consultato il 20 novembre 2008.
  11. ^ I colori di Novembre. Una Rotonda per Fabio, su espresso.repubblica.it. URL consultato il 20 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2009).
  12. ^ Il Fiore di Novembre, su sullarte.it. URL consultato il 23 maggio 2009.
  13. ^ Design, verde e moda. Formula vincente per Milano, su comune.milano.it. URL consultato il 26 luglio 2010.
  14. ^ "Per fare un albero",Progetto Fiat a Parigi, su repubblica.it. URL consultato il 26 luglio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliana Gramigna Paola Biondi, Il design in Italia, Torino, Umberto Allemandi &C., 1999, p.344.
  • editor Leo Gullbring, Fabio Novembre, Amsterdam, Frame-Birkhauser, 2001.
  • editor Emilia Terragni, Spoon, Londra, Phaidon Press Limited, 2002, pp.272-275.
  • editor Katey Day, Designers on design by Terence Conran and Max Fraser, Londra, Conran Octopus Limited, 2004, pp.184-185.
  • editor Jennifer Hudson, Interior Architecture now, Londra, Laurence King Publishing Ltd, 2007, pp.210-215.
  • editor Andrea Branzi, Capire il design, Firenze, Giunti Editore, 2007, pp.255-256.
  • Beppe Finessi, Fabio Novembre, Milano, Skira, 2008, ISBN 978-88-7624-644-9.
  • Silvana Annichiarico, Andrea Branzi, Serie fuori Serie, Milano, Electa, 2009, pp. 132-135.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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