Enzo Benedetti

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Enzo Benedetti
Enzo Benedetti con la maglia del Palermo
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1965 - giocatore
1984 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1951Carpanesi Boys di La Spezia
Squadre di club1
1951-1952Spezia24 (0)
1952-1953Latina23 (0)
1953-1955Chinotto Neri? (?)
1955-1965Palermo273 (0)
Carriera da allenatore
1966-1968PalermoGiovanili
1970-1972Siracusa[1]
1972-1973Barletta
1973-1974Cosenza[2]
1974-1975Frosinone[3]
1976-1977Albese
1978-1979Mazara[4]
1979-1980Casalotti[5]
1982-1984Bandiera dell'Italia Italia femminile
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Enzo Benedetti (Vezzano Ligure, 11 giugno 1931[6]Roma, 2 gennaio 2017) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Benedetti nasce a Vezzano Ligure, in Provincia della Spezia, in Liguria. Ha sposato una ragazza palermitana.[7] Muore a il 2 gennaio 2017, ad 85 anni, 5 mesi prima di compiere il suo 86º compleanno.[8][9]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era un mediano in grado di giocare in tutte le aree del campo: quindi veniva considerato un jolly.[10]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Approdo allo Spezia[modifica | modifica wikitesto]

Incomincia la carriera da calciatore muovendo i primi passi nel Carpanesi Boys di La Spezia, per poi essere prelevato proprio dal primo club dell'omonima città ligure, lo Spezia. La squadra disputa il campionato di Serie C 1951-1952 e Benedetti colleziona 24 presenze.[11] Lo Spezia, al termine della stagione, sarà però assorbito nella nuova IV Serie (Serie D dell'epoca).

Latina e Chinotto Neri[modifica | modifica wikitesto]

Proprio in tale livello calcistico passerà in seguito nel Latina per l'edizione 1952-1953, giocando nella Chinotto Neri, squadra calcistica di Roma, per il biennio successivo 1953-1955, con la quale ottiene un secondo posto consecutivo.

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'esperienza a Roma, passa al Palermo appena l'estate successiva, che si appresta a disputare la Serie B 1955-1956. Otterrà la promozione nella Serie A 1956-1957 con un secondo posto finale. Ha successivamente esordito in massima categoria, con la maglia rosanero e per la sua prima volta, il 18 settembre 1956, in Palermo-Lanerossi Vicenza (3-1).

Con i siciliani giocò 10 stagioni consecutive, sino al 1964-1965, divenendone capitano dal 1955, dopo il suo primo arrivo in Sicilia, al 1962.[12][13] Con loro realizzò anche il suo primo e unico gol in carriera, nonché della bandiera, nella partita in trasferta contro il Napoli valevole per la terza giornata del girone H di Coppa Italia 1958, persa 4-2.

In carriera ha totalizzato complessivamente 101 presenze in Serie A e 172 presenze in Serie B, contribuendo a 3 promozioni in massima serie con il Palermo.

Per quanto riguarda le dispute nelle coppe nazionali e internazionali, ha disputato 11 partite di Coppa Italia segnando una rete e altre 4 partite (2 a testa) tra Coppa delle Alpi 1960 e Coppa Mitropa 1960.

Del Palermo è soprattutto il secondo giocatore più presente nella storia della società con 288 apparizioni in assoluto, dietro Roberto Biffi.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che ebbe smesso di giocare gli fu affidata la guida della formazione “De Martino” del Palermo. Nel Campionato Primavera 1966-67 guidò la squadra fino alla finale del torneo riservato alle squadre di Serie B. Comincia la propria carriera da allenatore in prima squadra nella Serie D 1970-1971, con il Siracusa, che guida alla vittoria del campionato dilettantistico portandolo in Serie C, in particolare dopo aver vinto uno spareggio con il lancio della moneta contro la squadra dei Cantieri Navali di Palermo. La stagione seguente, ove è confermato, ottiene la salvezza.

Allena poi i club di Barletta, Cosenza, Frosinone, Albese e Mazara, tra la Serie C e le categorie minori.

Nella stagione 1979-1980 portò la formazione romana del Casalotti all'unica promozione in Serie C2, conquistando il secondo posto del girone D della Serie D alle spalle del Sant'Elena Quartu, ma l'annata successiva venne esonerato.

L'anno dopo diventò anche tecnico della Nazionale di calcio femminile dell'Italia, per il biennio seguente.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Siracusa: 1970-1971

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, p. 315
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1975, edizioni Panini, p. 3279
  3. ^ Almanacco illustrato del calcio 1975, edizioni Panini, p. 305
  4. ^ Almanacco illustrato del calcio 1979, edizioni Panini, p. 339
  5. ^ Almanacco illustrato del calcio 1980, edizioni Panini, p. 350
  6. ^ Arrigo Beltrami (a cura di). Almanacco illustrato del calcio 1980. Modena, Panini, 1979, p. 14
  7. ^ Luigi Tripisciano, Album rosanero, Palermo, Flaccovio Editore, giugno 2004, p. 113, ISBN 88-7804-260-9.
  8. ^ Lutto per il Palermo, muore lo storico capitano Benedetti Gds.it
  9. ^ Calcio: morto Enzo Benedetti, storico capitano del Palermo, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 5 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2017).
  10. ^ Giuseppe Bagnati; Vito Maggio; Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p. 79, ISBN 88-8207-144-8.
  11. ^ TIFO SOLO SPEZIA 1951/52 Serie C Girone C, su tifosolospezia.altervista.org.
  12. ^ I primi 60 anni: dal 1954 al 1960 Archiviato il 6 febbraio 2012 in Internet Archive. Cuorerosanero.com
  13. ^ 1962 - Pasta con le sarde[collegamento interrotto] lnx.manierosanero.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]