Duplicazione intestinale

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La duplicazione intestinale è una particolare struttura anomala, rivestita da epitelio mucoso, costituita dalla formazione di cisti o piccoli canali che si attaccano al tessuto interno dell'intestino. Tale difformità si riscontra durante lo sviluppo del feto ed è causata da un difetto del processo di vacuolizzazione.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

La sua frequenza nei nascituri è rara, mostrandosi quasi esclusivamente nei primi anni del bambino. I luoghi dove si manifestano con più frequenza sono l'ileo, l'esofago e lo stomaco, e con minore incidenza colon e duodeno.

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Una persona può essere affetta da più duplicazioni intestinali e non accorgesene, oppure possono mostrarsi sintomi a livello gastrointestinale con dolore persistente. Per localizzazioni ileali o coliche, la duplicazione può presentarsi come sub-occlusione intestinale

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Si interviene solo per le duplicazioni che mostrano sintomi gravi, il trattamento è chirurgico con resezione completa delle malformazioni anatomiche. È stata eseguita con successo la Marsupializzazione per via endoscopica di duplicazione cistica del cieco con remissione completa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.
  • Luigi Pastore: La duplicazione cistica del cieco. Raro caso di occlusione intestinale. Risoluzione endoscopica presso l'Ospedale E. Franchini -Montecchio Emilia- "Lo Spallanzani 2011"

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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