Emo (famiglia)

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Stemma della famiglia Emo di Venezia
Blasonatura
Bandato di rosso e d'argento di 4 pezzi

Gli Emo sono una famiglia veneziana ascritta al patriziato sin dalla Serrata del Maggior Consiglio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente ritenuti di origine greca, degli Emo si ha notizia a partire dal XII secolo. La loro presenza nella vita pubblica fu frequente e costante sino alla fine della Serenissima (e anche nel periodo successivo)[1]

Molti membri della famiglia si distinsero in campo militare. Tra questi si ricordano Pietro, che guidò la resistenza di Chioggia nella guerra che oppose Venezia a Genova; Giovanni, che difese Gradisca contro l'invasione dei Turchi; nella guerra della Lega di Cambrai emersero Giovanni, che diresse le operazioni in Trentino, e Leonardo, vincitore a Brescia; più tardi Giovanni Alvise si sacrificò nella difesa di Candia; e, infine, spicca l'ammiraglio Angelo Emo che, pur essendo la Repubblica al tramonto, seppe per breve tempo riportarla alle antiche glorie militari[1].

Divennero Conti dell'Impero austriaco dopo la fine della Repubblica.

Emo Capodilista[modifica | modifica wikitesto]

Il cognome Capodilista fu aggiunto alla fine del XVIII secolo dalla linea primogenita, in seguito al matrimonio tra Leonardo Emo, ultimo della sua famiglia, e Beatrice Capodilista, ultima discendente di un'antica famiglia padovana (1783)[1][2]. Diede alcune personalità legate alla politica italiana post-unitaria: Antonio (18371912), politico, Giorgio (18641940), militare e senatore, Umberto (19272010), imprenditore e politico, nonché il filosofo Andrea (19011983).

Lo stemma della famiglia Emo Capodilista si blasona:

«Partito: nel 1° bandato di rosso e d'argento di 4 (Emo); nel 2° d'oro, al cervo saliente di rosso, tenente tra i denti la rosa dello stesso, gambuta e fogliata di verde (Capodilista). Supporti: due leoni d'oro, armati e lampassati di rosso.»

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Dimore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Roberto Cessi, Emo, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932. URL consultato il 29 agosto 2014.
  2. ^ Padova e provincia. I colli Euganei e le terme, Este e le città fortificate, Milano, Touring Editore, 2003, p. 56.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Tassini, Curiosità Veneziane, note integrative e revisione a cura di Marina Crivellari Bizio, Franco Filippi, Andrea Perego, Venezia, Filippi Editore, 2009 [1863].

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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