Eclisse (lampada)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Eclisse
prodotto di disegno industriale
Dati generali
Anno di progettazione1965
ProgettistaVico Magistretti
Compasso d'oro nel1967
Profilo prodotto
Tipo di oggettolampada
Ideaispirarsi al fenomeno dell'eclissi per creare una lampada la cui fonte di luce è regolabile a piacimento
Concettifunzionalità, praticità, versatilità, interazione, astrofilia.
ProduttoreArtemide
Prodotto dal1967
Materialialluminio verniciato

Eclisse è una lampada progettata dal designer italiano Vico Magistretti nel 1965 per l'azienda italiana d'arredamento ed illuminazione Artemide che ha avviato la sua produzione nel 1967. Si tratta di uno dei prodotti di disegno industriale più rilevanti del XX secolo ed è divenuta uno dei simboli del design italiano nel mondo[1]. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano[2], della collezione permanente del MoMA di New York[3] ed è stata esposta in molti musei dedicati al design, all'arte contemporanea e all'arredamento di tutto il mondo. Venne premiata con il Premio Compasso d'oro nel 1967[4] e viene venduta ancora oggi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una lampada da tavolo, a luce diretta o diffusa, ma concepita anche per l'installazione a parete[5]; il concetto, come è facile intuire, deriva dal fenomeno astronomico che si rispecchia sul progetto di Vico Magistretti non solo nel nome, ma anche nelle caratteristiche formali e tecniche della lampada stessa. La lampada infatti permette al suo utilizzatore di oscurare, a suo piacimento, la fonte di luce sovrapponendovi a scorrimento un corpo tondo pieno e quindi di regolarne il flusso luminoso; se la fonte di luce viene completamente coperta rimane solo il bagliore esterno che ricorda un'eclissi totale. Questa caratteristica non è unicamente concettuale ma anche funzionale, la lampada infatti può essere utilizzata come fonte di luce diretta o diffusa, a seconda dell'uso che ne viene fatto.[6]

Formata da forme molto semplici, è composta da 3 semisfere: base, calotta esterna fissa e calotta interna mobile. S'ispira, sotto dichiarazione di Magistretti, alle lanterne cieche dei minatori o dei ladri.[1] La lampada riceve subito attenzione internazionale, l'interesse le viene dato sia per l'originalità formale, sia per l'armonia estetica sia, soprattutto, per l'innovazione in campo luminoso.[7][8]. Riceve il premio Compasso d'oro l'anno stesso della sua messa in produzione: 1967. La lampada è ancora in produzione, tuttavia i modelli più recenti ricevono una lieve modifica progettuale, ovvero l'inserimento di una rotella nera, per regolare il fascio di luce senza toccare direttamente la sfera interna, al fine di non scottarsi.[9][10][11]

Concepimento[modifica | modifica wikitesto]

Vico Magistretti narra che nel 1965 mentre era sulla Metropolitana di Milano stava pensando alla lanterna di Jean Valjean, descritta sul romanzo di Victor Hugo: I miserabili. La sua prima idea fu quella di creare una lampada combinando un paio di sfere, fece così uno schizzo sul retro del biglietto per non dimenticarsi il suo nuovo concetto progettuale.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La lampada è conservata in molti musei di tutto il mondo. Fa parte, nella sua versione originale (senza rotella), della collezione permanente dei più importanti e i più rinomati musei dedicati al design industriale, all'arredamento e all'arte moderna e contemporanea.

Collezioni permanenti dei musei dove è presente Eclisse:

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Eclisse di Artemide su AT Casa.it, su atcasa.corriere.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  2. ^ Triennale Design Museum: collezione permanente del design italiano [collegamento interrotto], su triennale.org. URL consultato l'11 ottobre 2013.
  3. ^ collezione permanente MoMA New York, su moma.org. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato il 7 dicembre 2021).
  4. ^ riferimento al compasso d'oro, su artemide.it. URL consultato l'11 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
  5. ^ (PDF) scheda tecnica del prodotto sul sito del produttore (PDF) [collegamento interrotto], su artemide.it. URL consultato l'11 ottobre 2013.
  6. ^ (ITEN) Eclisse by Vico Magistretti, Artemide, su controtemporary.wordpress.com. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato il 30 giugno 2018).
  7. ^ Silvio De Ponte, cento forme della luce, progetto di Franca Bertagnolli, Triennale di Milano 21-30 aprile 2000, su triennale.org. URL consultato l'11 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  8. ^ design.repubblica.it, http://design.repubblica.it/timeline/eclisse-di-vico-magistretti-per-artemide/. URL consultato l'11 ottobre 2013.
  9. ^ articolo sulla lampada, su d-68.com. URL consultato l'11 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  10. ^ (EN) articolo con dati e riconoscimenti, su designandfun.com. URL consultato l'11 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  11. ^ La lampada Eclisse su videmus - virtual design museum., su videmus.it. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ambasz Emilio, Italy: the new domestic landscape. achievements and problems of italian design. Firenze 1972.
  • Giacomoni S. Marcolli A. Designer italiani. Idealibri. Milano 1988. pag198-199.
  • Pansera Anty, Il design del mobile italiano dal 1946 ad oggi, Laterza, Bari 1990, pp, 167-174.
  • Pansera Anty, l'anima dell'industria, un secolo di disegno industriale nel milanese. Provincia di Milano - Skira. Milano 1996. pp. 84–87.
  • Design italiano nei musei del mondo 1950-1990. (a cura di Stefano Casciani) Abitare Segesta. Milano 1998. Cataloghi - scheda 11.
  • Branzi Andrea, Il design italiano 1964-1990, Electa. Milano 1996.
  • Pasca Vanni, Vico Magistretti, Cosmit Milano, 1997. pag 54.
  • Galleria del design e dell'arredamento, Cantù 1998, pp. 80–82.
  • Fulvio Irace, Vanni Pasca, Vico Magistretti, architetto e designer Electa, Milano, 1999. pag. 141
  • 100 oggetti del design italiano. (collezione permanente del design italiano, la triennale di Milano). A cura di Silvana Annicchiarico. Gangemi editore. Roma 2007. pag 56-57.
  • Maestri. Design italiano, collezione permanente del design italiano, Milano 2003. pp 20,78-83.
  • Bassi Alberto, La luce italiana design delle lampade 1945-2000, Electa - Milano 2003.pg 136
  • Beppe Finessi. Vico Magistretti. Corraini 2003. (collana design e designer) pag. 16-17
  • Fiell C. Fiell P. 1000 lights vol ii,'taschen 2005.
  • Manferto De Fiabanis v. (a cura). Capolavori del design italiano. White Star 2011. pag.68
pubblicazioni
  • Brochure illustrativa: Artemide 1, Artemide, giugno 1967.
  • Catalogo aziendale: Artemide. lampade, mobili oggetti per arredare. Catalogo 70 Italia. Milano 1970.
  • Catalogo aziendale: Artemide 1973, ;Milano 1972.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Design: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di design