Elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 2004

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Le elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 2004 si sono tenute il 2 novembre, contestualmente alle elezioni presidenziali, per il rinnovo della Camera dei rappresentanti e di 34 componenti del Senato.

Uno degli argomenti principali della campagna elettorale era l'andamento della cosiddetta “Guerra al terrorismo”. Il presidente uscente George W. Bush, leader del Partito Repubblicano, ha difeso i risultati della sua amministrazione, vantando successi nelle campagne militari in Iraq e Afghanistan, mentre lo sfidante John F. Kerry, candidato del Partito Democratico, ha mosso delle critiche sull'efficacia e la condotta della guerra in Iraq, nonché sulla sua effettiva utilità nella stessa “Guerra al terrorismo”. Non sono mancati comunque, nella campagna elettorale, riferimenti alla politica interna, come i temi della sicurezza, caro soprattutto ai Repubblicani, e della tutela delle fasce sociali più deboli, evidenziato soprattutto dai Democratici.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Il Congresso degli Stati Uniti ha due camere. La Camera dei Rappresentanti ha 435 membri, eletti per due anni con sistema uninominale. Il Senato ha 100 membri, eletti per sei anni in circoscrizioni a due seggi con un terzo dei membri rinnovati ogni due anni.

Camera dei Rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Nelle elezioni del 2 novembre 2004 per Camera dei Rappresentanti il Partito Repubblicano ha aumentato il numero dei propri deputati di tre unità, a spese del Partito Democratico, nonostante sia diminuito a livello nazionale il distacco tra i due partiti dominanti della scena politica nazionale. Ciò è stato causato soprattutto da una variazione dei confini dei collegi elettorali in Texas, stato considerato sfavorevole dai Democratici, che infatti proprio in Texas hanno perso ben 5 collegi.

I partiti minori e i candidati indipendenti hanno avuto come al solito un ruolo marginale (ottenendo normalmente, dove presenti, non più dell'1% o pochi punti percentuali di voti) sia alla Camera che al Senato, per via del sistema maggioritario consolidato da tempo negli Stati Uniti, risultando determinanti solo quando il distacco tra Democratici e Repubblicani è stato molto ristretto, nel qual caso vengono accusati di distogliere una parte degli elettori dalla vera competizione. Per contro si può osservare come la concorrenza tra due soli partiti, per di più con risultato prevedibile in molti collegi, contribuisca all'astensionismo elevato proprio delle elezioni statunitensi, e il fatto che forse una parte degli elettori dei piccoli partiti e degli indipendenti vada a votare proprio per la presenza di altri candidati oltre a quelli dei due partiti dominanti.

Liste % voti +/- % Seggi +/- seggi
Partito Repubblicano 49,2 -1,8 232 +3
Partito Democratico 46,6 +0,4 202 -3
Partito Libertario 0,9 -0,8 - -
Indipendenti 0,6 1 -
Totale 100 435

Nella terza e quinta colonna sono espresse, rispettivamente, le differenze in percentuale ed in numero di seggi tra le elezioni del 2002 e quelle del 2004.

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni del 2 novembre 2004 per il Senato sono stati rinnovati 34 seggi, corrispondenti ad altrettanti senatori, ciascuno in uno Stato diverso dell'unione. I Repubblicani hanno ottenuto un buon risultato, guadagnando 6 nuovi collegi e perdendone 2, per un saldo netto positivo di 4. Di particolare rilievo la vittoria in Dakota del Sud, dove è stato sconfitto proprio il capogruppo democratico al Senato, Thomas A. Daschle, dal repubblicano John Thune. C'è da rilevare comunque che la campagna elettorale in Dakota del Sud ha avuto una rilevanza nazionale e che la vittoria è stata realizzata con un margine ristretto di voti (51% contro 49%). I Democratici, a loro volta, hanno conquistato 2 nuovi collegi, ma ne hanno persi 6, pagando soprattutto il fatto che molti ex-senatori democratici non si sono presentati per la rielezione, in aggiunta ad una perdita di consensi negli Stati del sud-est.

Dopo queste elezioni il Partito Repubblicano può contare su una solida maggioranza al Senato (55 senatori contro 44 Democratici ed 1 indipendente), ma non sufficiente per dominare questo ramo del Congresso.

Liste % voti Seggi +/- seggi Tot. seggi
Republican Party (Partito Repubblicano, conservatore) 46,7 19 +4 55
Democratic Party (Partito Democratico, liberale) 51,0 15 -4 44
Libertarian Party (Partito Libertario, libertario) 0,9 - - -
Indipendenti - - 1
Totale 100 34 100

I risultati percentuali del Senato scritti in seconda colonna sono riferiti alle elezioni parziali del terzo dei senatori eletti nel 2004. Nella terza colonna è annotato il numero di senatori eletti nel 2004, nella quarta la differenza rispetto alla precedente composizione del Senato e nella quinta il numero totale di senatori dopo le suddette elezioni. Fonte: Wikipedia (in inglese) e CNN Le elezioni per il Senato si sono tenute nei seguenti Stati: Alaska, Hawaii, Washington, Oregon, Nevada, California, Idaho, Utah, Arizona, Colorado, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Kansas, Iowa, Missouri, Arkansas, Louisiana, Oklahoma, Wisconsin, Illinois, Indiana, Kentucky, Ohio, Pennsylvania, Delaware, New York, Connecticut, Vermont, New Hampshire, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida, Alabama.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corrado Maria Daclon, Elezioni in USA e lotta al terrorismo, (2004) Analisi Difesa, n. 50

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