Evgenij Maksimovič Primakov

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Evgenij Maksimovič Primakov
Евгений Максимович Примаков
Primakov nel 1997

Primo ministro della Federazione Russa
Durata mandato11 settembre 1998 –
12 maggio 1999
PresidenteBoris El'cin
PredecessoreViktor Černomyrdin
SuccessoreSergej Stepašin

Ministro degli affari esteri della Federazione Russa
Durata mandato9 gennaio 1996 –
11 settembre 1998
Capo del governoViktor Černomyrdin
Sergej Kirienko
PredecessoreAndrej Kozyrev
SuccessoreIgor' Ivanov

Presidente del Soviet dell'Unione dell'URSS
Durata mandato3 giugno 1989 –
31 marzo 1990
PredecessoreJurij Сhristoradnov
SuccessoreIvan Laptev

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica
(1950-1991)
Indipendente
(1991-1998)
Patria – Tutta la Russia
(1998-2002)
Russia Unita
(2002-2015)
Titolo di studiodoktor nauk in economia
UniversitàMoscow Institute of Oriental Studies e Moscow State University Faculty of Economics

Evgenij Maksimovič Primakov (in russo Евгений Максимович Примаков?; Kiev, 29 ottobre 1929Mosca, 26 giugno 2015) è stato un politico russo, già Primo ministro e Ministro degli Esteri della Federazione Russa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primakov nacque a Kiev, nella RSS Ucraina, e crebbe a Tbilisi, nella RSS Georgiana. Non conobbe mai il padre, di nome Nemčenko (poi fucilato nel 1937), e crebbe con la madre, Anna Jakovlevna Primakova, medico. Dopo la settima classe, decise di iscriversi all'Istituto Preparatorio Navale di Baku, ma dopo due anni venne estromesso per motivi di salute. Dopo le scuole superiori, studiò all'Università Statale di Mosca, presso l'Istituto di orientalistica, laureandosi in Studi Orientali nel 1953. Presso la stessa università conseguì un dottorato di ricerca alla facoltà di economia, nel 1956. Mentre frequentava l'università, sposò Laura Čaradze, studentessa di Tbilisi, da cui ebbe il primo figlio nel 1954.

Nel 1956 cominciò a lavorare per la radio di Stato, nella Radio Mosca del Gosteleradio, presso la redazione araba guidata da Sergej Nikolaevič Kaverin. Alla scomparsa di quest'ultimo, dopo un breve periodo, Primakov ne assunse la direzione. Nella veste di inviato seguì alcuni viaggi all'estero dei vertici politici dell'Unione Sovietica.

Dal 1956 al 1970 lavorò come giornalista per Radio Mosca e come corrispondente per il Medio Oriente della Pravda. In questo periodo, venne inviato spesso in missioni di intelligence in Medio Oriente e negli Stati Uniti, come collaboratore del KGB, sotto il nome in codice di MAKSIM.

L'inizio della carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Come Ricercatore Superiore dell'Istituto di Economia Mondiale e Relazioni Internazionali, Primakov fece il suo ingresso nel mondo scientifico nel 1962. Dal 30 dicembre 1970 al 1977, fu Vicedirettore dell'Istituto di Economia Mondiale e Relazioni Internazionali dell'Accademia delle Scienze dell'Unione Sovietica. Dal 1977 al 1985 fu Direttore dell'Istituto di Studi Orientali dell'Accademia delle Scienze. In questo periodo fu anche Primo Vicepresidente del Comitato di Pace Sovietico, un'organizzazione del KGB per la propaganda all'estero. Nel 1985 tornò in veste di direttore all'Istituto di Economia Mondiale e Relazioni Internazionali, carica che ricoprì fino al 1989.

Primakov fu coinvolto nella politica nel 1989, come Presidente del Soviet dell'Unione, una delle due camere del parlamento sovietico. Dal 1990 al 1991 fu membro del Consiglio Presidenziale del leader sovietico Michail Gorbačëv. Fu anche inviato speciale di Gorbačëv in Iraq, nel periodo che portò alla guerra del Golfo, ed in tale veste ebbe colloqui con il Presidente Saddam Hussein. Dopo il fallito tentativo di colpo di stato dell'agosto 1991, Primakov venne nominato Primo Vicepresidente del KGB. A seguito della formazione della Federazione Russa, venne nominato Direttore del Servizio Segreto Estero (SVR), carica che ricoprì dal 1991 al 1996.

Ministro degli Affari Esteri[modifica | modifica wikitesto]

Primakov fu Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa dal gennaio 1996 al settembre 1998. Come Ministro degli Esteri, ottenne riconoscimento sia in patria che all'estero come un tenace, ma pragmatico sostenitore degli interessi della Russia, ed oppositore dell'espansione della NATO nel blocco orientale. Nonostante questo, il 27 maggio 1997, dopo cinque mesi di negoziati con il segretario generale della NATO Javier Solana, la Russia firmò l'"Atto Fondativo delle Relazioni Reciproche, Cooperazione e Sicurezza tra NATO e Federazione Russa", che viene visto come il segnale della fine delle ostilità legate alla guerra fredda.

È stato anche sostenitore del multilateralismo, come alternativa all'egemonia globale degli Stati Uniti, seguita al collasso dell'Unione Sovietica ed alla fine della guerra fredda. Primakov si adoperò per una politica estera russa basata sulla mediazione a basso costo, ed una contemporanea espansione dell'influenza verso il Medio Oriente e le ex Repubbliche sovietiche. Questa politica è divenuta nota come "Dottrina Primakov". Ha anche promosso il cosiddetto "triangolo strategico", costituito da Russia, Cina ed India, come contrappeso agli Stati Uniti. Questa mossa è stata interpretata da alcuni osservatori come un accordo a combattere insieme le "rivoluzioni colorate" in Asia centrale. Samuel Huntington definisce questa coalizione "antiegemonica", in un saggio intitolato La superpotenza solitaria.

Primo Ministro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che il tentativo di Boris El'cin di reinsediare Viktor Černomyrdin come primo ministro russo venne bloccato dalla Duma, nel settembre del 1998, il Presidente si rivolse a Primakov, come figura di compromesso, che giudicò giustamente sarebbe stata accettata dalla maggioranza del parlamento. Come Primo Ministro, a Primakov si riconosce di aver spinto l'attuazione di alcune riforme molto difficili per la Russia, la maggior parte delle quali ebbero poi successo, come la riforma fiscale. Anche se la sua contrarietà all'unilateralismo americano fu molto popolare tra i russi, condusse anche ad una grave frattura con l'Occidente, durante la campagna della NATO in Kosovo, che portò ad un isolamento della Russia nei successivi sviluppi della ex Jugoslavia. Il 24 marzo 1999, Primakov si stava dirigendo a Washington per una visita ufficiale. Mentre era in volo sull'Oceano Atlantico, venne raggiunto dalla notizia che la NATO aveva cominciato il bombardamento della Jugoslavia. Primakov decise di cancellare la visita, ordinando di fare ritorno direttamente a Mosca.

Primakov venne revocato da El'cin il 12 maggio 1999. Gli analisti ascrissero la sua rimozione alla reazione dovuta al timore di perdere potere nei confronti di un personaggio di maggior successo e popolarità. Inoltre, Primakov rifiutò di estromettere i ministri comunisti, quando il Partito Comunista stava portando avanti il procedimento per l'impeachment contro il Presidente, che fallì. El'cin si dimise alla fine dell'anno. Gli successe il primo ministro dell'epoca, Vladimir Putin.

Il licenziamento di Primakov è stato estremamente impopolare presso la popolazione russa: secondo un sondaggio, l'81% della popolazione non ha approvato la decisione, e anche tra i sostenitori del partito liberale filo-occidentale Yabloko, l'84% non ha approvato il licenziamento.

Consigliere di Putin[modifica | modifica wikitesto]

Prima delle dimissioni di Eltsin, Primakov ha sostenuto la fazione elettorale Patria-Tutta la Russia, che a quel tempo era il principale oppositore dell'Unità pro-Putin, e ha lanciato la sua candidatura presidenziale. Inizialmente considerato l'uomo da battere, Primakov è stato rapidamente superato dalle fazioni fedeli al primo ministro Vladimir Putin nelle elezioni della Duma del dicembre 1999. Primakov ha ufficialmente abbandonato la corsa presidenziale nel suo discorso televisivo il 4 febbraio 2000, meno di due mesi prima delle elezioni presidenziali del 26 marzo. Ben presto divenne consigliere di Putin e alleato politico. Il 14 dicembre 2001, Primakov è diventato presidente della Camera di commercio e industria russa, carica che ha ricoperto fino al 2011.

Leader della fazione elettorale Patria–Tutta la Russia Yevgeny Primakov incontra il Presidente Vladimir Putin nel 2000

Nel febbraio e marzo 2003, ha visitato l'Iraq ed ha parlato con il presidente iracheno Saddam Hussein, in qualità di rappresentante speciale del presidente Putin. Ha portato a Baghdad un messaggio di Putin per chiedere a Hussein di dimettersi volontariamente. Ha cercato di impedire l'invasione dell'Iraq guidata dagli Stati Uniti nel 2003, una iniziativa che ha ricevuto un certo sostegno da diverse nazioni contrarie alla guerra. Primakov ha suggerito, tra le altre cose, che Hussein dovesse consegnare tutte le armi di distruzione di massa dell'Iraq alle Nazioni Unite. Primakov in seguito ha affermato che l'esecuzione di Hussein nel 2006 è stata affrettata per impedirgli di rivelare informazioni sulle relazioni tra Iraq e Stati Uniti che avrebbero potuto mettere in imbarazzo il governo statunitense.

Nel novembre 2004, Primakov ha testimoniato in difesa dell'ex presidente jugoslavo Slobodan Milošević, sotto processo per crimini di guerra. In precedenza aveva guidato una delegazione russa che si era incontrata con Milošević durante il bombardamento NATO della Jugoslavia nel marzo 1999. Il 26 maggio 2008 Primakov è stato eletto membro del Presidio dell'Accademia delle scienze russa. Nel 2009, l'Università di Niš, in Serbia, gli ha conferito un dottorato onorario.

Nel 2012, Primakov ricevette il Premio Demidoff.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il funerale di Yevgeny Primakov il 29 giugno 2015

Primakov è morto a Mosca il 26 giugno 2015, all'età di 85 anni, dopo una lunga malattia.[1] Fu sepolto con gli onori militari nel cimitero di Novodevichy.[2]

In onore di Primakov, nell'ottobre 2015 è stato istituito Primakov Readings, un vertice internazionale annuale volto a promuovere il dialogo sulle attuali tendenze globali dell'economia mondiale, della politica internazionale e della sicurezza tra esperti di alto rango, diplomatici di tutto il mondo, organizzata dall'Institute of World Economy and International Relations e tenutasi a Mosca.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze sovietiche[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria
— 1986
Ordine del Distintivo d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Amicizia tra i Popoli - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera rossa del Lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia "Veterano del Lavoro" - nastrino per uniforme ordinaria
Premio di Stato dell'Unione Sovietica - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze russe[modifica | modifica wikitesto]

Ordine al merito per la Patria di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine al merito per la Patria di II Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine al merito per la Patria di III Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi resi allo Stato e per il grande contributo alla politica estera della Russia»
— 1995
Ordine d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'eccezionale contributo allo sviluppo socioeconomico della Federazione Russa e per i molti anni di lavoro diligente»
— 29 ottobre 2004
Ordine di Alexander Nevsky - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i risultati nel lavoro, per i molti anni di lavoro diligente e per le attività sociali»
— 25 ottobre 2014
Medaglia commemorativa per l'850º anniversario di Mosca - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del governo della Federazione Russa - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Amicizia tra i Popoli (Bielorussia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo grande contributo personale allo sviluppo e al rafforzamento delle relazioni russo-bielorusse»
— 22 marzo 2005
Ordine dell'Amicizia (Kazakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per i venti anni dell'indipendenza della Repubblica del Kazakistan - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine "Danaker" (Kirghizistan) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo significativo al rafforzamento dell'amicizia e della cooperazione e allo sviluppo delle relazioni commerciali ed economiche tra la Repubblica del Kirghizistan e la Federazione Russa»
— 22 dicembre 2005
Ordine della Repubblica (Transnistria) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Jaroslav il Saggio di V Classe (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo di rilievo allo sviluppo delle relazioni economiche e politiche ucraino-russa e in occasione del suo 75º compleanno»
— 27 ottobre 2004
Gran Cordone dell'Ordine della Stella di Gerusalemme (Stato di Palestina) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Умер Евгений Примаков, in Kommersant, 26 luglio 2015.
  2. ^ (RU) Примаков похоронен с воинскими почестями на Новодевичьем кладбище, in TASS, 29 giugno 2015. URL consultato il 29 giugno 2015.
  3. ^ (RU) International Think Tank Summit "Primakov Readings", su imemo.ru. URL consultato il 25 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Evgenij Maksimovič Primakov. "Dall'URSS alla Russia". Milano, Valentina Edizioni, 2005. ISBN 88-88448-08-X.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Successore
Andrej V. Kozyrev 1996 - 1998 Igor' S. Ivanov
Predecessore Primo ministro della Federazione Russa Successore
Viktor Černomyrdin 1998 - 1999 Sergej V. Stepašin
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