Emma Gramatica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Emma Gramatica

Emma Gramatica, all'anagrafe Aida Laura Argia Gramatica (Fidenza, 25 ottobre 1874Roma, 8 novembre 1965), è stata un'attrice italiana. Lavorò in teatro, nel cinema e in televisione; ebbe due sorelle, Irma e Anna, anche loro famose attrici.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Domenico, suggeritore teatrale, e della vestiarista istriana Cristina Bradil, esordì a teatro in giovane età[1]. Dotata di un aspetto fisico tutt'altro che appariscente, ma di una carica interpretativa fortemente incisiva, Emma Gramatica debuttò in teatro ancora adolescente accanto ad Eleonora Duse nella Gioconda di Gabriele D'Annunzio (1891)[2]. In quegli anni apprese da autodidatta lo spagnolo e il tedesco. Dopo una lunga tournée in Russia e in America, lavorò con le compagnie Pietriboni e Aleotti, per diventare primattrice giovane della compagnia Rosaspina-Montrezza (1893)[1]. Sorella dell'altrettanto celebre Irma Gramatica e della meno conosciuta Anna Adele Alberta Gramatica (tra l'altro cognata della celebre attrice Wanda Capodaglio), Emma fu primattrice nelle compagnie di alcuni dei nomi più prestigiosi del teatro italiano della fine dell'Ottocento e del primo Novecento, come Ermete Zacconi, Flavio Andò, Enrico Reinach ed Ermete Novelli.

Nel 1902 ottenne un trionfo con la sua interpretazione in La Samaritana di Rostand e più tardi si distinse interpretando il ruolo di Nora in Casa di bambola di Ibsen[1][3]. Negli anni dieci del Novecento crea la famosa Gramatica-Carini-Piperno, la cui direzione è affidata a Leo Orlandini, compagnia nella quale si formeranno molti grandi attori come Renzo Ricci, Lola Braccini e Camillo Pilotto, che ne diventerà primo attore, seguito nel 1944 da Adolfo Geri. Mise in scena la prima rappresentazione di Ma non è una cosa seria di Luigi Pirandello il 22 novembre 1918 e, dello stesso autore, La signora Morli, una e due il 12 novembre 1920. Nei primi anni venti intraprese, insieme alla sorella Irma, una tournée in America e poi in Germania, recitando in lingua tedesca. Frequenti, dai primi anni trenta, le sue partecipazioni alla prosa radiofonica EIAR e successivamente Rai.

Attrice di stampo verista, dai toni accesi e patetici, in età avanzata intraprese con successo la carriera cinematografica e televisiva, recitando tra l'altro nel film Sorelle Materassi (1944) di Ferdinando Maria Poggioli, accanto alla sorella Irma, e in Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica. Apparve anche in Don Camillo monsignore... ma non troppo (1961) di Carmine Gallone, confermandosi anche nel cinema interprete di qualità e prestigio[1]. La stampa dell'epoca, nazionale e internazionale, parlò di lei in toni entusiastici, affermando, fra l'altro, che nelle sue interpretazioni dimostrava un eclettismo rivelatore della sua cultura e della sua intelligenza[4][5].

Ritratto di Emma Grammatica realizzato da Mario Rutelli
Busto ritratto di Emma Gramatica realizzato nel 1905 dallo scultore Mario Rutelli

Lo scultore Mario Rutelli celebrò la bellezza dell'attrice dedicandole nel 1905 un ritratto di bronzo. Ricevette riconoscimenti e onorificenze in Italia e la Legion d'onore in Francia. Morì ad Ostia, frazione del comune di Roma: riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Signa, insieme alla sorella Irma e ai genitori.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Emma Gramatica in Miracolo a Milano (1951)
Emma Gramatica in Don Camillo monsignore... ma non troppo (1961)

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Enrico Lancia, Roberto Poppi, Le attrici, in Dizionario del cinema italiano, 2003, pp. 171-172. URL consultato il 14 aprile 2017.
  2. ^ Gianni Gatti, GRAMATICA, Emma, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 58, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  3. ^ (EN) Guido Noccioli, Duse on Tour: Guido Noccioli's Diaries, 1906-07, Manchester University Press, 1982, p. 160, ISBN 978-0-7190-0847-4. URL consultato il 14 aprile 2017.
  4. ^ (EN) The Bellman, Bellman Company, 1916, p. 231. URL consultato il 14 aprile 2017.
  5. ^ La Lettura, rivista mensile del "Corriere della sera", 1928. URL consultato il 14 aprile 2017.
  6. ^ Roberto Chiti e Roberto Poppi, I film: Tutti i film italiani dal 1930 al 1944, Gremese Editore, 2005, p. 401, ISBN 978-88-8440-351-3. URL consultato il 14 aprile 2017.
  7. ^ Enrico Giacovelli e Enrico Lancia, I film di Peppino De Filippo, Gremese Editore, 1992, p. 92, ISBN 978-88-7605-634-5. URL consultato il 14 aprile 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Lancia, Roberto Poppi, Le attrici, in Dizionario del cinema italiano, 2003. URL consultato il 14 aprile 2017.
  • Amerigo Manzini, Emma Gramatica, Milano, Modernissima, 1920.
  • Luigi Maria Personè, Irma ed Emma: due grandi del teatro italiano, Prato, Società pratese di storia patria, 1987.
  • Piero Gobetti, La frusta teatrale, Milano, Studio Editoriale Corbaccio, 1923.
  • Alessandro Varaldo, Profili di attrici e di attori, Firenze, G. Barbèra, 1926.
  • Leonida Rèpaci, Compagni di strada, Roma, Edizioni Moderne Canesi, 1960.
  • Irma Gramatica e Emma Gramatica, Le voci di Irma e Emma Gramatica, in Collana letteraria documento.
  • Carlo Terron, Emma Gramatica o l'età della grazia, in Sipario.
  • Gastone Geron, Emma Gramatica l'appassionata, in Sipario.
  • Enrico Roma, Il segreto di Emma Gramatica, in Comoedia.
  • Cesare Giulio Viola, Arte di Emma Gramatica, in Scenario.
  • Emma Gramatica e Gabriele D'Annunzio, Emma Gramatica declam a "La Pioggia nel Pineto", in Voci celebri.
  • Marco Ramperti, Galleria dei comici italiani. 4: Emma Gramatica, in Comoedia.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN40918297 · ISNI (EN0000 0001 1567 8920 · SBN RAVV089606 · LCCN (ENn88032635 · GND (DE11896500X · BNE (ESXX4765680 (data) · BNF (FRcb146818376 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n88032635