Etnocoreologia

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L'etnocoreologia è la disciplina che descrive e analizza le danze tradizionali. I suoi campi di studio rappresentano gli sviluppi specifici di due settori cognitivi differenti: la coreologia e la demo-etno-antropologia. Infatti da una parte specializza e adatta teorie, strumenti e ricerche della coreologia, materia che ha la danza come oggetto di analisi, riferita però alla cultura del ballo di tradizione popolare; dall'altra si connette con le numerose specificazioni degli studi di antropologia culturale e di etnomusicologia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a partire dagli anni trenta del XX secolo in Europa Centrale, dal 1950 in poi diventa pratica ufficiale nei Paesi dell'Est Europa. Lo strumento è l'analisi del movimento che utilizzi metodi di documentazione audiovisiva e di descrizione, trascrizione e classificazione. Fra le maggiori organizzazioni mondiali, l'International Council for Traditional Music, da circa 50 anni, organizza un importante simposio per la ricerca etnocoreologica[1].

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia gli studi etnocoreologici sono iniziati con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi occidentali, ma negli ultimi decenni i pochi cultori stanno recuperando il divario intercorso. possono essere considerati gli antesignani dell'interesse per la danza tradizionale Gaspare Ungarelli alla fine del XIX secolo, Anton Giulio Bragaglia, Bianca Maria Galanti, Gianfranco D'Aronco e Antonio Cornoldi tra gli anni trenta e '60 del XX secolo. Le prime ricerche sistematiche e con metodologia scientifica sono iniziate solo alla fine degli anni settanta del XX secolo: pionieri ed oggi i principali esperti sono gli etnocoreologi Giuseppe Michele Gala e Placida Staro.

Principali esponenti In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Gala compie indagini sul campo in tutte le regioni italiane dal 1976, ma ha concentrato la sua osservazione etnografica ed antropologica soprattutto sui repertori etnocoreutici e sui loro contesti festivi dell'Italia centro-meridionale e della Sardegna. Gala ha costituito a Firenze un ricco "Archivio di Documentazione Etnocoreutica" e ha dato vita alla rivista "Choreola"[2], alla collana discografica "Ethnica" specializzata in musiche tradizionali per danza, a stages e ad una serie di pubblicazioni bibliografiche con l'Associazione "Taranta".

La Staro inizia in Lombardia e Campania nel 1974, analizza repertori in Piemonte, Veneto, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Calabria, Puglia e in Bulgaria. Dal 1978 ha puntualizzato la sua ricerca in senso antropologico sull'Appennino bolognese.

Gli stessi sono i principali curatori degli studi etnocoreologici pubblicati in Italia negli ultimi trent'anni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ethnocoreology - International Council for Traditional Music, su ictmusic.org. URL consultato il 29 settembre 2011.
  2. ^ CHOREOLA Rivista di danza popolare italiana, su taranta.it. URL consultato il 29 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2011).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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