Equus africanus africanus

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Asino selvatico della Nubia
Stato di conservazione
Critico
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Perissodactyla
Famiglia Equidae
Genere Equus
Specie E. africanus
Sottospecie E. a. africanus
Nomenclatura trinomiale
Equus africanus africanus
Heuglin e Fitzinger, 1866
Sinonimi

Equus asinus africanus

Nomi comuni

Asino delle steppe della Nubia
Asino della Nubia

L'asino selvatico della Nubia (Equus africanus africanus) è una sottospecie dell'asino selvatico africano (Equus africanus), un mammifero perissodattilo appartenente alla famiglia degli Equidi, e segnalato come specie minacciata nella Lista rossa del 2006 dello IUCN[1]. Altre fonti dicono che potrebbe essere estinto in natura, e rimanere solo come specie in cattività[2].

Equus africanus africanus è considerato, insieme ad Equus africanus somalicus, il capostipite delle altre specie di asino selvatico[3].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

È alto al garrese 115 cm, ha il mantello grigio-giallastro a riflessi rossicci nella parte superiore del corpo, mentre le zampe e la punta della coda sono bianche. La criniera è nera, come la croce dorsale e il ciuffo caudale. Ha anche una striatura dorsale, anch'essa nera[4].

Areale[modifica | modifica wikitesto]

L'asino africano della Nubia prende il nome dall'antica zona omonima e vive o viveva nel nordest dell'Africa, nella zona che va dal Sudan orientale al Mar Rosso. Nel 1984 si stimava che ci fossero 1643 esemplari di asino selvatico della Nubia in Sudan[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ africanus africanus Archiviato il 31 luglio 2018 in Internet Archive. su zipcodezoo.com
  2. ^ Fonte: Zoo di San Diego, su sandiegozoo.org. URL consultato il 6 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
  3. ^ L'asino nella preistoria[collegamento interrotto]
  4. ^ Asino Archiviato il 28 novembre 2007 in Internet Archive. a cura di Stefania Busatta.
  5. ^ Bill Clark, Equus africanus, 1984[collegamento interrotto].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Equid Specialist Group 1996. Equus africanus ssp. africanus. In: IUCN 2006. 2006 IUCN Red List of Threatened Species. www.iucnredlist.org
  • Equid Specialist Group 1996. In IUCN 2008. 2008 IUCN Red List of Threatened Species. IUCNRedList.org.

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