Enoxaparina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Enoxaparina
Nomi alternativi
Clexane
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare(C26H40N2O36S5)n
Massa molecolare (u)4500 daltons (media)
Numero CAS679809-58-6
Numero EINECS696-630-4
Codice ATCB01AB05
PubChem772 CID 772
DrugBankDBSALT002813
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
sottocute
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità92%
Legame proteico80% legata alla albumina
Metabolismoprincipalmente renale
Emivita4,5 ore
Indicazioni di sicurezza

L'enoxaparina (chiamata anche in fase di sperimentazione PK 10169), utilizzata come sale di sodio, è un frammento di eparina a basso peso molecolare. È preparata per depolimerizzazione dell'estere benzoico dell'eparina estratta dalla mucosa porcina.

L'enoxaparina presenta, rispetto all'eparina naturale, un netto aumento del rapporto tra l'attività anti-Xa e quella anti-IIa, rapporto che diventa superiore a 4. Pertanto nell'animale essa svolge buona attività antitrombotica con minima interferenza sul sanguinamento, essendo inoltre trombolitica[1][2][3]. Nell'uomo è possibile confermare una buona attività antitrombotica senza significativa interferenza con i test della coagulazione.[4][5][6]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo somministrazione sottocutanea, l'assorbimento del farmaco è rapido e completo.
Tre ore dopo somministrazione di 20 e 40 mg si osserva la massima attività plasmatica cui corrispondono livelli plasmatici di 1,6 µg/ml e di 3,8 µg/ml rispettivamente.
L'attività anti-Xa generata dall'enoxaparina è localizzata nello spazio intravascolare.
L'emivita è di 4,4 ore ma nei soggetti anziani può raggiungere le 6-7 ore. L'enoxaparina viene metabolizzata solo in minima parte ed essenzialmente per via epatica attraverso meccanismi di desolfatazione e depolimerizzazione. L'eliminazione è prevalentemente renale[7][8]

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

È utilizzata per il trattamento profilattico pre e post operatorio delle malattie tromboemboliche venose, associate ad interventi chirurgici, in particolare ortopedici.[9][10] È inoltre utilizzata per la prevenzione della coagulazione del sangue nella circolazione extracorporea durante l'emodialisi.[11][12]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'enoxaparina è controindicata in caso di ipersensibilità, endocardite batterica acuta, anomalie dell'emostasi, trombocitopenia (nei pazienti che presentano positività del test di aggregazione in vitro in presenza di enoxaparina).
Sono da ritenersi ulteriori controindicazioni l'ulcera peptica e gli accidenti cerebrovascolari. L'enoxaparina non può essere iniettata per via intramuscolare.
Va adoperata con cautela in caso di insufficienza epatica e di ipertensione arteriosa non controllata.
La sperimentazione animale non ha dimostrato effetti embriotossici o teratogeni, tuttavia per prudenza se ne sconsiglia comunque la somministrazione durante il primo trimestre di gravidanza.

Particolare attenzione e cautela va riservata in caso di contemporanea assunzione di antiaggreganti piastrinici, antinfiammatori non steroidei, acido acetilsalicilico, destrano e farmaci antagonisti della vitamina K che possono aumentare l'effetto anticoagulante dell'enoxaparina.

Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazioni emorragiche, ecchimosi localizzate al sito di iniezione, necrosi cutanea acuta,[13] trombocitopenia[14] ed aumento delle transaminasi.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

L'enoxaparina viene somministrata per via sottocutanea in una plica cutanea dell'addome.
Nei pazienti che non presentano rischi tromboembolici particolari erano generalmente ritenuti sufficienti 20 mg (2000 UI) al giorno per ottenere una prevenzione efficace. Si è poi dimostrato che tale dose è insufficiente ai fini della profilassi. Attualmente la profilassi necessaria adottata in tutto il mondo, sia in ambito medico che chirurgico, è di 4000 UI al giorno. In chirurgia generale la prima iniezione deve essere effettuata due ore prima dell'intervento, mentre in chirurgia ortopedica la prima iniezione deve essere praticata 12 ore prima.[15]
La durata della terapia dipende dalla persistenza dei rischi tromboembolici: di solito l'enoxaparina si somministra per 7-10 giorni dopo l'intervento chirurgico, fino a quando il paziente non torna a deambulare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gesa Wiegand, Vanya Icheva, Martin Schöning, e Michael Hofbeck, Successful thrombolysis following enoxaparin therapy in two pediatric patients with congenital heart disease presenting with intracardiac and cerebral thrombosis (abstract), in Thrombosis Journal, vol. 12, n. 19, settembre 2014, DOI:10.1186/1477-9560-12-19, PMID 25278813PMC PMC4182280.
    «Enoxaparin displays fibrinolytic activity through stimulation of endothelial release of tissue plasminogen activator»
  2. ^ Mestre M, Clairefond P, Mardiguian J, Trillou M, Le Fur G, Uzan A, Comparative effects of heparin and PK 10169, a low molecular weight fraction, in a canine model of arterial thrombosis, in Thromb. Res., vol. 38, n. 4, maggio 1985, pp. 389–99, PMID 4012669.
  3. ^ Brace LD, Fareed J, Heparin-induced platelet aggregation: dose/response relationships for a low molecular weight heparin derivative (PK 10169) and its subfractions, in Thromb. Res., vol. 42, n. 6, giugno 1986, pp. 769–82, PMID 3726798.
  4. ^ Etienne J, Millot F, Pieron R, Laruelle P, Release of LPL activity after intravenous injection of a low molecular weight heparin, in Br J Clin Pharmacol, vol. 16, n. 6, dicembre 1983, pp. 712–4, PMC 1428365, PMID 6661357.
  5. ^ Vinazzer H, Woler M, A new low molecular weight heparin fragment (PK 10169): in vitro and in vivo studies, in Thromb. Res., vol. 40, n. 2, ottobre 1985, pp. 135–46, PMID 3878009.
  6. ^ Vinazzer H, Woler M, A new low molecular weight heparin fragment (PK 10169): in vitro and in vivo studies, in Haemostasis, vol. 16, n. 2, 1986, pp. 106–15, PMID 2423420.
  7. ^ Bara L, Samama M, Pharmacokinetics of low molecular weight heparins, in Acta Chir Scand Suppl, vol. 543, 1988, pp. 65–72, PMID 2847460.
  8. ^ Bara L, Samama M, Pharmacokinetics of low molecular weight heparins, in Acta Chir Scand Suppl, vol. 556, 1990, pp. 57–61, PMID 1963018.
  9. ^ Turpie AG, Levine MN, Hirsh J, et al., A randomized controlled trial of a low-molecular-weight heparin (enoxaparin) to prevent deep-vein thrombosis in patients undergoing elective hip surgery, in N. Engl. J. Med., vol. 315, n. 15, ottobre 1986, pp. 925–9, DOI:10.1056/NEJM198610093151503, PMID 3531851.
  10. ^ Turpie AG, Efficacy of a postoperative regimen of enoxaparin in deep vein thrombosis prophylaxis, in Am. J. Surg., vol. 161, n. 4, aprile 1991, pp. 532–6, PMID 1852136.
  11. ^ (FR) Pouzol P, Dechelette E, Jurkovitz C, Kuentz F, Polack B, [Enoxaparin in the prevention of thrombosis of extracorporeal circulation during dialysis of patients with chronic renal failure], in Rev Med Interne, vol. 9, n. 3, 1988, pp. 321–6, PMID 2841741.
  12. ^ Vareesangthip K, Thitiarchakul S, Kanjanakul I, et al., Efficacy and safety of enoxaparin during hemodialysis: results from the HENOX study, in J Med Assoc Thai, vol. 94, n. 1, gennaio 2011, pp. 21–6, PMID 21425724.
  13. ^ Nadir Y, Mazor Y, Reuven B, Sarig G, Brenner B, Krivoy N, A fatal case of enoxaparin induced skin necrosis and thrombophilia, in Eur. J. Haematol., vol. 77, n. 2, agosto 2006, pp. 166–8, DOI:10.1111/j.1600-0609.2006.00668.x, PMID 16856910.
  14. ^ Famularo G, Gasbarrone L, Minisola G, De Simone C, Systemic bleeding in a patient with enoxaparin-induced thrombocytopenia, in Am J Emerg Med, vol. 27, n. 6, luglio 2009, pp. 756.e1–2, DOI:10.1016/j.ajem.2008.10.011, PMID 19751647.
  15. ^ Lassen MR, Is the preoperative administration of enoxaparin 40 mg necessary to optimally prevent the occurrence of venous thromboembolism after hip surgery? A subanalysis of two pooled randomized trials, in J. Thromb. Haemost., vol. 7, n. 5, maggio 2009, pp. 889–91, DOI:10.1111/j.1538-7836.2009.03328.x, PMID 19245416.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]