Concattedrale di Santa Maria Assunta (Policastro Bussentino)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Duomo di Policastro Bussentino)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Santa Maria Assunta
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàPolicastro Bussentino (Santa Marina)
Indirizzovico Duomo, 84070 Policastro Bussentino (SA)
Coordinate40°04′35.04″N 15°31′19.2″E / 40.0764°N 15.522°E40.0764; 15.522
Religionecattolica
TitolareMaria
Diocesi Teggiano-Policastro
Consacrazione1079
Inizio costruzioneXI secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di Santa Maria Assunta è il duomo di Policastro Bussentino e concattedrale della diocesi di Teggiano-Policastro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Incerte sono le origini della chiesa. La sua parte più antica è la cripta, edificata nel VI secolo su preesistenze di epoca romana. L'attuale chiesa invece è dell'XI secolo, edificata per volere del re normanno Roberto il Guiscardo e consacrata dal vescovo di Salerno Alfano I nel 1079. La costruzione romanica subì importanti interventi di restauro in senso barocco nel Settecento (tra il 1709 ed il 1716), interventi che riguardarono soprattutto gli interni.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata presenta un tetto a capanna con tre spioventi. In essa sono inseriti quattro elementi: un rosone romanico; un solo portale rinascimentale nella cui architrave sono scolpiti la data di costruzione dell'edificio e lo stemma del vescovo consacrante; un'edicola marmorea con un bassorilievo raffigurante la Vergine Maria in trono con Bambino e angeli; due leoni in pietra ai lati del portale. La chiesa è affiancata da un campanile a tre ordini, costruito nella seconda metà del XII secolo: la parte più antica è l'ordine inferiore, dove sono murate due lapidi d'epoca romana (I secolo d.C.); gli altri due ordini sono stati aggiunti nel Quattrocento.

L'interno della cattedrale era a tre navate fino ai rifacimenti settecenteschi. Oggi si presenta con un'unica navata con altari laterali e la cappella del Santissimo Sacramento (1627); il presbiterio è rialzato per la cripta sottostante. Il soffitto ligneo della navata è composto da tele del 1655; al centro la raffigurazione dell'Assunzione di Maria. Il soffitto a cupola del presbiterio è affrescato con una scena del Paradiso (XVIII secolo) e, nei pennacchi, le rappresentazioni dei quattro evangelisti. Di notevole interesse storico-artistico è la Tomba di Giulio Gallotti (XV secolo).Da ricordare, infine, le lapidi sepolcrali dei tre vescovi Giacomo Lancellotto di Tropea, Nicola e del nobile Giacinto Camillo Maradei di Laino.

L'interno

La cripta, come si presenta oggi, risale all'epoca di Roberto il Guiscardo; il soffitto a crociera è sorretto da quattordici colonne di marmo e granito. All'entrata un affresco raffigurante la Pietà (del Trecento). Vi è sepolto, inoltre, l'ultimo vescovo di Policastro Federico Pezzullo.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]