Enteroctopus dofleini

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Polpo gigante del Pacifico
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Mollusca
Classe Cephalopoda
Ordine Octopoda
Famiglia Octopodidae
Genere Enteroctopus
Specie E. dofleini
Nomenclatura binomiale
Enteroctopus dofleini
(Wülker, 1910)
Sinonimi

Octopus punctatus
Gabb, 1862
Octopus dofleini
Wülker, 1910
Polypus dofleini
Wülker, 1910
Octopus dofleini dofleini
(Wülker, 1910)
Polypus apollyon
Berry, 1912
Octopus dofleini apollyon
(Berry, 1912)
Polypus gilbertianus
Berry, 1912
Octopus gilbertianus
Berry, 1912
Octopus apollyon
(Berry, 1913)
Octopus madokai
Berry, 1921
Paroctopus asper
Akimushkin, 1963
Octopus dofleini martini
Pickford, 1964

Areale

Il polpo del Pacifico[2] (Enteroctopus dofleini (Wülker, 1910)), conosciuto maggiormente come polpo gigante del Pacifico, è un grosso cefalopode della famiglia degli Octopodidi.[3] Vive lungo le coste del Nordpacifico, a profondità di circa 65 metri, ma lo si incontra anche in acque più basse o a profondità maggiori. È ritenuta la specie più grande di polpo: ne è stato, infatti, rinvenuto un esemplare vivo del peso di 71 kg[4]. Un altro contendente per questo titolo è il polpo a sette tentacoli, di cui è stata ritrovata una carcassa del peso di 61 kg, ma che da vivo è stato stimato pesasse 75 kg[5][6].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome specifico dofleini fu scelto da Gerhard Wülker in onore dello scienziato tedesco Franz Theodor Doflein[7].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Primo piano di polpo gigante.

Il polpo gigante del Pacifico si distingue dalle altre specie per le maggiori dimensioni. Gli adulti pesano intorno ai 15 kg e sono lunghi mediamente 4,5 metri. Il mantello del polpo ha forma sferica e comprende quasi tutti gli organi più importanti. La pelle è rugosa ed è ricoperta da piccole sacche di pigmento, dette cromatofori, che consentono all'animale di cambiare colore a seconda dell'ambiente circostante (mimesi). Possiede inoltre un forte becco nel cavo orale che gli consente un'efficace predazione di crostacei molluschi e pesci.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Malgrado le grandi dimensioni, il polpo gigante vive solo 4/5 anni. Per ovviare alla brevità del suo ciclo vitale è molto prolifico. Le femmine depongono fino a 100 000 uova e muoiono alla loro schiusa. I piccoli sono grandi solo quanto un chicco di riso e solo in pochissimi arriveranno all'età adulta. Durante la riproduzione, il polpo maschio deposita una spermatofora (o sacca dello sperma) lunga più di 1 metro. Spermatofore così lunghe sono tipiche dei polpi del genere Enteroctopus[8].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si nutre di piccoli crostacei e bivalvi. Le prede vengono afferrate con le ventose e poi frantumate con il robusto becco di chitina. Deposita i resti non commestibili delle sue prede all'entrata della sua tana (una grotta sul fondale) nella quale si nasconde dai suoi nemici.

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Il polpo gigante costituisce un'importante fonte di cibo per vari mammiferi e pesci marini come la foca comune, la lontra marina, il capodoglio ed alcuni squali. A volte, in cattività, è stato visto difendersi dallo spinarolo (cosa che si presume possa succedere anche in natura). Negli Stati Uniti viene inoltre pescato attivamente anche dall'uomo.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La lista rossa IUCN considera la specie come a rischio minimo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) AAllcock, L., Taite, M. & Allen, G., Enteroctopus dofleini, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 3 aprile 2018.
  3. ^ (EN) Enteroctopus dofleini, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 9 febbraio 2018.
  4. ^ (EN) Cosgrove, J. A. 1987. Aspects of the Natural History of Octopus dofleini, the Giant Pacific Octopus. M.Sc. Thesis. Department of Biology, University of Victoria (Canada), 101 pp.
  5. ^ (EN) O'Shea, S. 2004. The giant octopus Haliphron atlanticus (Mollusca : Octopoda) in New Zealand waters. New Zealand Journal of Zoology 31(1): 7-13.
  6. ^ (EN) O'Shea, S. 2002. Haliphron atlanticus — a giant gelatinous octopus. Biodiversity Update 5: 1.
  7. ^ Hans G. Hansson, BEMON. D, su Biographical Etymology of Marine Organism Names, 14 novembre 1997. URL consultato il 9 dicembre 2022.
  8. ^ (EN) Norman, M. 2000. Cephalopods: A World Guide. Hackenheim, ConchBooks, p. 214.

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