Eruzione dell'Etna del 1865

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Eruzione dell'Etna del 1865
La bottoniera dei Monti Sartorius a destra e a sinistra la colata del 1865 (più scura) si sovrappone ad una preesistente.
VulcanoEtna
StatoBandiera dell'Italia Italia
Comuni interessatiPiedimonte Etneo, Linguaglossa, Mascali
Centro/i eruttivo/iFianco orientale di Monte Frumento delle Concazze: eruzione laterale tra faglia Pernicana, Rift di Nord-est e bordo settentrionale della Valle del Bove
Quota/e1800÷1650 m s.l.m.
Durata135 giorni
Prima fase eruttiva29 gennaio 1865
Ultima fase eruttivagiugno 1865
Caratteristiche fisicheattività piroclastiche; colata magmatica
VEI2 (stromboliana/vulcaniana)
NoteL'eruzione fu vista da Orazio Silvestri, il quale, ispirato da questa esperienza, intraprese i suoi studi di geofisica.

L'eruzione dell'Etna del 1865 ebbe inizio il 29 gennaio e si concluse nella metà di giugno dello stesso anno. In seguito ad essa nacquero i cosiddetti Monti Sartorius sul versante a nord-est.

Antica mappa della frattura del 1865

Fasi eruttive[modifica | modifica wikitesto]

L'attività del vulcano ebbe inizio, con emissione di vapori e gas dal monte Frumento delle Concazze, alle ore 14,30 del 28 gennaio 1865 seguita da rombi e scuotimenti e scosse sismiche. Il 29 gennaio alle ore 23 si manifestò un forte sisma che interessò tutta l'area orientale del vulcano provocando panico negli abitanti di tutti i comuni dell'area reiterandosi per alcune ore; poco dopo tre fontane di lava sgorgarono da fenditure apertesi tra 1800 e 1750 m. s.l.m. Il 30 gennaio ad est di monte Frumento si aprì una fenditura di circa 400 metri che emise ulteriori 8 fontane di lava. Con passare del tempo le fratture e i punti di emissione continuarono a spostarsi verso est con la formazione di otto coni tutti attivi tra il 4 il 5 febbraio. L'eruzione sembrò rallentare ma riprese vigore tra il 19 e il 25 marzo. Le colate furono almeno tre di cui la più bassa, verso nord-est si fermò il 9 febbraio mentre una successiva si arrestò il 12 dello stesso mese. Una nuova colata circondava Monte Chiovazzi alla fine di marzo raggiungendo la massima lunghezza il 4 aprile. Dopo varie emissioni successive l'attività cessò nella metà del mese di giugno[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ P.Carveni:l'eruz.laterale etnea del 1865 e la nascita dei monti Sartorius pdf (PDF), su editorialeagora.it. URL consultato il 20 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2007).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariano Grassi, Relazione storica ed osservazioni sulla eruzione etnea del 1865 e su' tremoti flegrei che la seguirono, Catania, Stabilimento tipografico Galatola, 1865.
  • Orazio Silvestri, I fenomeni vulcanici presentati dall'Etna nel 1863-64-65-66, considerati in rapporto alla grande eruzione del 1865, Catania, Accademia Gioenia di Scienze naturali s.3,volI,pag 53-319, 1867.

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