Elio Morpurgo

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Elio Morpurgo

Deputato della Regno d'Italia
LegislaturaXIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV del Regno d'Italia
Gruppo
parlamentare
liberali
CircoscrizioneCividale

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXV
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiodiploma di ragioniere
Professionefinanziere, politico

Elio Morpurgo (Udine, 10 ottobre 185829 marzo 1944[1]) è stato un politico italiano di origine ebraica, vittima dell'Olocausto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo di famiglia ad Udine

Figlio di Abramo e di Caterina Luzzatto, era di famiglia ebraica.

Barone, titolo concesso con diploma del 12 gennaio 1867 e con regio decreto del 17 giugno 1909[2].

Fu sindaco di Udine tra il 1889 ed il 1894; poco dopo fu eletto deputato, e lo sarebbe stato in tutto per 6 legislature tra il 1895 ed il 1919.

Fu Sottosegretario di Stato al Ministero delle poste e telegrafi nel 1906 e nel 1910, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'industria, commercio e lavoro nel 1916-1917 e nel 1917-1919[2].

Nel 1920 fu nominato senatore del Regno d'Italia.

Nel regime fascista[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1926 divenne presidente del neonato Istituto delle liquidazioni[3], dove rimase fino al 1933, per poi diventare direttore tecnico dell’Opera Nazionale Balilla.[4]

La fine[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante l'età avanzata e lo status di "ebreo discriminato" (ottenuto per la sua adesione al fascismo), fu arrestato mentre si trovava all'ospedale di Udine. Condotto dapprima alla Risiera di San Sabba, fu poi caricato in un convoglio diretto al campo di concentramento di Auschwitz. Morì durante il viaggio in un giorno imprecisato (la data di morte è stata collocata nel giorno dell'arresto) e la salma non fu più ritrovata[5]. Secondo quanto riportato da successive ricerche effettuate dagli eredi negli anni '60 e '90 è molto probabile che la salma fosse stata trasportata prima in Sassonia a Zwickau (senza nome) e dopo il crollo della Repubblica Democratica Tedesca presso il Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari che accoglie anche le spoglie dei caduti italiani in Germania. Purtroppo anche in questo caso non vi è la certezza assoluta perché la salma non è stata identificata [6] .

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Nel gennaio 2020, è stata collocata una pietra d'inciampo a Udine per commemorarlo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel 1952 il Tribunale di Udine ha fissato la presunta data di morte nel giorno dell'arresto.
  2. ^ a b Senato della Repubblica, senato.it, pagina Morpurgo Elio Archiviato l'8 marzo 2014 in Internet Archive..
  3. ^ 3 - L'economia italiana fino al 1945 e la politica economica nazista. Come si è arrivai alle politiche neoliberiste odierne, su Movimento 4 Ottobre, 25 ottobre 2021. URL consultato il 4 marzo 2024.
  4. ^ MORPURGO, Elio - Treccani, su Treccani. URL consultato il 4 marzo 2024.
  5. ^ Valerio Marchi, Verso Auschwitz: la tragica fine del senatore Elio Morpurgo, in Messaggero Veneto, 26 gennaio 2011, p. 15. URL consultato il 29 maggio 2011.
  6. ^ Valerio Marchi, Il mistero ora risolto della salma perduta di Elio Morpurgo: è nel sacrario di Bari, in Messaggero Veneto, 1º luglio 2018, p. 11. URL consultato il 27 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvia Bon, MORPURGO, Elio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. Modifica su Wikidata
  • Pietro Ioly Zorattini, MORPURGO ELIO, su dizionariobiograficodeifriulani.it – Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli. URL consultato il 24 dicembre 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Udine Successore
Luigi De Puppi 1889 - 1894 Antonio Di Trento
Controllo di autoritàVIAF (EN315184932 · ISNI (EN0000 0004 4738 9148 · SBN CUBV117039 · LCCN (ENno2015034393 · GND (DE1069936154 · J9U (ENHE987007586332505171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015034393