Elettromotrici della linea 6 della metropolitana di Napoli

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La linea 6 della metropolitana di Napoli dispone per il servizio delle elettromotrici Serie L6, in attesa della realizzazione della nuova serie di elettromotrici Hitachi.

Serie L6 (2007-presente)[modifica | modifica wikitesto]

MN L.6 001 ÷ 006
Vettura tranviaria articolata
Le elettromotrici in servizio sulla linea 6 della metropolitana
Anni di costruzione 1988-1990[1]
Anni di esercizio 2007-2013, dal 2024
Quantità prodotta 6+2 non consegnate[1]
Costruttore Officine Fiore, Ansaldo, Stanga
Lunghezza 23.600 mm
Larghezza 2.200 mm
Capacità 38 posti a sedere
198 posti in piedi
Quota del piano di calpestio 850 mm
Scartamento 1.435 mm
Interperno 8.300 mm
Passo dei carrelli 1.800 mm
Massa a vuoto 36,5 t
Rodiggio B'2'B'
Diametro ruote 680 mm
Potenza oraria 420 kW
Potenza continuativa 370 kW
Velocità massima omologata 75 km/h
Alimentazione elettrica da linea aerea
750 V cc
Dati tratti da:
Carugati, op. cit., p. 33

Le Serie L6 (001 ÷ 006) sono una serie di vetture tranviarie rapide realizzate alla fine degli anni ottanta del XX secolo dalle Officine Fiore, per l'esercizio della progettata Linea Tranviaria Rapida di Napoli, convertita parzialmente nell'attuale Linea 6 della metropolitana, gestita da ANM.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime sei unità furono consegnate nella primavera 1990[2], e iniziarono nello stesso anno il presercizio in previsione dell'attivazione della linea in occasione dei mondiali di calcio[3]. Tuttavia, a causa di criticità costruttive legate alla sicurezza, la linea non fu attivata [4] e le elettromotrici rimasero inutilizzate nel sottosuolo del quartiere Fuorigrotta. Due ulteriori unità della prima commessa furono regolarmente realizzate ma rimasero presso lo stabilimento del fornitore e non furono mai consegnate[1]. Originariamente, le elettromotrici erano classificate come "LTR 001 ÷ 006", numerazione poi modificata a seguito dell'abbandono del progetto LTR.

Dopo la conversione del progetto nella linea 6 della metropolitana, nel 2005 i sei convogli furono estratti in corrispondenza di un'asola creata in corrispondenza di viale Augusto, e sottoposti a revamping in vista dell'immissione in servizio. Dopo l'inaugurazione dell'11 gennaio 2007[5], il 4 febbraio 2007 la linea 6 e le sei vetture - nel frattempo riclassificate come "L6 001 ÷ 006" - entrarono in esercizio[6]. Nel 2013, a causa della scarsa utilizzazione della linea e degli elevati costi d'esercizio, il servizio fu sospeso in attesa dell'ultimazione del tracciato.

Nel febbraio del 2023, durante le prove per la riattivazione della linea, furono riscontrati dei danni ai perni delle ruote [7]. Essendo fuori produzione, si decise di utilizzare le ruote dei treni di seconda generazione, in uso nella metropolitana di Genova, come modello per la ricostruzione delle ruote delle elettromotrici MN L6, in quanto i convogli genovesi erano derivanti da quelli napoletani. Le nuove ruote, Hitachi, furono installate a partire dall'autunno 2023.

Nel giugno 2024, è prevista la riattivazione dell'intera linea e la reimmissione in esercizio dei convogli[8].

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Le elettromotrici furono costruite nelle Officine Fiore di Caserta del gruppo Firema, con parte elettrica Ansaldo e carrelli Stanga[2]. Il codice di progetto della Firema era "T67"[1].

Si tratta di vetture articolate a due casse condividenti lo stesso carrello centrale, bidirezionali e a pianale alto (il progetto della Linea Tranviaria Rapida prevedeva banchine alte per l'accesso a raso ai veicoli, come sulle metropolitane convenzionali, attualmente presente su tutte le linee metropolitane cittadine)[9].

La capacità per una singola unità articolata è di 38 posti a sedere e 158 posti in piedi; era previsto l'esercizio a comando multiplo fino a 3 unità, così da formare treni di 71 metri di lunghezza, con portata di 588 passeggeri. Il circuito di trazione é a chopper.

Originariamente, si prevedeva di dotare le vetture della LTR sia di pantografo sia di asta di captazione per l'esercizio sulla rete tramviaria convenzionale.

Serie Hitachi[modifica | modifica wikitesto]

In vista della riapertura della linea, a fine febbraio 2024 l'ANM ha commissionato a Hitachi Rail STS la costruzione di ventidue nuovi treni, di cui sei da immettere in servizio nel 2026.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gaetano Capaldo, Chi ricorda la Ltr? Storia e mito di una chimera della Napoli anni ’80, in Diario Partenopeo, 2014. URL consultato il 4 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2017).
  2. ^ a b Carugati, op. cit., p. 31.
  3. ^ Carugati, op. cit., p. 33.
  4. ^ Marcello Cruciani, Roberto Zannotti, "Mondiale" un anno dopo - 2, in "I Treni Oggi" n. 117 (luglio/agosto 1991), p. 27.
  5. ^ Metro 6 a Napoli, in "I Treni" n. 290 (febbraio 2007), p. 6.
  6. ^ Metropolitana 6 a Napoli, in "I Treni" n. 291 (marzo 2007), p. 10.
  7. ^ La maledizione della Linea 6: le ruote dei treni si rompono durante le prove. Se non riapre si perdono i fondi europei, su Napoli Fanpage, 5 settembre 2023. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  8. ^ “Metro Linea 6 Napoli apre a giugno 2024”: annuncio dell’assessore. Provati i treni con le ruote nuove, su Napoli Fanpage, 4 dicembre 2023. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  9. ^ Carugati, op. cit., p. 32.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Riccardo Carugati, Tram rapido a Napoli, in "I Treni Oggi" n. 106 (luglio/agosto 1990), pp. 31-33

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]