Enrico VIII (Shakespeare)

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Enrico VIII
Dramma storico in cinque atti
Facsimile della copertina dell'edizione pubblicata nel First Folio
AutoreWilliam Shakespeare
Titolo originaleThe Life of King Henry the Eighth
Lingua originaleInglese
GenereDramma storico, teatro elisabettiano
AmbientazioneA Londra, Westminster e Kimbolton
Composto nel1612 - 1613
Personaggi
  • Re Enrico VIII
  • Il Cardinale Wolsey
  • Il Cardinale Campeggi
  • Chapuys, ambasciatore dell'imperatore Carlo V
  • Cranmer, arcivescovo di Canterbury
  • Il Duca di Norfolk
  • Il Duca di Buckingham
  • Il Duca di Suffolk
  • Il Conte di Surrey
  • Il Lord Ciambellano
  • Il Lord Cancelliere
  • Gardiner, vescovo di Winchester
  • Il Vescovo di Lincoln
  • Lord Abergavenny
  • Lord Sands
  • Sir Enrico Guildford
  • Sir Tommaso Lovell
  • Sir Antonio Denny
  • Sir Nicola Vaux
  • Segretari di Wolsey
  • Cromwell, al servizio di Wolsey
  • Griffith, gentiluomo d'onore della regina Caterina
  • Tre Gentiluomini
  • Il Dottor Butts, medico del Re
  • L'Araldo della Giarrettiera
  • Il Sovrintendente del duca di Buckingham
  • Brandon
  • Un Sergente d'armi
  • Un Usciere della sala del Consiglio
  • Un Guardaportone e il suo Uomo
  • Un Paggio di Gardiner
  • Un Banditore
  • La Regina Caterina, moglie del Re, poi divorziata
  • Anna Bolena, sua damigella d'onore, poi Regina
  • Una vecchia dama, amica di Anna Bolena
  • Pazienza, cameriera della regina Caterina
  • Signori e signore, cameriere della regina, segretari, ufficiali, guardie, persone del seguito, scribi
  • Spiriti
 

«Le colpe degli uomini sono incise nel bronzo; le loro virtù le scriviamo nell'acqua.»

Enrico VIII è un dramma storico di William Shakespeare composto nel 1612 - 1613 alla cui stesura del testo collaborò probabilmente, come già ne I due nobili cugini, il drammaturgo John Fletcher. È ispirato alla figura di Enrico VIII d'Inghilterra.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

L’azione inizia col ripudio della regina Caterina d'Aragona da parte di Enrico VIII, che l’allontana dalla corte sia perché non gli dà il tanto sospirato erede, sia per gli intrighi del cardinale-ministro Thomas Wolsey che si vuol vendicare della donna per non aver ottenuto l’Arcidiocesi di Toledo, non essendo Caterina intervenuta in suo favore presso l’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V d'Asburgo. Segue l’incoronazione di Anna Bolena a regina d’Inghilterra, e poi, numerosi avvenimenti tragici: i drammi del Duca di Buckingham, condannato a morte per gli intrighi del cardinale Wolsey, e del cardinale Wolsey stesso, privato di tutti gli incarichi e tutti i beni, e sostituito da Tommaso Moro nella carica di ministro, per aver scritto a Papa Clemente VII di bloccare l’istanza di divorzio di Enrico VIII. Alla fine, la nascita della figlia di Enrico, Elisabetta, e il suo battesimo concludono l’opera con un’atmosfera di serenità e di speranza, come profezia d'una futura era di pace e grandezza.

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

Quando Shakespeare scrive il dramma (tre anni prima della sua morte), Tommaso Moro era stato giustiziato da quasi ottant'anni per aver rifiutato sia la ratifica del divorzio del re sia la ribellione all’autorità papale, e l'autore ne dà un'immagine positiva (aveva anche contribuito, seppur in misura minima, al dramma Sir Tommaso Moro). Anche Wolsey si riscatta nella caduta, riconoscendo umilmente la “vana pompa e gloria di questo mondo”, avendo ritrovato “una pace interiore che supera tutte le dignità della terra”. Il Bardo mostra, tramite il Duca di Buckingham, Caterina e Wolsey, una particolare attenzione al dramma degli sconfitti della storia, ed è magnanimo nel giudicarli, facendo risaltare i loro meriti.

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Controllo di autoritàVIAF (EN174111936 · LCCN (ENn84050116 · GND (DE4099352-8 · BNF (FRcb12316261c (data) · J9U (ENHE987007520687905171