Ente nazionale per l'aviazione civile

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ente nazionale per l'aviazione civile
ENAC sede principale di Roma
SiglaENAC
StatoBandiera dell'Italia Italia
TipoEnte pubblico
Istituito25 luglio 1997
daGoverno Prodi I
PredecessoreRegistro aeronautico italiano (RAI), Ente nazionale gente dell'aria (ENGA), Direzione generale dell'aviazione civile (Civilavia)
PresidentePierluigi Di Palma
Direttore generaleAlessio Quaranta
Bilancio210,3 milioni di euro (2015)[1]
Impiegati838[2]
Sede
  • viale Castro Pretorio, 118
    00185 Roma
  • via Gaeta, 3
    00185 Roma
  • via Gaeta, 8
    00185 Roma
Sito webwww.enac.gov.it

L'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) è l'autorità italiana di regolamentazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell'aviazione civile sottoposta al controllo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

È un ente pubblico non economico dotato di autonomia regolamentare, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e finanziaria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 il governo italiano emana il decreto legislativo n. 250[3], che riunisce in ENAC le competenze e le funzioni del Registro aeronautico italiano, della Direzione generale dell'aviazione civile del Ministero dei Trasporti e della Navigazione e dell'Ente nazionale della gente dell'aria.

Dal 1997 in poi la normativa specifica ha subito molteplici modifiche, stralci, integrazioni e innovazioni all'impianto previsionale del decreto istitutivo dell'Ente, la cui analisi va quindi integrata sia con quella delle circolari e dei regolamenti, parimenti disponibili sul sito Internet dell'ENAC[4], sia con il dettato del nuovo Codice della navigazione. Molte delle competenze dell'ENAC sono oggi progressivamente trasferite all'European Aviation Safety Agency e presumibilmente i compiti dell'ENAC saranno più di carattere limitato e regionale.

Dal 1 luglio 2021 è presieduto da Pierluigi Di Palma.[5]

Competenze[modifica | modifica wikitesto]

L'articolo 2 del decreto istitutivo 250/1997 sanciva che l'ENAC:

«esercita le funzioni amministrative e tecniche già attribuite alla Direzione generale dell'aviazione civile (D.G.A.C.)[6], al Registro aeronautico italiano (R.A.I.) ed all'Ente nazionale della gente dell'aria (E.N.G.A.) ed in particolare provvede ai seguenti compiti:
    1. regolamentazione tecnica ed attività ispettiva, sanzionatoria, di certificazione, di autorizzazione, di coordinamento e di controllo, nonché tenuta dei registri e degli albi nelle materie di competenza;
    2. razionalizzazione e modifica delle procedure attinenti ai servizi aeroportuali, secondo la normativa vigente ed in relazione ai compiti di garanzia, di indirizzo e programmazione esercitati;
    3. attività di coordinamento con l'Ente nazionale di assistenza al volo e con l'Aeronautica militare, nell'ambito delle rispettive competenze per le attività di assistenza al volo;
    4. rapporti con enti, società ed organismi nazionali ed internazionali che operano nel settore dell'aviazione civile e rappresentanza presso gli organismi internazionali, anche su delega del Ministro dei trasporti e della navigazione[7];
    5. istruttoria degli atti concernenti tariffe, tasse e diritti aeroportuali per l'adozione dei conseguenti provvedimenti del Ministro dei trasporti e della navigazione[7];
    6. definizione e controllo dei parametri di qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo nei limiti previsti dal regolamento di cui all'articolo 10, comma 13, della legge 24 dicembre 1993, n. 537;
    7. regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali, dei piani di rischio aeroportuali, dei programmi di intervento e dei piani di investimento aeroportuale, nonché eventuale partecipazione all'attività di gestione degli aeroporti di preminente interesse turistico e sociale, ovvero strategico-economico».

Recita l'articolo 687 del Codice della Navigazione[8]

«L'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC), nel rispetto dei poteri di indirizzo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nonché fatte salve le competenze specifiche degli altri enti aeronautici, agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell'aviazione civile, mediante le proprie strutture centrali e periferiche, e cura la presenza e l'applicazione di sistemi di qualità aeronautica rispondenti ai regolamenti comunitari».

Correzioni e integrazioni sono state recentemente apportate al Codice della navigazione dal decreto legislativo nº 151 del 15 marzo 2006[9], Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 9 maggio 2005, n. 96, recante la revisione della parte aeronautica del codice della navigazione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006.

L’ente rappresenta l'Italia nelle maggiori organizzazioni internazionali dell'aviazione civile, come l'International Civil Aviation Organization (ICAO), la European Civil Aviation Conference, la European Aviation Safety Agency ed EUROCONTROL, con le quali ha continui rapporti di confronto e collaborazione e nelle quali riveste anche posizioni di leadership.

Composizione dell'ENAC[modifica | modifica wikitesto]

Gli organi dell'ENAC sono:[10] presidente, consiglio di amministrazione, collegio dei revisori dei conti e direttore generale, tutti scelti tra soggetti aventi particolare capacità ed esperienza riferite al trasporto aereo e all'aviazione civile. L'iter di nomina del presidente prevede la designazione da parte del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dei Trasporti, e quindi il parere delle commissioni Trasporti della Camera dei deputati e del Senato ed infine il decreto di nomina del presidente della Repubblica. Il direttore generale (coadiuvato da un vice direttore generale nominato dal consiglio di amministrazione su proposta del presidente e del consiglio di amministrazione) è nominato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Per la nomina del collegio dei revisori dei conti, costituito da un presidente e due membri, si provvede con un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. L'attuale struttura dell'ENAC è stata fissata dalla disposizione organizzativa del direttore generale nº 22/DG del 18 marzo 2010.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

L'ENAC opera con 20 strutture organizzative:

  • una struttura centrale a competenza generale: la direzione generale e le 3 direzioni centrali a supporto della direzione generale
  • 6 direzioni centrali: regolazione tecnica, sviluppo economico, infrastrutture aeroporti e spazio aereo, amministrazione e finanza, attività aeronautiche, coordinamento aeroporti[11]
  • 13 strutture periferiche a competenza territoriale: le Direzioni Aeroportuali[12]

Personale[modifica | modifica wikitesto]

L'ENAC ha, nel complesso, un organico di circa 1.000 unità, di cui cento ingegneri ed una ventina gli ispettori di volo, piloti con diversi anni di esperienza presso operatori aerei.

Attività dell'ENAC[modifica | modifica wikitesto]

Nell'istituire l'ENAC il legislatore ha riservato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le seguenti competenze:

  • indirizzo, vigilanza e controllo in materia aeronautica
  • promozione di accordi internazionali
  • vigilanza sull'ENAV e sull'Aero Club d'Italia
  • convenzioni con gli enti vigilati
  • valutazione dei piani di investimento nel settore aeroportuale
  • monitoraggio e statistiche sul trasporto aereo

Il mandato istituzionale dell'ENAC prevede:

  • attività propedeutica all'affidamento a società di capitale della concessione per la gestione degli aeroporti
  • attuazione del decreto legislativo sul libero accesso al mercato dei servizi a terra (handling) negli aeroporti italiani
  • regolamentazione delle procedure dei servizi aeroportuali
  • esame e valutazione dei piani regolatori, dei piani di rischio e dei programmi di interventi, investimenti e sviluppo in ambito aeroportuale
  • istruttoria degli atti relativi a tariffe, tasse e diritti aeroportuali
  • verifica delle condizioni che possano giustificare l'istituzione di oneri di servizio pubblico su specifici collegamenti aerei
  • certificazione del personale operante nell'ambito aeronautico e della navigazione aerea
  • attuazione delle raccomandazioni adottate dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo

Con sede centrale a Roma, l'ENAC è rappresentato, nei maggiori aeroporti italiani, dalle Direzioni Territoriali (ex Aeroportuali) (Nord-Ovest, Milano Malpensa, Lombardia, Nord-Est, Emilia-Romagna, Toscana, Regioni Centro, Campania, Puglia-Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale). Ulteriori obiettivi dell'ENAC sono la garanzia della qualità dei servizi resi all'utente e la tutela dei diritti del passeggero. Seguendo le indicazioni dell'Unione europea, l'ENAC ha redatto la Carta dei diritti del passeggero[4] e la Carta dei servizi dei gestori aeroportuali.[13] Nella Carta dei diritti del passeggero è raccolta in un testo unico la normativa vigente a livello nazionale, comunitario ed internazionale sulle forme di tutela rivendicabili oggi dal passeggero, in caso di disservizi, mentre la Carta dei servizi dei gestori aeroportuali definisce gli standard qualitativi minimi che devono essere osservati da ciascuno degli operatori aeroportuali nei servizi forniti ai passeggeri.

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza»
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010 [14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio di previsione 2015., su enac.gov.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  2. ^ Conto annuale 2014, personale a tempo indeterminato più personale a tempo determinato e distaccati. (PDF), su enac.gov.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  3. ^ Decreto legislativo nº 250 del 25 luglio 1997 su www.parlamento.it.
  4. ^ a b Ente Nazionale per l'Aviazione Civile - Italian Civil Aviation Authority, su ENAC. URL consultato il 19 nov 2022.
  5. ^ ENAC, Pierluigi Di Palma è il nuovo Presidente dell'ENAC, su teleborsa.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  6. ^ Dell'allora Ministero dei trasporti e della navigazione, oggi Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2007).
  7. ^ a b Oggi Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2007).
  8. ^ così come modificato dalil d.lgs del 9 maggio 2005 n. 96 Revisione della parte aeronautica del Codice della navigazione, a norma dell'articolo 2 della legge 9 novembre 2004, nº 265, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nº 191 dell'8 giugno 2005, serie ordinaria:.
  9. ^ Dlgs 151/06, su parlamento.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  10. ^ In base a quanto stabilito dal decreto istitutivo nº 250/97.
  11. ^ Organigramma ENAC (PDF), su enac.gov.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  12. ^ Direzioni aeroportuali., su enac.gov.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  13. ^ Carta dei servizi dei gestori aeroportuali., su enac.gov.it. URL consultato il 19 nov 2022.
  14. ^ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN131091018 · LCCN (ENno2012054522 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012054522