Esercito islamico dell'Iraq

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Esercito Islamico dell'Iraq
Logo dell'organizzazione
Descrizione generale
NazioneBandiera dell'Iraq Iraq
Servizio2003-attuale
Battaglie/guerreGuerra in Iraq
Reparti dipendenti
10,400 (2007)[1]
Comandanti
Comandante attuale Ishmael Jubouri
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L'Esercito Islamico dell'Iraq è una organizzazione armata irachena attiva nel paese a seguito della guerra in Iraq e del crollo del regime di Saddam Hussein.

Formata principalmente da esponenti sunniti appare per la prima volta il 1º aprile 2004, rivendicando l'uccisione di quattro contractors americani a Falluja. Raggiunge in seguito notorietà internazionale con la pratica dei sequestri, tra cui quello del filippino Angelo de la Cruz rilasciato dopo il ritiro del contingente filippino. Il gruppo ha sequestrato anche numerosi giornalisti, tra cui i francesi Georges Malbrunot e Christian Chesnot, rilasciati dopo alcuni mesi [2], e l'italiano Enzo Baldoni, ucciso pochi giorni dopo[3].

Ideologia e campo d'azione[modifica | modifica wikitesto]

L'Esercito islamico dell'Iraq è un gruppo di matrice islamico-nazionalista incentrato sulla liberazione dell'Iraq. In passato ha avuto contatti e alleanze con gruppi di stampo internazionale operanti in Iraq, ma successivamente, divergenze ideologiche e strategiche lo hanno prima allontanato e poi portato allo scontro con i suddetti gruppi. L'organizzazione opera principalmente nelle zone sunnite dell'Iraq, in particolare nel centro-nord e nelle zone circostanti la capitale. In tempi recenti ha ridotto moltissimo la sua attività a causa della creazione dei Sahwa, milizie sunnite alleate agli Stati Uniti, a cui partecipa attivamente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniel Cassman, Islamic Army in Iraq | Mapping Militant Organizations, su stanford.edu. URL consultato il 14 settembre 2012.
  2. ^ Christian Chesnot, Georges Malbrunot, Prigionieri in Iraq, introduzione di Mario Portanova, Milano, Marco Tropea, 2006, ISBN 978-88-438-0574-7.
  3. ^ AA.VV., Un mese nella vita di Enzo Baldoni, Milano, Editoriale Diario, 2004, SBN IT\ICCU\RMS\1240406.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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