Chilabothrus angulifer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Epicrates angulifer)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Boa di Cuba
Stato di conservazione
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Serpentes
Famiglia Boidae
Sottofamiglia Boinae
Genere Chilabothrus
Specie C. angulifer
Nomenclatura binomiale
Chilabothrus angulifer
(Cocteau e Bibron, 1840)
Sinonimi

Epicrates angulifer

Il boa di Cuba (Chilabothrus angulifer Cocteau e Bibron, 1840) è un serpente della famiglia dei Boidi.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È la specie maggiore, quanto a dimensioni, del genere Chilabothrus, diffuso in America centrale e meridionale e nelle isole caraibiche. Può infatti raggiungere i 4 metri e mezzo di lunghezza, misura decisamente notevole per un appartenente alla sottofamiglia dei Boini. La colorazione, come per altri Chilabothrus, abbonda di riflessi metallici sulle squame; il colore di fondo è grigio-argenteo sparso di macchie e striature bruno-rossastre e nere.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Vive a Cuba e nell'Isola della Gioventù. Gran parte del suo habitat originario, la foresta pluviale, è stata distrutta per far posto alle colture di canna da zucchero, dove si è in effetti marginalmente stabilito.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

I boa di Cuba si nutrono di roditori e uccelli, ma oggi prevalentemente di ratti e topi, che insidiano fin nei pressi delle abitazioni e nei coltivi. Attendono la preda in agguato, scattando fulminei non appena a tiro; l'avviluppano poi con le spire per ucciderla prima di ingollarla. Sono serpenti molto attivi e necessitano di ampie zone di alimentazione; sono soprattutto diurni, salvo che nei mesi estivi, quando sono attivi di notte e trascorrono il giorno ben nascosti nell'intrico della vegetazione. Ovovivipari, le femmine «partoriscono», dopo circa 3 mesi di gestazione, 15 - 20 piccoli di 39 - 59 centimetri. Questi già a 3 anni superano i 150 cm e raggiungono la maturità sessuale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Day, M. & Tolson, P. 1996, Chilabothrus angulifer, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Chilabothrus angulifer, in The Reptile Database. URL consultato il 25 novembre 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rettili: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rettili