F 13 (sommergibile)

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F 13
Descrizione generale
Tiposommergibile di piccola crociera
ClasseF
Proprietà Regia Marina
CantiereOrlando, Livorno
Impostazione30 settembre 1915
Varo20 maggio 1917
Entrata in servizio5 agosto 1917
Radiazione1º agosto 1935
Destino finaledemolito
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione319 t
Dislocamento in emersione262 t
Lunghezza46,5 m
Larghezza4,22 m
Pescaggio3,1 m
Profondità operativa40 m
Propulsione2 motori Diesel FIAT da 700 CV
2 motori elettrici Savigliano da 500 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 8 nodi
Velocità in emersione 12,5 nodi
Autonomiain emersione 1300 miglia nautiche a 9,3 nodi
o 912 mn a 12,5 nodi
in immersione 139 mn a 1,5 nodi
o 8 mn a 8 nodi
Equipaggio2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
Note
MottoGurgitibus hausta non labant corda[1] ("Temprati nei gorghi non tremano i cuori")
dati tratti da www.betasom.it e www.xmasgrupsom.com
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L'F 13 è stato un sommergibile della Regia Marina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima fase della sua vita operativa fu impegnato nell'usuale periodo di addestramento[2].

Nel settembre 1917, divenuto operativo, fu assegnato – al comando del tenente di vascello Manlio Tarantini – alla flottiglia di Ancona, avendo però come basi effettive alternativamente Venezia e Porto Corsini[2].

Il 16 novembre 1917 fu inviato, insieme al gemello F 11, al largo di Cortellazzo, a contrasto del bombardamento effettuato dalle corazzate austroungariche Wien e Budapest contro le batterie d'artiglieria e le linee italiane di quella località: l'intervento dei due sommergibili, di aerei e dei MAS 13 e 15 contribuì a disturbare l'azione nemica, sino al ritiro delle due corazzate[2][3]. L'equipaggio dell'F 13 ricevette un encomio[2].

Svolse 11 missioni di guerra, sulle rotte commerciali austro-ungariche e su quelle che conducevano ai porti di Pola e Trieste[2].

Terminata la guerra, l'F 13 restò di base alternativamente a Pola e Venezia, venendo impiegato nell'addestramento degli allievi meccanici[2].

Nell'ottobre 1923 fu trasferito a Brindisi, facendo tappa, durante il trasferimento, a Pola, Zara e Lagosta[2].

Prese parte alle gare di lancio ed all'esercitazione dell'agosto 1924[2].

Nel febbraio 1926 fu di nuovo stanziato a Pola, facendo ritorno a Brindisi in agosto[2].

Nel 1927 prese parte ad una crociera addestrativa in Adriatico con altre navi italiane, e ad altri viaggi simili[2].

Messo poi ad equipaggio ridotto, fu radiato nel 1935[2] e demolito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I motti delle Navi Italiane, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1998, p. 69
  2. ^ a b c d e f g h i j k Regi Sommergibili F11-F12-F13-F14-F15
  3. ^ Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni aeree, navali, subacquee e terrestri in Adriatico, p. 220
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